"Il premio San Babila Timida poesia del vincitore Zanzotto
Il vincitore per il 1950 è Andrea Zanzotto che abbiamo avuto il piacere di incontrare e di intervistare brevemente la sera del premio. Andrea Zanzotto è nato a Pieve di Soligo e vi abita facendo l'insegnante. Ha una trentina d'anni, è riservato e modesto. Tutto sembra infastidirlo: i lampi dei fotografi, i visi fin qui solo osservati in effige dei suoi "maggiori", le molte belle signore, che della fioritura di un premio sembrano essere l'insostituibile atmosfera. Strappargli quindi una ventina di parole non è stato facile: sembra più oratore (oltre che essere più eloquente) nei suoi scarnissimi versi, originali ma molto sensibili alla lezione dei poeti che un tempo si dissero e furono ermetici, che non a parole. Non ha progetti, non ha fatto dichiarazioni sensazionali: tornerà a Pieve di Soligo ad attendere, fra una lezione e l'altra, che lo stato di grazia arrivi. E noi che abbiamo letto le sue poesie ne siamo certi."
(Valerio Valabrega, La Fiera Letteraria, 4 febbraio 1951)
NOTA: nella giuria c'erano, fra gli altri, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Vittorio Sereni, Carlo Bo, Leonardo Sinisgall, Orio Vergani, Fernanda Pivano e Flora Volpini "sbalordita dalla modestia del vincitore"...
"Il premio San Babila Timida poesia del vincitore Zanzotto
Il vincitore per il 1950 è Andrea Zanzotto che abbiamo avuto il piacere di incontrare e di intervistare brevemente la sera del premio. Andrea Zanzotto è nato a Pieve di Soligo e vi abita facendo l'insegnante. Ha una trentina d'anni, è riservato e modesto. Tutto sembra infastidirlo: i lampi dei fotografi, i visi fin qui solo osservati in effige dei suoi "maggiori", le molte belle signore, che della fioritura di un premio sembrano essere l'insostituibile atmosfera. Strappargli quindi una ventina di parole non è stato facile: sembra più oratore (oltre che essere più eloquente) nei suoi scarnissimi versi, originali ma molto sensibili alla lezione dei poeti che un tempo si dissero e furono ermetici, che non a parole. Non ha progetti, non ha fatto dichiarazioni sensazionali: tornerà a Pieve di Soligo ad attendere, fra una lezione e l'altra, che lo stato di grazia arrivi. E noi che abbiamo letto le sue poesie ne siamo certi."
(Valerio Valabrega, La Fiera Letteraria, 4 febbraio 1951)
NOTA: nella giuria c'erano, fra gli altri, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Vittorio Sereni, Carlo Bo, Leonardo Sinisgall, Orio Vergani, Fernanda Pivano e Flora Volpini "sbalordita dalla modestia del vincitore"...
Che meraviglia, grazie
RispondiElimina"Il premio San Babila
RispondiEliminaTimida poesia del vincitore Zanzotto
Il vincitore per il 1950 è Andrea Zanzotto che abbiamo avuto il piacere di incontrare e di intervistare brevemente la sera del premio. Andrea Zanzotto è nato a Pieve di Soligo e vi abita facendo l'insegnante. Ha una trentina d'anni, è riservato e modesto. Tutto sembra infastidirlo: i lampi dei fotografi, i visi fin qui solo osservati in effige dei suoi "maggiori", le molte belle signore, che della fioritura di un premio sembrano essere l'insostituibile atmosfera. Strappargli quindi una ventina di parole non è stato facile: sembra più oratore (oltre che essere più eloquente) nei suoi scarnissimi versi, originali ma molto sensibili alla lezione dei poeti che un tempo si dissero e furono ermetici, che non a parole. Non ha progetti, non ha fatto dichiarazioni sensazionali: tornerà a Pieve di Soligo ad attendere, fra una lezione e l'altra, che lo stato di grazia arrivi. E noi che abbiamo letto le sue poesie ne siamo certi."
(Valerio Valabrega, La Fiera Letteraria, 4 febbraio 1951)
NOTA: nella giuria c'erano, fra gli altri, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Vittorio Sereni, Carlo Bo, Leonardo Sinisgall, Orio Vergani, Fernanda Pivano e Flora Volpini "sbalordita dalla modestia del vincitore"...
"Il premio San Babila
RispondiEliminaTimida poesia del vincitore Zanzotto
Il vincitore per il 1950 è Andrea Zanzotto che abbiamo avuto il piacere di incontrare e di intervistare brevemente la sera del premio. Andrea Zanzotto è nato a Pieve di Soligo e vi abita facendo l'insegnante. Ha una trentina d'anni, è riservato e modesto. Tutto sembra infastidirlo: i lampi dei fotografi, i visi fin qui solo osservati in effige dei suoi "maggiori", le molte belle signore, che della fioritura di un premio sembrano essere l'insostituibile atmosfera. Strappargli quindi una ventina di parole non è stato facile: sembra più oratore (oltre che essere più eloquente) nei suoi scarnissimi versi, originali ma molto sensibili alla lezione dei poeti che un tempo si dissero e furono ermetici, che non a parole. Non ha progetti, non ha fatto dichiarazioni sensazionali: tornerà a Pieve di Soligo ad attendere, fra una lezione e l'altra, che lo stato di grazia arrivi. E noi che abbiamo letto le sue poesie ne siamo certi."
(Valerio Valabrega, La Fiera Letteraria, 4 febbraio 1951)
NOTA: nella giuria c'erano, fra gli altri, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Vittorio Sereni, Carlo Bo, Leonardo Sinisgall, Orio Vergani, Fernanda Pivano e Flora Volpini "sbalordita dalla modestia del vincitore"...
Chiedo scusa per il raddoppio
RispondiEliminaSpero che l'autore di questo blog non sia morto.
RispondiEliminaIn tal caso Olympe l'avrebbe comunicato
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