Non ci sono tre motivi, ma uno solo: il mercato finanziario è nient’altro che speculazione. Rubamazzo. Il Nasdaq negli ultimi cinque anni è passato da circa 7.500 punti ai 18.000 di fine luglio. Ed era già quasi raddoppiato durante il Covid. Il Dow Jones negli stessi ultimi cinque anni è aumentato di 13.500 punti. Pura follia giustificata dall’enorme estorsione di plusvalore e da una classe di pavidi salariati dibattuti tra Trump e Harris, tra Le Pen e Mélenchon oppure, colmo della catastrofe, tra la nostalgica Meloni e l’obamiana Schlein.
Che poi le vendite siano una ripicca contro la Federal Reserve di Jerome Powell che non vogliono tagliare i tassi, o perché (altra balla) il mercato degli schiavi negli Usa è stato sotto le attese, o per la caduta del produttore di chip Intel, o ancora per l’aumento dell’indice di volatilità Vix, noto come “indicatore della paura” o infine perché la frenesia speculativa attorno all’intelligenza artificiale sta iniziando ad affievolirsi (l’avevo scritto che è in gran parte un bluff), sono quisquilie. La verità è che tra questa gentaglia e Bernard Madoff, tra quest’ultimo e i suoi facoltosi clienti, tra chi specula legalmente e chi no, non c’è alcuna differenza. Proprio nessuna. Salvo che Madoff è stato “sfortunato”.
è stato sfortunato perché la mano è invisibile
RispondiEliminaPeccato che sia stato il solo sfortunato. Peccato!
RispondiEliminaIntanto buone notizie per il mercato degli schiavi: ci vogliono 10 giorni di preavviso per fare controlli da parte degli ispettori del lavoro!
RispondiElimina😁😁😁