venerdì 27 gennaio 2012

Se Zamparini avesse fatto la Bocconi



Ieri sera nello specchio deformato della ex favola italiana si poteva vedere un ex commerciante e attuale presidente di una squadra di calcio dire cose che sembravano dell’altro mondo: per creare ricchezza non basta liberalizzare i servizi, bisogna produrre. Chissà come si sono messi a ridere quelli che hanno fatto la Bocconi! Nella stessa trasmissione a un politico antipaticissimo e arrogante, insomma un leghista, gli capitava di fare una considerazione giusta, perciò storica: all’origine della crisi industriale italiana c’è 1) la delocalizzazione, ossia la globalizzazione dei capitali che possono fare ciò che vogliono, e 2) l’euro. Su questi temi centrali non si è voluto discutere preferendo estendere il conforto mediatico ai camionisti in sciopero e ai pastori sardi, entrambe le categorie sempre in attesa di capire se hanno compiti rivoluzionari reali.

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I dati del 2010 di Bankitalia sulla distribuzione dei redditi e della ricchezza: il 14,4% della popolazione versa in una situazione di povertà a causa di un reddito insufficiente. Oggi la situazione non può essere migliorata, tutt’altro. Il 10% delle famiglie più ricche possiede il 46% della ricchezza totale, stimata in circa 9 mila miliardi di euro. In media circa 6 milioni di italiani possiedono una ricchezza di quasi 4200 miliardi, circa 700 mila euro a cranio, contro 54 milioni di persone che in media hanno un patrimonio di circa 90 mila euro. Tradotto: il 10-20 per cento delle persone più povere non ha nulla di ricchezza e il 70-80 per cento ha un patrimonio che corrisponde al valore di un modesto alloggio. Oltre il 21% delle famiglie non ha neanche quello e vive in affitto con i redditi che sappiamo.

Negli ultimi 20 anni il reddito è cresciuto poco, ma quello reale dei lavoratori autonomi è aumentato del 15,7%, quasi 5 volte di più del 3,3% dei lavoratori dipendenti. La specificità della crisi italiana è in questi dati che confermano come la progressiva pauperizzazione del lavoro dipendente a fronte di un welfare sempre più in via d’estinzione è alla base della caduta della domanda, ossia dei consumi, anche quelli alimentari, come confermano i dati Istat sulla vendite al dettaglio.

Ieri l’altro il massimo dirigente dell'agenzia delle entrate ha denunciato che l'evasione fiscale tocca i 120 miliardi l'anno. Nessun salariato o pensionato può evadere. Ad evadere in massa sono proprio coloro che più guadagnano. E questo spiega perché molti ristoranti sono pieni e ci siano in circolazione centinaia di migliaia di auto di lusso. E anche perché non riesca da mesi a trovare un idraulico meno ladro della media Istat per farmi fare un lavoro in casa. Anzi, non mi fanno nemmeno il preventivo. Figuriamoci il resto.

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Quando si parla di privilegiati non si fa più riferimento, come un tempo, alle prebende dei boiardi di Stato, ma ai salariati disoccupati e ai pensionati che gravano sul rendimento degli interessi del debito pubblico, che intanto diminuisce e lo spread pure, cosicché Scalfari può cantare vittoria. Anche se non può dirlo, la Bce sta comprando su tutti i fronti obbligazioni di Italia e Spagna a valanghe. Naturalmente la Merkel lo sa. Le banche sono state inondate di euro in cambio della garanzia effimera di altre obbligazioni di Stato. A febbraio ci sarà un nuovo maxi prestito alle banche a interessi sempre ridicoli. In questo modo si spera di prendere due piccioni con una fava: salvare il culo alle banche e dal fallimento gli Stati. Quanto potrà durare questo gioco delle tre carte? Non all’infinito.

P.S.: oggi nel blog di Grillo c’è questa frase: Caro Rigor Mortis, a quando la liberalizzazione delle banche italiane, tra le più care d'Europa? Ha capito tutto. Più tardi le nazionalizzano e maggiore sarà il disastro.

5 commenti:

  1. Cosa ne dici di questo piano?
    http://archiviostorico.corriere.it/2012/gennaio/26/Soros_piano_antidebito_intitolato_Padoa_co_8_120126016.shtml

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  2. il piano è esposto nell'ultimo libro di soros che non ho letto

    ciao

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  3. Anche l'economia politica ha le sue mode ed ogni moda ha i suoi esegeti. Moda è termine di natura statisica/matematica significante, per semplificare, maggioranza. Maggioranza e moda, dunque, sono sinonimi. Il potere dominante, oggi, ha natura ideologica ferocemente liberista e prezzolati cantori, siano professori siano scrivani , ne esaltano le presunte qualità taumaturgiche. La maggioranza, come al solito, segue acritica e giuliva. Anche i piu' tristi comici si allineano alla moda e ripetono, a pappagallo, parole di cui non hanno compreso il reale senso. Jus sanguinis! Liberalizzazioni! Ma il termine liberalizzazioni avrà, negli anni a venire, il significato tragico che merita, ma fino a quando in Inghilterra ed in Francia non inizieranno a nazionalizzare, e non sarebbe la pima volta, l'Europa e l'Italia in particolare non si muoveranno. Nel nostro Paese le nazionalizzazioni delle imprese elettriche, nei primi anni '60, vennero conseguentemente alle convicenti indicazioni, in tal senso, d'oltre Manica e di de Gaulle. Ma la classe politica italiana di allora era di altra pasta. Certo, rimpiangere Alberto Talegalli, per i comici, e Fiorentino Sullo ed Amintore Fanfani, per i politici, non l'avrei immaginato.
    Conscrit

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  4. Scusa Olympe, tu dici che il salariato e il pensionato non possono evadere.
    Ma quando (io salariato) pago una prestazione di un artigiano o professionista con lo sconto perché non mi fa la fattura, l'iva l'ho evasa io, non lui.
    Se lui mi sconta solo l'iva, evade le imposte sul reddito non dichiarato, se mi sconta qualcosa in più è ancora evasione mia.
    Dove sbaglio?
    Stefano C.

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  5. caro Stefano, hai perfettamente ragione.mi riferivo al fatto che alla fonte salariati (in regola) e pensionati non posono sfuggire. chiaro che se poi acquisti un mazzo di fiori all'incrocio o non paghi l'iva su una merce ... ma l'80% dell'irpef la paghiamo noi. a noi può convenire non pagare l'iva, ma a chi vende conviene molto di più perché non dichiara imponibile, nasconde il proprio reddito. noi non possiamo nascondere i nostri rediti, se evadiamo l'iva negli acquisti ci accontentiamo delle briciole
    ciao

    Conscrit: oggi o domani un post su davos ...

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