mercoledì 1 novembre 2023

Il monocolore

 

Ci vuole molta empatia ma anche un fracco d’energia per essere costantemente indignati o simpatizzare con tutto ciò che non è un’esperienza diretta e intima. Tuttavia sia Hamas che il governo israeliano ti danno un aiuto in tal senso.

Ciò che chiamiamo attualità porta con sé un eccesso di crimini, dolori e preoccupazioni. La rappresentazione mediatica del male e della fine del mondo è diventata così ossessiva che viene da chiedersi fino a che punto i media non abbiano sostituito la buona vecchia minaccia dell’inferno senza purgatorio.

La coscienza di una persona che vuole essere, o crede di essere, dalla “parte dei buoni”, non sa più in quale direzione guardare. Un tempo era diverso. Se non frequentavi certe fogne, era difficile non essere sensibili alla causa palestinese, e vedo che la situazione non è cambiata, salvo deliri contrapposti. I palestinesi rimangono i cornuti della Storia: i perdenti. Schifati da Israele, salvo come manodopera, tenuti in piedi con la corda di un boia dai paesi arabi così come dai paesi occidentali (gli “aiuti”).

Incontrare ovunque palestinesi in esilio era un modo per rassicurarci sullo stato del mondo arabo: spesso a Venezia ci imbattevamo in queste persone divertenti, colte, intelligenti (non solo dello Iuav), che facevano e pensavano qualcosa d’interessante, dinamico, anche insolente, per via di un risentimento più che giustificato.

Un compagno mi disse ridendo che non c’è niente che somigli di più a un ebreo di un palestinese: la sensazione di non sentirsi a casa da nessuna parte, la cultura della diaspora, l’umorismo, il dibattito, la critica e l’autocritica, insomma, un’aria minoritaria di libertà compressa. Le convinzioni di questi palestinesi erano molto ferme, ma non prive del senso del dialogo né del gusto dell’autoironia e del gioco.

Non direi che fossero dei bei momenti: per queste persone abbandonate non ce n’è stato uno, dal 1948 e anche da prima; ma era un tempo in cui, nonostante tanti orrori, il futuro per loro aveva ancora un volto palestinese.

Oggi una bandiera monocolore (quella di Hamas) ha soppiantato la bandiera a quattro colori. Quattro colori sono meglio di una bandiera monocolore. Nel mondo ci sono sempre di più bandiere monocolore, il colore del sangue.

2 commenti:

  1. https://tinyurl.com/29wabvhd

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  2. Molte cose cambiano in mezzo secolo. Ma soprattutto cambiamo noi.

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