mercoledì 20 marzo 2024

La nostra aria


Sapete chi costa troppo alla società? La sanità, la scuola, l’assistenza, le pensioni? Dunque gli insegnanti che si prendono cura dei nostri figli, medici e infermieri che si prendono cura di noi, ...?

I padroni e i loro manager. Provate a sommare (se ci riuscite!) i proventi degli azionisti e gli stipendi dei capi e capetti e avrete un’idea del maltolto alla società da parte di questi parassiti.

Tutto ciò che è proprietà privata è un onere per la società. Del resto i servizi pubblici vengono forniti, in media, a un costo inferiore rispetto ai loro equivalenti privati e sono mediamente di qualità superiore (i servizi pubblici in diverse regioni sono deficienti, ma questo è un altro tema). Lo vediamo nella nostra vita quotidiana nel campo della sanità, dell’istruzione o dei trasporti. Le ragioni sono semplici: un servizio pubblico non deve pagare per farsi pubblicità; non paga stipendi stratosferici ai propri manager; non genera profitti; gli stipendi che paga ai suoi dipendenti sono (purtroppo) bassi.

Questo è il vero motivo per cui si fa di tutto per sabotare i servizi pubblici, per metterli in cattiva luce e passarli al privato. Basti pensare a cosa è successo e sta ancora accadendo per quanto riguarda la privatizzazione dell’acqua, dei rifiuti, il cosiddetto libero mercato dell’energia, ecc.. Per non parlare delle banche.

Quando apprendiamo che un filibustiere del settore privato riceve decine di milioni di euro l’anno, non è, per esempio, Stellantis che paga. Quello è il nome ridicolo di un impero automobilistico, ma a pagare non è quella multinazionale, sebbene firmi l’assegno, ma siamo noi quando acquistiamo un’auto o un altro bene. Non solo, a pagare sono gli operai che producono quelle auto, ai quali viene estorto, cioè non pagato nei salari, il cosiddetto valore aggiunto.

In ogni nostro acquisto, dallo yogurt all’auto passando per il frigorifero, siamo costretti a pagare la pubblicità che odiamo, i compensi indecenti degli amministratori delegati, i vergognosi dividendi degli azionisti e tante altre inutilità. Tra queste inutilità anche i giornalisti servi. Mentre il “pubblico” diminuisce, siamo costretti, come consumatori, a contribuire a questo sistema che ce lo mette in culo quotidianamente.

Pertanto, il problema non è solo chi non paga le tasse o ne paga troppo poche rispetto al suo reddito. Il problema è chi ci viene a raccontare, con la dissimulata malevolenza che li anima, che “la spesa pubblica costa troppo”. Questo genere di farabutti non avrebbero motivo e diritto di esistere. Eppure li tolleriamo, ne condividiamo perfino le idee, e soprattutto li manteniamo. Ci lamentiamo, brontoliamo, ma non facciamo nulla per impedire loro di continuare a respirare la nostra aria. 

5 commenti:

  1. una cosa che viene da lontano: https://www.ratio.it/governare-e-far-credere/
    siamo levantini e bizantini: vogliamo fottere il prossimo e, nel contempo, fargli credere che non è vero.

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  2. E cosa dovremmo fare? Che poteri abbiamo, a parte illuderci con il voto?
    Nessuno!

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    1. Per l'ennesima volta ripeto: non dovete chiedere a me che cosa fare. Ognuno decida anzitutto per sé, senza bisogno di un padrino o di un suggeritore.

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  3. Se avete un giardino, un terrazzo, un balcone, o anche solo qualche vaso sulla finestra, e volete coltivare qualche piantina di menta, basilico, prezzemolo, origano... dovete stare attenti. La menta cresce in fretta e, tempo poche settimane, la menta sarà ovunque e avrà praticamente scacciato tutte le colleghe. Non solo: se abitate i piani alti ogni centimetro quadrato sulla verticale: giardino, fioriere, vasi prima o poi ospiterà piante di menta. E' la natura.del vegetale.
    Provate a insegnare il vegetarianesimo a un cucciolo di leone e quando cresce fatelo giocare con un'antilope, avrete una sorpresa (ancora di più l'antilope). Ma è la natura del carnivoro.
    Ho un caro amico d'infanzia che ha fatto carriera e ha una posizione invidiabile. Purtoppo ha un figlio che a 15 anni avrè aperto meno di 1o libri. Ho provato a spegare al mio amico che la tassa di successione è una tassa ingiusta, Col risultato che mi aspettavo. E' la natura umana.

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  4. Naturalmente volevo dire "giusta" anzi sacrosante

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