giovedì 17 marzo 2016

Istruiti


Posta l’elevatissima percentuale di adulti in età giovane attualmente disoccupati, precari e semplicemente disperati, con quale reddito si pensa, tra una generazione (ma anche in un lasso di tempo più breve), che questa enorme massa di persone possa almeno tirare a campare? Sussidiando? Stante un debito pubblico (non solo quello italiano) che tende a crescere e la sempre più drastica riduzione di posti di lavoro dovuta allo sviluppo delle tecnologie e alla razionalizzazione dei processi produttivi? Stante l’aumento della popolazione anziana? Stante il fatto che la redditività del capitale in rapporto agli investimenti – nonostante le enormi centralizzazioni in atto – non solo tenda a calare ma stia crollando?


La formidabile realtà delle cose che ci opprimono e ci sopravanzano non mi pare induca alcuna seria riflessione. Il dibattito pubblico (??) prosegue nella tranquilla ostentazione di ignorare la radice dei problemi. Non c’è di che stupirsi poiché siamo stati istruiti per ignorare tutto ciò che ci riguarda direttamente e realmente. 

No, non è colpa della borghesia, non più di quanto l’ancien régime fosse colpa dell’aristocrazia; non è colpa del vituperato kapitalismo più di quanto non fosse colpa del feudalesimo. E del resto il movimento storico, nelle sue leggi, non si pone le questioni in termini così ameni.

6 commenti:

  1. Appunto. Ci sono centinaia di migliaia di trenta/quarantenni che, tra un lavoretto a tempo determinato o contratto a termine, vivono ancora nelle case avite, necessariamente vivendo "a carico" delle modeste pensioni dei genitori. Ecco: tra 20/30 anni come vivranno i precari di oggi? Per ora, l'unica soluzione l'hanno sperimentata coloro i quali, alla morte del genitore anziano, per conservare gli emolumenti della sua pensione, non ne hanno denunciato il decesso continuando, in loro vece, a percepirla.

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  2. Tragicamente è nella natura umana non voler guardare alla realtà. Devo dire che anche grazie al tuo blog io ho aperto gli occhi, e molti altri insieme a me. E' nella natura delle cose che il mondo si spaccherà tra chi ha gli occhi aperti, chi li ha chiusi fino alla fine, e chi cercherà di approfittarsi del divenire storico dell'umanità. Il vero problema sarà riuscire a gestire il divenire per le magnifiche sorti e progressive. Ci riusciremo?

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  3. Dimenticavo, ho letto della tua salute. Tieni duro!!

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  4. le "masse" , come al solito "ballano" , ma chi ha deciso " la musica" ha sicuramente "uno spartito" ( che poi funzioni come pensano LORO e' tutto un altro discorso).

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  5. istruiti anche, ma per lo più la semplice imitazione è uno strumento ancora più potente. se tutti campano vendendo le proprie capacità ognuno è in vendita.non c'è neanche bisogno di insegnarlo, i piani bassi dell'edificio sociale accolgono ben volentieri questa nuda filosofia, questione di sopravvivenza.

    acquisire un punto di vista settario oggi significa riconoscere la potenza sociale che ci genera a sua immagine e somiglianza. eppure il punto di vista di classe, oggi intangibile, lungi dal nutrirsi di una presunta autonomia dal dominio, è l'unica prospettiiva che si apre su un punto di vista totalmente umano. niente terza via.

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