martedì 27 agosto 2024

"La Russia non vincerà"

 

Ecco a cosa punta Biden e altri sanguinari come lui. Che ci vadano di mezzo milioni di persone in questa guerra assurda più di altre, non importa loro assolutamente nulla. Loro sono dalla parte della ragione e ciò basta. È un’altra volta la lotta del bene contro il male. Non importa quanto male comporti questo preteso bene perseguito con determinazione ostinata e armata.

Stiamo assistendo alla rinascita del fascismo, all’utilizzo del genocidio come strumento di politica statale e all’escalation dei conflitti militari verso una terza guerra mondiale nucleare. E la colpa di tutto ciò è sempre degli “altri”. Tutto ciò nel quadro di un capitalismo infantile e morboso. La cosa meravigliosa della crisi di questo sistema è che ci permette di chiamare le cose con il loro nome: il mercato non è altro che capitalismo.

In tutto questo bailamme mediatico la cosa che si tende a nascondere di più è la lotta di classe. Come, non c’è più? Ce lo fanno credere le consumate dichiarazioni dei politicanti, ma in Italia e anche altrove il debito finanziario contro il debito sociale è una questione di classe contro classe. Lo vedremo ancor meglio e una volta di più con i prossimi documenti economici, col fare cassa tagliando ciò che resta dello stato sociale. Chi parla dell’insostenibilità della spesa sociale, adducendo vari motivi, è solo uno spregevole infame. Tirano in ballo la demografia, che è un problema reale, ma tacciono sul fatto che gran parte della ricchezza sociale prodotta è appannaggio di una sparuta minoranza di speculatori. E questa ricchezza, meglio ripartita (chiaro che il capitalismo non è  solo un problema di distribuzione e allocazione delle risorse), risolverebbe molti problemi.

Basta vedere con quale avidità unita a spaventato servilismo politici ed economisti pronunciano “i mercati”, come se fossero divinità superiori con i quali ci deve comportarsi bene. Ed effettivamente sono i detentori di capitale finanziario a comandare la società, divinità superiori, impositori di ordini, il cui obiettivo è far crescere il loro capitale. Del resto è la legge dell’accumulazione, come processo naturale, che lo impone. Lo scopo è guadagnare di più, tutto qui. Come il cancro, il capitalismo vive solo di metastasi: sopravvive solo trasformando in denaro tutto ciò che tocca.

Di tutto il resto, non importa nulla. Per trent’anni il capitale è riuscito a disperdere la produttività del lavoro esternalizzando. La deindustrializzazione deriva dagli aumenti di produttività imposti al lavoro per garantire rendimenti sul capitale del 10, 15 o 20 e più per cento.

Basta vedere la Germania, quale esempio tra tutti: la strategia tedesca in Cina si è rivelata per lungo tempo molto redditizia, facendo di questo Paese il suo primo sbocco. Passano pochi lustri e la Germania, con una popolazione del 6% rispetto a quella cinese, risulta economicamente invischiata con la Cina a tal punto che esporta più del doppio rispetto a dieci anni fa. Le sue esportazioni sono più del doppio di quelle di Francia, Regno Unito e Italia. La creazione o l’acquisizione di aziende teutoniche in Cina, quelli che si chiamiamo “investimenti esteri diretti”, sono più importanti del totale degli altri 26 paesi membri dell’UE. Tutto bene, dunque?

Se non è una follia questa, ditemi che cos’è. Bosch, BASF e Volkswagen investono decine di miliardi in Cina, ma chiudono le loro fabbriche nella madrepatria. Non solo, per le aziende tedesche in Cina è sempre più difficile rimpatriare i propri profitti, che sono obbligate a reinvestire localmente. Dunque la questione centrale, anche in questo secolo è quella di

sempre: il capitalismo. Ma chi ha più voglia e interesse a discutere di questo, di mettere in chiaro che la questione delle questioni è e resta proprio questa?

5 commenti:

  1. Direi che più che capitalismo infantile, si tratta di capitalismo senile e morboso.
    Saluti!

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  2. Post bellissimo. Vorrei farti un regalo. Basta che scegli il modello :)
    https://www.medals.org.uk/germany/ddr/ddr001.htm

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  3. Post bellissimo. Vorrei farti un regalo, basta che scegli il modello ;)
    https://www.medals.org.uk/germany/ddr/ddr001.htm

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