domenica 17 giugno 2018

Verrà un ministro ...


Verrà un cancelliere o un ministro tedesco a rammentarci dei germani fatti venire dall’Himalaya 2300 anni or sono per installarsi nei dintorni di Berlino.

Del resto è indiscutibile che il sentimento generale dei germani moderni sia stato sempre quello di sentirsi parte di qualcosa di più grande e di superiore, si chiami razza, stirpe o nazione (*).

A far da contrappunto per fortuna c’è lo sciovinismo francese che, come tutti sanno, sa mantenersi con un profilo moderato.

*

Verrà un ministro o sottosegretario padano a rammentarci che l’antico impero cadde per mano dei feroci barbari invasori, guarnendo con una citazione tratta dal Gibbon orecchiata chissà dove.

Nulla varrà opporre che ben prima dei feroci barbari del IV e V secolo, perciò già in età antonina e prima ancora, a disgregare e distruggere l’economia italica e con essa la stabilità dell’impero fu l’opera civilizzatrice e, insieme, devastatrice dell’imperialismo romano (**).

Anche allora soltanto i più avveduti capivano che le cose non potevano continuare così, e dunque non mancarono coloro che tentarono d’indagare, senza frutto, i moventi remoti della crisi, senza che tuttavia alcuna riforma potesse arrestare la dinamica propria delle leggi dello sviluppo storico.

Al confronto con l’oggi c’è una differenza di non poco conto: possediamo i mezzi per provocare una catastrofe naturale o bellica irreversibile.


(*) Gli studenti del periodo di Weimar erano antisemiti militanti ancor prima che i nazionalsocialisti facessero parlare di sé. Nel 1926, in un referendum, gli studenti tedeschi si pronunciarono a favore delle “caratteristiche razziali” come criterio della loro appartenenza all’associazione e con ciò esclusero gli studenti ebrei.

(**) L’agro delle città laziali e campane, per esempio, era diventato, per citare Plutarco (Tiberio Gracco, 8) “povero di uomini liberi e pieno invece di schiavi barbari, che i ricchi impiegavano per coltivare le proprie terre, dopo aver cacciato i contadini”.



1 commento:

  1. Le allego il link di un articolo, lei che ne pensa?
    Grazie.
    AG


    http://antimperialista.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4338:la-fatwa-e-le-fesserie-di-giorgio-cremaschi&catid=78:italia

    RispondiElimina