mercoledì 12 luglio 2023

Non resta che grattarci

 

Le zanzare sono fastidiose, pungono e cominci a grattarti. A volte furiosamente, ma in genere non accade nulla di più. Salvo dei casi, per ora molto rari in Europa, in cui le zanzare trasmettono delle malattie potenzialmente gravi, tipo la febbre dengue, febbre gialla, chikungunya, West Nile, encefalite giapponese, eccetera.

Secondo l’OMS, l’incidenza della febbre dengue, diventata endemica in più di 100 paesi, è aumentata in tutto il mondo negli ultimi vent’anni e colpisce oltre il 40% della popolazione mondiale. L’80% dei casi è asintomatico, e ciò rende ancora più grave il rischio d’infezione.

Per la dengue non sono al momento disponibili vaccini. Nel sito dell’Istituto superiore di sanità si legge: “La misura preventiva più efficace contro la dengue consiste nell’evitare di entrare in contatto con le zanzare vettore del virus”. Grazie al ... per l’informazione!

Per altre malattie di questo tipo esistono dei vaccini, come per la febbre gialla, e tuttavia ogni anno muoiono nel mondo, soprattutto nei paesi dove la malattia è endemica, fino a 60mila persone.

Anche in questo caso c’è chi trova il modo di dare la colpa della diffusione di queste malattie e febbri tropicali alla globalizzazione e finanche all’imperialismo. Come accade per tutti i luoghi comuni e le esagerazioni un fondo di verità si trova sempre.

Per esempio, il virus della febbre gialla fu importato dall’Africa durante la tratta degli schiavi, ma fu solo nel 1900, a Cuba, che dei ricercatori capirono che quella malattia micidiale non si trasmetteva sessualmente o per contatto diretto, come si era pensato fino ad allora, ma attraverso le zanzare. Più precisamente, l’insetto che punge una persona infetta ingerisce il virus che, dopo essersi moltiplicato, raggiunge le sue ghiandole salivari. Quando punge di nuovo un altro individuo, la saliva della zanzara rilascia il virus nel corpo della sua vittima.

Fu logico pensare che il modo migliore per sconfiggere la malattia fosse debellare le zanzare stesse. Prese avvio l’era degli insetticidi, irrorando tutto a piacere dagli anni ‘40, compreso il DDT, bandito trent’anni dopo. Non solo queste sostanze chimiche sono catastrofiche per l’ambiente, ma le zanzare sono diventate resistenti ad esse. Ora ci vogliono dosi cento volte più alte per ucciderle.

Tra le 3.500 specie di zanzare classificate, solo il 15% è in grado di pungere l’uomo. Eradicare una specie di zanzara creerebbe un vuoto ecologico che un’altra specie, potenzialmente più pericolosa, potrebbe colmare. È dunque necessario trovare un altro modo.

Invece di uccidere le zanzare, s’inietta loro un batterio, il Wolbachia pipientis. È il più comune parassita della biosfera che agisca a livello del sistema riproduttivo ed è presente in circa il 60% delle specie di insetti del pianeta. E però le zanzare vettori di virus come dengue, Zika o chikungunya non s’infettano naturalmente. Si è scoperto che le zanzare volontariamente infettate dal batterio hanno molte meno possibilità di trasmettere le malattie virali agli esseri umani. La ragione? Nell’organismo dell’insetto infuria la competizione tra il batterio e il virus, e quest’ultimo perde sistematicamente la battaglia.

Il batterio Wolbachia, a cui gli esseri umani sono insensibili, appare quindi come un perfetto cavallo di Troia per combattere i virus dall’interno, prima che si diffondano da una puntura all’altra di zanzara. Perciò basta liberare in natura queste zanzare infettate in laboratorio con il batterio Wolbachia, nella speranza che si riproducano con le popolazioni selvatiche e trasmettano il batterio alle generazioni future.

Nel 2011, un primo rilascio di zanzare infette da Wolbachia è stato effettuato con successo in una piccola comunità in Australia, e in seguito le zanzare modificate sono state rilasciate in altri 11 paesi. Nel comune brasiliano di Niterói, nello stato di Rio de Janeiro, i casi di dengue, chikungunya e Zika si sono così ridotti rispettivamente del 76%, 56% e 37%. Oggi, grazie a questo batterio, non hanno più la febbre dengue in Nuova Caledonia. In breve, pare funzioni e la documentazione scientifica è solida.

Per quanto mi riguarda, non ho notizie di zanzare vettori di dengue, chikungunya e Zika in circolazione a casa mia, ma posso assicurare che rompono comunque il cazzo assai. Le piante di lavanda, basilico, citronella e geranio, da tenere sul davanzale di casa, non servono a niente. E perciò largo uso di piretroidi (permetrina, cipermetrina, deltametrina, tetrametrina, alletrina, esbiotrina, ecc.), in attesa delle bombe a grappolo.

Le piretrine, come qualunque altra cosa, erano usate in Cina già 2000 anni fa. Le qualità insetticide del piretro vennero notate da Koch che, nel corso dei suoi viaggi, aveva osservato in Persia e nel Caucaso, l’uso di una polvere a base di Chrysanthemum roseum e Chrysanthemum carneum. I piretroidi possono essere tossici. Anche in questo caso bisogna tener conto della scala DL 50, ovvero è la dose che fa il veleno. Diversamente non resta che grattarci.

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