Il ministro dell'Istruzione superiore, Valérie Pécresse, inaugura la nuova residenza studentesca di Le Havre (Seine-Maritime), ovvero l’installazione di vecchi containers in funzione abitativa.
Questo sistema d’alloggiamento è nato in Olanda - dove più di 1000 containers sono stati adattati dal 2005 – ed è operativo in Germania, Australia e Canada. La residenza – sì, la chiamano proprio così – accoglierà un centinaio di studenti provenienti da Le Havre, che saranno ospitati nei box di 25 mq, attrezzati e arredati, per un affitto mensile di 280 euro. Ad un costo di cinque milioni di euro (20% finanziato dalla Stato), questa residenza è stata costruita in meno di un anno su un sito fornito dal comune.
Le Havre non è Parigi. C’è da chiedersi, tra l’altro, se con cinque milioni di euro non si sarebbero potuti costruire, sul terreno del patrimonio comunale, almeno 30-40 alloggi tradizionali per 3-4 studenti ognuno. Evidentemente, viene da pensare, la stupidità del vivere tra istituzioni morte comporta anche la facoltà di esprimere solamente delle proposte a metà strada tra la demenzialità e la provocazione pura. Almeno apparentemente, poiché si tratta invece di organizzare l’urbanizzazione e le condizioni abitative di una società fallita che sta diventando sempre più totalitaria.
La signora Gelmini non si farà certamente sfuggire l’occasione, e il signor Tremonti non mancherà di incoraggiarla.
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