Dopo i giapponesi, anche gli statunitensi cominciano a sciacquarsi il culo dopo la defecazione. Usando il cosiddetto Washlet, un water con getto d’acqua. Scoperta rivoluzionaria. Come optional è incorporato un asciugatore ad aria calda, la possibilità di regolare la temperatura del getto d’acqua e del sedile, l’apertura automatica del coperchio, “musica di sottofondo che permette di coprire i rumori molesti” (A saucerful of secrets?) e, roba da non credere, la possibilità di “riutilizzo dell’acqua”!
Tuttavia, non si tratta ancora dell’uso di un bidet quale lo conosciamo in Italia: non è contemplato l’uso del sapone, che evidentemente è considerato un optional per gente troppo sofisticata!
La “notizia” riceve l’onore della prima pagina del New York Times. Non è mai troppo tardi anche se gli Usa dovranno ancora percorrere molta strada per raggiungere un livello di pulizia ed igiene adeguato (non solo alla persona, ma anche nelle abitazioni e specie nei locali di ristorazione, ecc.). Del resto, gli Stati Uniti, già colonia inglese (ossia del popolo ancora oggi igienicamente “meno dotato” d’Europa), oltre a tecnologia e dozzinale spettacolo, non hanno dato significativi apporti alla civiltà. Ecco quanto scrive il NYT:
«Uno spot pubblicitario della Toto del 1982 fece scalpore in Giappone. Lo spot pubblicizzava il Washlet, un nuovo tipo di sedile per WC con una funzione allora inedita: una piccola bacchetta che si estendeva dal retro del bordo e spruzzava acqua verso l’alto. Dopo la sua uscita, la Toto, produttrice del Washlet, fu sommersa da telefonate e lettere di spettatori rimasti scioccati dall’idea [pensa un po’!]. Erano anche arrabbiati per il fatto che fosse trasmesso in prima serata, quando molti erano seduti a cena.
«Quattro decenni dopo, il Giappone ha accolto a larga maggioranza l’innovazione della Toto. I bidet in stile Washlet, venduti dalla Toto e da alcuni concorrenti più piccoli, sono un elemento comune negli uffici e nei bagni pubblici [!!!] giapponesi e, secondo i sondaggi governativi, rappresentano oltre l’80% di tutti i servizi igienici domestici.
«La Toto sta ora assistendo a un cambiamento simile negli Stati Uniti.
«Dopo decenni di tentativi di convincere i diffidenti consumatori americani dei pregi dei bidet, i Toto Washlet sono diventati un vero e proprio fenomeno sociale, spuntando sui social media durante tour di hotel a cinque stelle e case di celebrità [sic!]. La comica Ali Wong ha dedicato un segmento del suo speciale Netflix del 2024 al “magico water giapponese” di Toto. Nel 2022, il rapper Drake ha regalato quattro Toto all’artista DJ Khaled.
«Un rapporto di settore dello scorso anno ha mostrato che più di due proprietari di case su cinque in fase di ristrutturazione negli Stati Uniti scelgono di installare water con caratteristiche speciali, tra cui sedili bidet. I profitti di Toto nel settore delle apparecchiature per l’edilizia abitativa in America sono cresciuti di oltre otto volte negli ultimi cinque anni e l’azienda punta a espandersi ulteriormente.»
Esilarante e incredibile (si ride alle lacrime) la lettura di Wikipedia a proposito della storia e del funzionamento del Washlet. Fossi un cinematografaro non scarterei l’idea di realizzarne un film sul tema.
Un bidet della metà dell’Ottocento (Palazzo Viti, Volterra).