giovedì 8 febbraio 2024

Il robot

 

Ieri sera, a tavola, mentre sorbivo la mia minestrina, mi veniva raccontato che un gruppo di ragazzi, a Castelfranco Veneto, hanno preso di mira degli ignari passanti e picchiato a sangue, procurandogli fratture multiple, un uomo in presenza di molti altri ragazzi che non solo non hanno mosso un dito per difendere l’aggredito, ma hanno incitato gli aggressori e bloccato la fuga del malcapitato.

Chi mi raccontava questo fatto proponeva, di là delle conseguenze penali, dei castighi drastici per quei minorenni. D’accordo, dissi. Quindi chiesi: ai maggiori responsabili, quale punizione daremmo? Seguì il silenzio. Precisai: mi riferisco ai loro genitori, li vogliamo mandare impuniti? Ma guarda – mi dice – che gli adulti non possono molto. Rispondo: ma è proprio questo il punto, genitori buoni a nulla e senza autorità.

Finita la cena (?), penso a quei genitori che fuggono alle loro responsabilità, ma anche ai ragazzi che parlano ai loro coetanei, ai loro fratelli e sorelle, a volte persino ai loro genitori, solo con parolacce e insulti. Le loro vite sono già in una guerra che non ha limiti. Sono il centro di gravità della follia degli altri. Di tutti noi che ci muoviamo come dei dannati.

Oggi la vita con gli altri è così ... dirompente che condividere quella con un robot non sarebbe una cattiva idea. Non un essere ideale, ma una presenza benevola che accoglie la nostra malinconia e le nostre solitudini, a metà tra il cane, l’aspirapolvere e la nonna che, in assenza di genitori negligenti, si prende cura dei nipoti, sopraffatti, in preda al panico, bugiardi.

Un robot lento, paziente, disponibile, discreto, attento, concentrato sui propri compiti, sempre pronto a offrirci la tenerezza e la compagnia che ci mancano. Qualcuno che si astiene dal giudicare, dal condannare, che ci dà credito suo malgrado, malgrado noi stessi, e la cui tranquillità ci costringe a ritornare in noi stessi, forse a calmarci.

Quanto basta per creare una pace artificiale, improvvisare per loro un ruolo nei limiti imposti dal nostro sconforto e dalla nostra disperazione. Insomma, dei testimoni che non testimonieranno.

11 commenti:

  1. Ma quale robot?!
    È questa società che è in putrescenza da decenni!

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  2. Arancia meccanica, libro e film. Solo che si divrebbe cancellare "romanzo" e scrivere "reportage".
    Pietro

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  3. Per valutare appieno la prima parte del suo post manca un dato essenziale : lei ha figli ? Questo non è un tentativo per farle confessare qualcosa di se' , notoriamente impresa difficile , ma il giudizio sul lavoro educativo genitoriale risente del fatto di esserlo , genitore, o meno.
    Io , per esempio , che non lo sono, posso essere super critico almeno quanto lei, ma esercito una critica che non ha sperimentato le difficoltà reali.
    Il principio di autorità è scomparso.

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  4. Dici bene che i giovani "sono già in una guerra che non ha limiti".Ho l'impressione che si stia formando un'atmosfera favorevole a un conflitto armato. Non so quando, dove e come si verificherà ma per i giovani sarà una lezione tragica ma istruttiva per chi sopravviverà.

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  5. "...limiti imposti dal nostro sconforto e dalla nostra disperazione..."
    Attenta a non generalizzare perché se no Erasmo si incazza.
    Secondo me il tuo sconforto e la tua disperazione discendono dalla cena (?) a base di minestrine. Io ho ottantasei anni e ieri sera ho cenato con fusilli ai quattro formaggi e insalata di noci, radicchio e ricotta, con qualche bicchiere di un rosato del Salento. Stasera è in programma una pizza con peperoni dolci e mozzarella. E una bottiglia di birra Du Demon. Se vuoi venire....:)
    P.S. Il radicchio era di Treviso ma coltivato nel mio orto

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    1. Gentile Martino
      Prova la birra Orval , dalla omonima abbazia in Belgio.
      Si trova anche nei supermarket
      Sentirai che roba

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  6. Buongiorno. https://www.adnkronos.com/internazionale/esteri/putin-intervista-a-tucker-carlson-ucraina-ha-iniziato-guerra-nel-2014_1N3LgTdBaZLEg4CBKisQ47?refresh_ce

    Io lo ho trovato molto interessante e mi piacerebbe sapere lei come la pensa.
    Ho trovato squallido il tentativo DELL'ADK di mettere in cattiva luce Putin, ma questo lo sappiamo, fa parte delle regole del gioco dei nostri pennivendoli.
    Saluti!

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    1. Per quanto possa condividere alcune posizioni, si deve tenere presente che tra due contendenti in guerra non ci si può aspettare che propaganda

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    2. Se lei nei dettagli specifica dove sta la propaganda di Putin nell'intervista, sarò felice di leggerla.
      Cari saluti!

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