martedì 19 giugno 2018

Come si diventa nazisti


Ripropongo, senza aver mutato una virgola ma con un titolo diverso, il post di venerdì 30 marzo 2018. Nel post non tratto delle responsabilità politiche, gravissime, del ceto dirigente e intellettuale che ci ha condotto alla fase attuale e che ora si rende latitante. Di ciò ho scritto per otto anni, fin dal nome di questo blog.

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I media raccontano, specie dopo le fatali Idi di marzo, che il partito di Grillo-Di Maio sarebbe un eterogeneo contenitore di elettori delusi del centro-sinistra e del centro-destra. Il Movimento 5 stelle (che già nel nome veicola un’idea post ideologica) è stato paragonato, da commentatori definiti autorevoli, a una Democrazia cristiana in versione post confessionale. Seguendo i flussi elettorali non v’è dubbio che le cose stanno così, cioè che c’è stato un travaso consistente di voti non solo dal centrodestra ma di milioni di voti soprattutto dal Pd.

Che i 5 stelle siano una formazione politica post ideologica è una trivialità. Ogni attività umana, ogni militanza politica, è ideologicamente condizionata. In altri termini, non esiste idea o atto politico che non sia espressione di una coscienza, e questa è data, come qualsiasi altra idea e pratica sociale, da un dato ambiente ideologico. Definirsi a-ideologici o post ideologici è una forma di falsa coscienza.
 
Che i 5 stelle siano orientati anche a sinistra ne sono convinti tutti, ma è ancora tutto da dimostrare. A tal fine sarebbe sufficiente ricordare che cos’è stato il fascismo prima del 1922, cioè repubblicano e anti-sistema. O anche l'atteggiamento dei partiti socialisti europei nel 1914 e seguenti, cioè in occasione del primo conflitto mondiale con il quale ebbe fine per tanta parte la civiltà europea (suggerisco il recente e avvincente Prima dell'alba, di Paolo Malaguti, per smentire un'immagine che ancora e nonostante tutto persiste a riguardo di quella tragedia).

Non intendo affermare che il partito 5 stelle sia collocabile, oggi, nell’alveo di una forma specifica di fascismo, e tuttavia non pochi tratti ideologici, organizzativi e operativi fanno propendere che si tratti di una formazione politica incline all’autoritarismo. Per tacere della Lega che qualcuno a suo tempo definì "una costola della sinistra".

Non bisogna aver letto nemmeno un buon libro, uno solo, per intuire che le opinioni degli uomini mutano in corrispondenza ai loro interessi e alla loro posizione sociale, e dunque in attitudine delle circostanze.



Si deve tener conto che nessuno è in grado di dire oggi quali saranno gli sviluppi politico-istituzionali quando si manifesteranno talune condizioni, per es.: 1) quando deflagrerà la prossima crisi economico-finanziaria, che sarà probabilmente più acuta di quella innescatasi del 2008, e i cui prodromi si stanno già delineando nelle posizioni protezionistiche che finiranno per ridurre gli scambi e inasprire la contesa; 2) quando la questione sociale non sarà più governabile con i mezzi ordinari del welfare e della propaganda, ossia quando il fronte della borghesia non sarà più in grado di gestire “democraticamente” lo Stato; 3) quando la Cina (o la Russia) sarà costretta, oppure si sentirà e crederà di essere pronta, a lanciare la sua sfida a tutto campo agli Usa (e viceversa); 4) quando venissero a congiuntura queste e altre condizioni destabilizzanti.

L’involuzione autoritaria è la forma stessa che assume il potere nella crisi: non ne è un aspetto ma la sua sostanza.

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Sarebbe il caso di leggere, per ciò che va prefigurandosi un po’ ovunque a livello planetario, un vecchio libro tutt’ora assai istruttivo al riguardo: Come si diventa nazisti, di William Sheridan Allen. Nel saggio si racconta la storia di una cittadina della Germania durante gli anni della repubblica di Weimar e i primi tempi del terzo Reich, di quali furono le basi sociali del nazionalsocialismo e le debolezze sociologiche della socialdemocrazia.


È un ottimo libro che può servire per comprendere uno dei maggiori problemi politici e morali non solo del Novecento, e cioè come un sistema democratico precipiti in una dittatura o prenda la strada di un progressivo e latente autoritarismo (l’infatuazione per il leaderismo a questo porta). È un libro oggi utile per capire che congetturare sulle posizioni ideologiche di certi movimenti politici basandosi sui flussi elettorali ci porta fuori strada.

2 commenti:

  1. Ignoranza-Credulità-Paura-Odio. Si crea il nemico:si fanno le guerre

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  2. Lucido,essenziale,vero.Purtroppo.

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