Il
giorno di Pasqua cade la domenica successiva al plenilunio pasquale (chiamato
anche termine pasquale), in pratica la prima domenica dopo il plenilunio se
esso cade il 21 marzo o nei giorni successivi (nel caso in cui la data del
plenilunio cada in domenica, sarà Pasqua la domenica successiva). Per sapere in
anticipo quando cade la data del plenilunio, e dunque fissare la Pasqua,
bisogna fare riferimento all’”epatta” e al “numero d’oro”.
L'epatta (dal greco: epaktai hemèrai = giorni aggiunti; in latino: epactae dies) dell'anno è il numero di giorni da aggiungere alla
data dell'ultimo novilunio dell'anno precedente per completare l'anno solare.
Esempio, l’ultimo novilunio (luna nuova) dell’anno precedente, cioè il
2018, è caduto il 6 dicembre, perciò l’epatta è 24, quanti i giorni mancanti al 31
dicembre.
Va
tenuto conto, inoltre, che 30 è il numero delle diverse epatte possibili, calcolate da Metone
di Atene.
Il
cosiddetto numero d’oro è pur esso legato a motivi astronomici. Per l’esigenza
nostra basti sapere che esso per qualsiasi anno può essere ottenuto dividendo
l’anno per 19 e aumentando di una unità il resto così ottenuto. Esempio: 2019 :
19 = 2014, il resto è 5 cui
va sommata un’unità, dunque il numero
d’oro quest’anno è 6.
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La
regola è la seguente:
si
sottrae dal numero 30 l'epatta, ottenendo così la data di marzo che precede
immediatamente il novilunio; si aggiungono 14 giorni, ottenendo la data del
plenilunio, che sarà pasquale solo se cade dal 21 marzo (compreso) in poi; la
domenica successiva al plenilunio pasquale sarà il giorno di Pasqua.
Vediamo
come calcolare la Pasqua di quest’anno:
l'epatta
è 24, pertanto:
30 -
24 = 6; il 6 marzo è novilunio;
6 +
14 = 20: il 20 marzo è plenilunio,
ma non è quello di primavera (*), per cui dobbiamo aggiungere 29 giorni (non 30
perché l'epatta è 24); aggiungendo 29 giorni andiamo al 18 aprile (termine
pasquale): la domenica successiva è Pasqua, ossia il 21 aprile.
Il calcolo si ripete uguale ogni 19 anni (235 lunazioni fanno circa 19 anni solari), perciò anche nel 2038, così come fu per il 2000, eccetera (ovviamente possono cadere diversamente le domeniche dopo il plenilunio). Il giorno bisestile, per ragioni un po' complicate, non influisce.
Il calcolo si ripete uguale ogni 19 anni (235 lunazioni fanno circa 19 anni solari), perciò anche nel 2038, così come fu per il 2000, eccetera (ovviamente possono cadere diversamente le domeniche dopo il plenilunio). Il giorno bisestile, per ragioni un po' complicate, non influisce.
Se
il plenilunio quest’anno fosse caduto il 21 marzo anziché il 20, e se tale
giorno fosse stato di sabato, la Pasqua sarebbe caduta il giorno dopo (22
marzo); se invece fosse stato di domenica, il giorno di Pasqua sarebbe caduto
la domenica successiva (28 marzo).
Se
il plenilunio cade il 20 marzo, quello successivo cade il 18 aprile, e se
questo giorno fosse per caso una domenica, per la Pasqua si deve aspettare la
domenica successiva, cioè il 25 aprile. Perciò la Pasqua è in ogni caso compresa tra il 22 marzo e il 25 aprile (inclusi).
(*)
Infatti, nel caso in cui la data del plenilunio così calcolata sia precedente
il 21 marzo, occorre prendere in considerazione il plenilunio successivo, la
cui data si ottiene aggiungendo 30 giorni; se però l'epatta è 24 i giorni da
aggiungere sono 29, come pure vanno aggiunti 29 giorni (anziché 30) quando
l'epatta è 25 e contemporaneamente il numero d'oro è maggiore di 11.
Domani come da tradizione"ciocaremo i vuovi duri". Grazie per tutto questo sapere e buona Pasqua.
RispondiEliminaun saluto Roberto B
buoni uovi allora, ciao
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