Quando nel post precedente richiamo un ritorno al
marxismo, forse qualcuno avrà pensato a quanto è anacronistica tale proposta. E
però finora il riformismo a che cosa
fondamentalmente ha puntato? A garantire un rapporto non troppo squilibrato tra sfruttati e
sfruttatori. Negli ultimi decenni il riformismo di “sinistra” ha abdicato anche al patrocinio classico della difesa della forza-lavoro, lasciando gli sfruttati
nell’incapacità e nell’impossibilità di difendersi dalla voracità del capitale
nella sua dimensione internazionale. E questo riformismo senza popolo è stato uno
dei motivi decisivi della sua sconfitta.
Del resto, che cosa avrebbero potuto fare di diverso?
L’incremento del plusvalore, in specie di quello relativo, è l’elemento vitale
del processo di produzione capitalistico. Quando si parla di “crescita”
precisamente a ciò ci si riferisce: aumentare il saggio di sfruttamento
diminuendo le spese per la riproduzione del proletariato. Di quale altra idea
alternativa di società, di mutamento di prospettiva, possono farsi portavoce coloro
che sono coinvolti sotto ogni aspetto – ideale, politico, di rapporti personali
– nelle dinamiche degli interessi borghesi?
Il parlamentarismo, non solo quello nazionale, è solo
un’immagine degli attuali interessi e rapporti di forza predominanti. Non è il
Parlamento quale istituzione ad essere in decadenza, bensì le forze politiche
che in esso rappresentano tali interessi o ai quali non possono opporsi. Non è
casuale che presidenti del consiglio e ministri, ormai da decenni, provengano
dalle banche e dai pensatoi del neoliberismo. L’agenda politica e di governo – fingono
di non saperlo i nuovi incauti prestigiatori – è dettata da necessità
contingenti e forze economiche che nulla hanno a che vedere con la democrazia e
con gli interessi delle popolazioni. La presunta “sovranità del popolo” non c’entra,
è solo una formula, fumo negli occhi.
Sei talmente brava a esprimere concetti complicati in modo semplice che a persone come me (ignoranti) risultano comprensibili senza fatica. Ogni volta che leggo un tuo post imparo qualcosa e ogni volte vorrei ringraziarti. Tutto questo senza piaggeria alcuna. Ancora grazie. ❤️
RispondiEliminaMarco
Marco, tu però non ti buttare troppo indietro che rischi di cadere. :)
EliminaNon mi butto troppo indietro, ma conosco i miei limiti. Grazie per la risposta.
RispondiEliminaMarco.
Quoto Marco
RispondiElimina