martedì 22 novembre 2016

Aberranti giudizi politici


Che cazzo altro s'inventeranno da qui al 4 prossimo?

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A proposito di “aberrazioni”, la vera aberrazione è che un ex stalinista e pubblico accusatore di Solženicyn sia potuto diventare presidente della repubblica (*).

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Priva di un’ampia maggioranza parlamentare, per confermare questa legge che modifica profondamente la Costituzione non c’è bisogno del consenso della maggioranza dei cittadini. Decide solo chi vota, quanti che siano, non fa differenza la tattica dell’astensione. Basta un voto in più o in meno, più realisticamente un pugno di voti, perché la nuova Costituzione scritta da Boschi-Verdini e voluta da Napolitano entri in vigore. E sulla legge elettorale ha già detto l’essenziale proprio l’accusatore di Solženicyn: «Si rischia di consegnare il 54% dei seggi a chi al primo turno ha preso molto meno del 40% dei voti».


(*) «E l’altra verità da ristabilire è quella relativa al punto cui era giunto il rapporto tra Solgenitsyn e lo Stato sovietico. Nessuno può negare che lo scrittore (come d’altronde si ammetteva tra le righe degli stessi articoli scritti nei giorni scorsi per esaltarlo) avesse finito per assumere un atteggiamento di «sfida» allo Stato sovietico e alle sue leggi, di totale contrapposizione, anche nella pratica, alle istituzioni, che egli non solo criticava ma si rifiutava ormai di riconoscere in qualsiasi modo. Non c’è dubbio che questo atteggiamento – al di là delle stesse tesi ideologiche e dei già aberranti giudizi politici – di Solgenitsyn, avesse suscitato larghissima riprovazione nell’URSS (Giorgio Napolitano - l’Unità, 20 febbraio 1974).»

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