venerdì 13 luglio 2018

Le due facce





Molti importi degli assegni di vitalizio degli ex parlamentari gridavano (e continueranno a gridare) scandalo al cielo. Un provvedimento in tal senso ci voleva, anche se bisognerà verificare se reggerà ai ricorsi nelle forme “amministrative” nelle quali è stato adottato in nome e per conto della conclamata autodichia. Ai pareri giuridici “prò veritate” se ne potranno opporre altri di senso avverso, per la felicità degli avvocati e legulei della rete. Se i ricorrenti dovessero ottenere vittoria, anche se non pienissima, per qualcuno sarà una bella figura di merda. Vedremo.

Dal punto di vista umano (perché siamo tutti umani, nevvero?) si sarebbe dovuto prevedere, a mio parere, un “minimo” in caso di ricalcolo particolarmente negativo per l’interessato. E questo minimo poteva essere facilmente individuato nella somma massima stabilita per l'assegno vitalizio della legge Bacchelli. Vorrei ricordare, a tale riguardo, che oltre il 50 per cento dei trattamenti previdenziali e assistenziali, cioè oltre 8,5 milioni di persone, non sono coperti da contributi.

Dopo di che si sarebbero dovuto evitare carnevalate davanti a Montecitorio, per una questione se non altro di stile e dunque di buon gusto, ricordando che il “giustizialismo” ha due facce e non sempre si presenta con quella sorridente di Luigi Di Maio.

P.S. del 14-7: Sono previste due soglie di garanzia. Il “vitalizio minimo” non potrà essere inferiore a quello che un deputato avrebbe maturato nel corso della passata legislatura con il sistema contributivo ad un'età di pensionamento di 65 anni. L'importo del vitalizio ricalcolato non potrà risultare, cioè, inferiore a circa 970 euro lorde al mese; mentre il minimo per chi subirà una decurtazione superiore al 50% sarà pari a una volta e mezza il predetto importo, quindi 1.455 euro lordi al mese
-->



1 commento:

  1. il prossimo passo però devono essere i famosi baby pensionati (14 anni, sei mesi e un giorno). poi che dire delle pensioni minime agricole e non solo, senza che mai e dico mai sia stato versato un contributo. poi, onestà per onestà, mio papa è andato in pensione col retributivo e si gode la sua pensione da 28 anni avendo versato 27 anni di contributi reali e circa 4 di figurativi. non glielo dico, ma probabilmente è in credito col sistema pensionistico di decine di migliaia di euro. si tratta di milioni di italiani. altro che De Mita o Luciana Castellina. ovviamente la cricca pentastellata evita di attaccarli, perchè sennò sarebbero mazzate !

    RispondiElimina