È vero che i risultati del secondo turno delle elezioni legislative francesi non cambieranno nulla di sostanziale nella vita dei francesi e tantomeno in quella degli altri europei, tuttavia una vittoria del RN e del suo alleato, quella merda di Eric Ciotti, renderebbe il quadro politico europeo ancora più instabile e probabilmente, almeno per certi aspetti, anche più comico (anche sotto questo profilo stanno sul podio insieme i fascisti francesi e i camerati d’Italia).
Al momento, cioè oggi, Le Monde conta solo 94 triangolari, un quadrangolare e 405 duelli diretti tra due candidanti.
Dopo i risultati del primo turno, difficilmente i fascisti otterranno i 289 seggi che gli garantirebbero la maggioranza assoluta. È probabile un’Assemblea con due grandi poli, il Nuovo Fronte Popolare (NFP) e il Raggruppamento Nazionale, e, tra i due, i deputati macronisti e quelli repubblicani.
In una situazione del genere, quale personalità avrebbe il profilo per diventare primo ministro francese dopo il 7 luglio? Ségolène Royal? François Fillon? Jean-Pierre Raffarin? Lionel Jospin? C’è da ridere. Quale creatura chimerica emergente da questa elezione potrebbe essere nominata a Matignon?
Anche se RN non ottenesse la maggioranza e non arrivasse a Matignon, questo partito è oggi profondamente radicato nel panorama politico francese, e forse i risultati di domenica prossima limiteranno il suo progresso. Per questa volta, ma non funzionerà per sempre.
Lo stesso vale per l’NFP: non sempre gli elettori voteranno per una sinistra del genere. Dopo il 7 luglio la sinistra non sfuggirà all’esame e ognuno andrà per conto suo. Troppe stronzate e infamie sono state pronunciate da alcuni dei suoi rappresentanti.
Qualunque possa essere il risultato, gli attori del teatrino politico francese che si sono sentiti declamare domenica sera, con tremore nella voce e con le lacrime agli occhi, che era necessario “bloccare il Raggruppamento Nazionale, che è alle porte del potere”, torneranno alle loro vecchie abitudini e ai loro immarcescibili ego personali.
Per troppo tempo i leader politici hanno giocato alla roulette russa dicendosi che ancora una volta i francesi sarebbero stati ragionevoli e non avrebbero votato per la RN. I risultati di questa meschina strategia sono disastrosi: al primo turno, il numero dei voti a favore del Raggruppamento Nazionale è passato da 8,1 milioni nelle elezioni presidenziali del 2022 a 11,5 milioni nelle elezioni legislative del 2024. Questi voti aggiuntivi non provengono dal pianeta Marte, ma dalla sinistra e dalla destra repubblicana.
Il successo dell’estrema destra dimostra innanzitutto la grande debolezza dei suoi avversari. Se non cambia nulla in queste famiglie politiche, la RN ha ancora un futuro luminoso davanti a sé. È solo una questione di tempo.