venerdì 25 aprile 2025

Wait and see

 

Con l’espansione ad Est, la Nato ha modificato l’equilibrio che si era stabilito dopo il 1989 tra l’Europa e la Russia. Con l’opposizione di Washington al Nord Stream 2 e nel fomentare la svolta nazionalista in Ucraina, sfociata nella guerra, si sono rotti i rapporti anche commerciali con la Russia.

Nelle intenzioni ciò doveva consentire, una volta “addomesticata” la Russia e cacciato Putin, di prendere la Cina anche da tergo. Il risultato è un ritorno ai blocchi contrapposti, ma questa volta tra la sola Europa e la Russia, mentre gli Usa accarezzano Putin per averlo se non altro neutrale.

Non solo: Trump ha modificato l’equilibrio interno all’Europa stessa. Il mutato equilibrio favorirà la Germania, che rientrerà nel gioco come grande potenza militare. È solo questione di tempo. I crucchi, per dirla con quella volpe di Stalin, sono ancora quelli che in una notte saprebbero trasformare una fabbrica di orologi in una di siluri.

La Francia è una potenza di seconda categoria, anche di terza, la sua force de frappe (di frappè) non è dotata di missili per lanci in profondità (non molto più in là di Mentone) in grado di impensierire Mosca, oltre a non poter più arruolare algerini e marocchini come kamikaze. La sua grandeur è svanita per sempre a Dien Bien Phu, anzi, prima ancora.

L’Inghilterra è da più di ottant’anni una scialuppa di Washington, come dimostrò anche nel 1956 la crisi di Suez.

L’Italia, nella sua funzione subalterna di apparecchia tavoli per i summit e i funerali faraonici, potrà solo subire le decisioni altrui. Tenterà la politica estera che gli viene meglio, quella di bascule. Antonio Tajazzo non finirà fucilato come il Galeazzo conte di Cortellazzo per il semplice motivo che un chamberlain, pur di seconda mano, serve sempre.

Quanto agli Stati Uniti, avranno bisogno di tempo per predisporsi al meglio a riguardo della Cina, ma il fattore tempo gioca a favore di Pechino. La resa dei conti arriverà, è nella logica delle cose, nel novero del possibile e con un alto grado di probabilità.

Chi conosce l’avvenire? L’umanità è un prodotto ultimo e di breve durata, questo si sa. Per il resto, ogni giorno porta nuovi fatti e fruga in modo diverso il corso degli avvenimenti.

3 commenti:

  1. Perché il fattore tempo gioca a favore di Pechino?

    F. G.

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    Risposte
    1. La mia domanda non merita risposta?
      Forse perché è troppo stupida?
      Chiedo scusa allora!

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    2. non è stupida la domanda, non fare il permaloso.
      è che non posso spiegare ogni frase che scrivo quando invece basta pensarci un po'.

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