Chissà
perché ma sono sempre i più poveri, o i meno agiati se l’espressione piace di
più, a scassare i conti dello Stato. Che poi vi siano 50mila e più evasori che
grazie la solita sanatoria fiscale (il nome è in inglese, ovviamente: voluntary
disclosure) se la cavano a buon mercato, passa quasi sotto silenzio.
Voluntary disclosure? Ma neanche per sogno. Vi sono costretti gli evasori e riciclatori posto che chi non aderisce entro il prossimo 30 novembre verrà segnalato dalle
autorità svizzere a quelle italiane.
Insomma
chi si autodenuncia di aver dichiarato il falso o di aver omesso di dichiarare,
e/o di aver omesso versamenti di ritenute certificate e versamenti di Iva, se
la passa liscia penalmente. E ciò avviene anche in caso di dichiarazione
fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni
inesistenti e per la dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici.
Si
paga quanto si sarebbe dovuto dichiarare a suo tempo con l’aggiunta di una
lieve penale. L’aliquota media fino a due milioni di euro sarà del 27 per
cento, più un 3 di penale. Dunque la stessa aliquota che viene applicata ai
lavoratori e pensionati con un reddito tra 15mila e 28mila euro.