venerdì 18 ottobre 2024

Perché ha rifiutato il Nobel

 

A che cosa serve il premio Nobel per la pace? Ce lo chiediamo quando ci rendiamo conto che abbiamo già dimenticato i nomi dei vincitori degli anni precedenti, tranne quello conferito maldestramente (eufemismo) ad Obama. Chi ricorda l’argentino Carlos Saavedra Lamas, premiato nel 1936 per aver voluto porre fine alla guerra del Chaco tra Paraguay e Bolivia, durata dal 1932 al 1935?

Nel 1955, 1956, 1966, 1967 e 1972 il premio non fu assegnato. La guerra era stata ovviamente la più forte. Soprattutto in medio oriente. Quest’anno è andato a Nihon Hidankyo, un’organizzazione giapponese di hibakusha per l’abolizione delle armi nucleari. Già in passato il Nobel era stato assegnati a personalità e associazioni mobilitate contro la proliferazione delle armi atomiche.

Ma i premi Nobel per la pace più sconcertanti sono quelli assegnati a leader politici quando ancora dei ragazzi si uccidevano a vicenda. Nel 1973, in piena guerra del Vietnam, lo ricevono il segretario di Stato americano Henry Kissinger e il vietnamita Lê Duc Tho. Nel 1978, il presidente egiziano Anwar Sadat, che cinque anni prima aveva lanciato la guerra dello Yom Kippur contro Israele, godette di questo onore insieme al primo ministro israeliano dell’epoca, Menachem Begin, un ex terrorista responsabile di stragi. Nel 1993 fu la volta del presidente afrikaner Frederik De Klerk e del suo ex prigioniero Nelson Mandela.

Nel 1994 ne ebbero diritto Yitzhak Rabin, Shimon Peres e il loro nemico giurato, Yasser Arafat. Rabin fu fatto assassinare per i suoi accordi con Arafat, e quest’ultimo fu assassinato ugualmente dagli israeliani. Gli israeliani sono dei grandi specialisti nell’assassinio politico, non meno degli americani e dei russi.

I premi Nobel per la pace premiano sempre più spesso solo persone e associazioni piene di buone intenzioni, ma che sembrano parlare solo a sé stesse.

Quello che ci aspettiamo da un premio Nobel per la pace e di premiare i nemici di ieri che oggi sono diventati, se non amici, comunque non più nemici. Quando ci sarà un premio Nobel per la pace che incoronerà congiuntamente Putin e Zelenskyj, Hezbollah e Netanyahu? Ma perché questa formula sia credibile occorre prima ottenere la cosa più difficile: la giustizia. Non stringiamo la mano all’ingiustizia. Questo è il motivo per cui Lê Duc Tho ha rifiutato conferimento del Nobel. Non è la pace che è difficile da raggiungere, ma la giustizia. E nelle guerre, ciascuna parte è convinta di essere l’unica vittima dell’ingiustizia. L’altro non esiste, va bombardato, liquidato, cancellato. Impossibile fare pace con chi pensa solo a mandarti in una fossa comune.


10 commenti:

  1. Grazie, bellissimo post. Non c'e' pace senza giustizia.
    E il povero Sinwar (I giornali israeliani lo chiamano Satana, poverino, certo bello non era)bombardato non aveva armi, ne' ostaggi israeliani a proteggerlo intorno.
    Degli ostaggi, che dovevano essere usati per ottenere uno scambio con I detenuti palestinesi, non e' mai interessato a Netanyahu,ne' a nessun altro degli israeliani al potere, il dialogo con I palestinesi no, non esistono, non vedono l'ora di accaparrarsi anche quel lager che era la striscia di gaza.

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  2. "Giustizia, quanti delitti si commettono in tuo nome"

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  3. Quando voglio entrare in questo sito mi esce la seguente scritta: L’accesso al presente sito, che diffondeva illecitamente contenuti protetti dal diritto d’autore, è stato disabilitato in esecuzione di un provvedimento dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ai sensi del Regolamento di cui alla delibera n. 680/13/CONS

    Per maggiori informazioni visiti il sito www.agcom.it

    (le risulta?)

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    1. Chiedo anche ad altri se risulta, grazie. Poi non capirei il motivo. Forse delle immagini? Mah

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    2. No , qui tutto normale

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    3. Mi dispiacerebbe di non poterti più leggere.
      Lo dico meglio : mi incazzerei a bestia.
      Ciao cara

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  4. e' risultato a lungo anche a me quando mi collegavo per entrare in Democracynow.org con sede a new york Uno dei migliori network di giormalismo americano. Negli ultimi mesi del 2024 no, tutto bene. Tranquilli tutti pero', questo blog e' normalissimo, per favore non lasciatevi andare e non impressionatevi urlando.Nel rispetto di Olimpe. Grazie.

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  5. Ma certo gentile sig.ra Silvana.
    Il mio feroce disappunto non avrebbe scaturito reazioni plateali , non consone alla mia età , ma solo brutte considerazioni sul triste momento presente.
    In quanto a Olympe, la rispetto e la stimo come merita.
    Saluti a tutti


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