lunedì 26 agosto 2024

Una questione democratica

 

Ascoltare un bel rumore continuo, fatto di silenzio. Ascoltare ciò che si sente quando non si sente nulla. Ma il silenzio non è il nulla, è la percezione del sottile, ci apre il mondo sconosciuto dei rumori infinitamente piccoli, ma a volte anche fastidiosi. Perché gli uccelli, le rane e gli insetti fanno così tanto rumore? Beh, come tutti noi: soprattutto per scopare. Nel linguaggio scientifico si dice attrarre il partner sessuale. Perché in campagna non proporre una petizione contro il gracidio delle rane, il frinire delle cicale, oppure, su a Fiera di Primiero, per vietare i campanacci alle mucche alle prime luci dell’alba?

L’assenza di rumore può essere assolutamente deliziosa o profondamente inquietante, dipende. Il silenzio di Proust nella camera da letto di zia Léonie, per esempio. Il silenzio non è solo fonte di piacere, è anche una questione di salute. Perciò almeno ogni tanto è salutare allontanarci dal rumore di fondo delle intrusioni umane, ma anche da quelle bestiali, dunque specie anche quelle della cosiddetta “informazione” (la cosa brutta del suo rumore è che arriva ovunque).

In effetti, ci sono silenzi buoni e cattivi. Se da un lato l’assenza di rumore procura benessere, dall’altro il silenzio può rivelare ben altro. Durante la reclusione per il Covid, alcuni hanno trovato il silenzio angosciante. È una questione di equilibrio.

Poi, alle 4,30 del mattino si sente il rumore di aerei o di macchine agricole, alle cinque in punto si avvicina minaccioso e rombante come un razzo impazzito il camion della nettezza (?) urbana e l’incanto svanisce. Del resto, qualcuno gli scarti del nostro benessere li deve pur raccogliere. Quindi i preti con le loro campane, come se non fossero stati ancora inventati gli orologi.

Il diritto al silenzio come questione democratica è uno dei messaggi di cui potrebbe farsi promotrice la sinistra, per esempio. Esiste la segregazione sonora: rumore per i poveri, silenzio per i ricchi. Dunque anche questa una questione che rientra nel novero di diritti civili. Tanto, di che altro ha da occuparsi la sinistra?


1 commento:

  1. Hai dimenticato i bambini. Che se devono dire "vogio bere", "guarda quel gatto", "accendi la televisione", "mio fratello ha una fetta più grande" lo dicono urlando con tutta la voce che hanno in corpo. Ed è troppa.

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