sabato 17 febbraio 2024

Il Gulag democratico


Spiace e può indignare quando una persona muore in un carcere magari anche per causa o concausa delle dure condizioni di detenzione. Che certe carceri in Russia e altrove assomiglino a dei Gulag (basti leggere Limonov di Emmanuel Carrère per farsene un’idea), come titolava questa mattina Repubblica, ci può anche stare da parte di un giornale che ha fatto dei diritti umani e della libertà di stampa la sua bandiera.

Lasciamo perdere i 13 detenuti che nel marzo 2020 sono morti nel giro di poche ore (9 detenuti del carcere di Modena, 3 nel carcere di Rieti e uno di quello di Bologna). Ci hanno raccontato che sono morti per overdose da metadone, e dunque perché mai dovremmo dubitare di una verità uffciale?

Mi chiedo però quando la libera stampa italiana si interesserà, con le sue ficcanti inchieste e senza reticenze e viscosità, delle condizioni in cui sono costretti i detenuti nelle carceri italiane. Non si tratta solo di sovraffollamento: il 41 bis è tortura. E lo sanno bene tutti, anche la Corte europea dei diritti dell’uomo pare l’abbia ricordato.

Detenuti tipo Nadia Desdemona Lioce, al 41 bis da decenni, alla quale è precluso persino ricevere posta da altri detenuti. Tale esigenza di fermare la missiva “non nasce solo dal contenuto criptico dello scritto, dal quale è comunque lecito desumere un pericolo per l’ordine pubblico ...”. No, nasce dalla volontà di vendetta democratica per una persona che dopo vent’un anni di carcere in regime di tortura ancora non si arrende.

In una lettera dal carcere il contenuto di sentimenti diventa “criptico”, pericolo per l’ordine pubblico dopo decenni di detenzione! Neanche gli sgherri fascisti erano arrivati a tanto! “Dopo il freddo degli anni piombo, godiamoci il calduccio di questi anni di merda” (Altan).

Scrivevo nel 2015 sulla base di dati ufficiali: «Negli Stati Uniti d’America ogni anno gli arresti di minori sotto i 15 anni sono almeno 500.000, 120.000 fra i 10 e i 12 anni e 20.000 i minori sotto i 10 anni d’età. Sono stati arrestati bambini di meno di 6 anni. Un bambino o un adolescente può essere ritenuto responsabile di reati e subire la condanna a pene detentive previste per gli adulti e da scontare nelle carceri per adulti».

Quando leggeremo un reportage del genere su Repubblica, ma anche sul Corriere e assimilati? Insomma, per quanto riguarda persecuzioni e carceri abominevoli il sistema più pulito ha strati di rogna da nascondere.

Ricordiamoci che oltre alla privatizzazione dei beni pubblici e dei servizi c’è stata anche una privatizzazione della memoria. I media sono stati i grandi costruttori di altre identità e di nuove verità storiche. Sono gli stessi media, grandi e piccoli, che si stracciano le vesti per la banalizzazione degli aspetti complessi della realtà e per il fanatismo sportivo su qualunque questione. Gli stessi che hanno sovrapposto al dibattito storico il paradigma vittimista, nella versione loro comoda ovviamente.

Ed eccoci all’istituzionalizzazione delle “giornate della memoria” o “del ricordo”, facendo selezione dei fatti e delle vittime.

Il 9 novembre è il “giorno della libertà” per celebrare l’abbattimento del muro di Berlino, dimenticando che da allora i muri si sono moltiplicati ed estesi; il 9 maggio giorno delle vittime del terrorismo, senza individuare quale terrorismo, né precisare il senso di questa parola e a chi attribuirla; il 12 novembre “ricordo delle vittime” militari e civili delle missioni internazionali per la pace, ma erano veramente missioni per la pace?

Quando avremmo, signora presidente del consiglio, il “giorno della memoria in ricordo delle vittime africane dell’occupazione coloniale italiana” e quindi “delle vittime dell’occupazione italiana in Grecia”? 

5 commenti:

  1. E non aggiungiamo i morti sul lavoro (o a causa del lavoro?) strage che tu spesso ricordi su questo foglio elettronico, derubricati a fatalità
    Pietro

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    1. fatalmente le norme sulla sicurezza non vengono fatte rispettare; fatalmente le tutele sul lavoro sono state stravolte o revocate; fatalmente ci informano che ci sono già 9 milioni di prenotazioni per le prossime vacanze in montagna; fatalmente abbiamo questo tipo di comunicazione pubblica pagata coi nostri soldi.

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  2. Dall'Ansa: Calenda lancia iniziativa per Navalny. La Schlein risponde: Il Pd c'è!

    Si assomigliano e si pigliano non ce che dire. 😁

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