tag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post9107418917776162883..comments2024-03-28T16:53:20.703+01:00Comments on diciottobrumaio: Una riflessione scientificaOlympe de Gougeshttp://www.blogger.com/profile/02390035244628524872noreply@blogger.comBlogger8125tag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-55646182087048555962017-01-20T16:22:04.755+01:002017-01-20T16:22:04.755+01:00Also sprach chiss... Also sprach chiss... Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-46566713266165262482017-01-19T22:34:30.627+01:002017-01-19T22:34:30.627+01:00
questo è quello che piace pensare ad alcuni...<br /> questo è quello che piace pensare ad alcuni...ilsoggettonascostohttps://www.blogger.com/profile/03370145575348835051noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-77803542681364778182017-01-19T19:41:37.775+01:002017-01-19T19:41:37.775+01:00Il «vecchio determinismo positivista» con Marx non...Il «vecchio determinismo positivista» con Marx non c'entra un cazzo nulla.Luca Massarohttps://www.blogger.com/profile/09800503845973002121noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-23978858969448688372017-01-19T14:36:12.333+01:002017-01-19T14:36:12.333+01:00"Marx si mette nella condizione migliore per ... "Marx si mette nella condizione migliore per fissare una previsione di una situazione futura."<br /><br />ah ecco, meno male, mi sembrava strano che venisse accantonato il buon vecchio determinismo positivista. I terremoti non si possono prevedere, le previsioni meteo non hanno un'attendibilità superiore a 7 giorni, però si può prevedere la fine di un modo di produzione e la sua sostituzione con un altro. Vabbè...E' come se dal fatto che ci sia la forza di gravità si volesse dedurre e prevedere che tutti gli uccelli un giorno smetteranno di volare. ilsoggettonascostohttps://www.blogger.com/profile/03370145575348835051noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-74442417288140887582017-01-19T11:04:25.173+01:002017-01-19T11:04:25.173+01:00il capitalismo non è affatto imprevedibile, specie...il capitalismo non è affatto imprevedibile, specie se marcato a uomo.ragioniernoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-66707198274695458432017-01-19T10:21:40.610+01:002017-01-19T10:21:40.610+01:00E tuttavia il “crollo”.... non si lascia trasferir...<i>E tuttavia il “crollo”.... non si lascia trasferire ... dal modello logico alla storia reale</i><br /><br />in effetti davanti alle sue ricorrenti ed inevitabili ( come ben spiegate da Marx ) crisi il capitalismo ha mostrato finora impreviste capacità di trasformazione. Quindi, nonostante l' enorme gravità della attuale crisi, non è detto che questo "mutante" non trovi , anche stavolta, una "via" per sfuggire alle previsioni marxiane.<br />wsAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-86758742674719717322017-01-19T10:08:26.561+01:002017-01-19T10:08:26.561+01:00in questo quadro la tassazione della ricchezza, co...in questo quadro la tassazione della ricchezza, come quella che vorremmo sulle successioni, è una provocazione. E' indicare le contraddizioni. E' il dito che indica non la luna ma se stesso. E' il dito medio.ragioniernoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-32010922476202315502017-01-19T09:17:55.717+01:002017-01-19T09:17:55.717+01:00Là dove gli economisti borghesi vedevano dei rappo...Là dove gli economisti borghesi vedevano dei rapporti tra oggetti… Marx scoprì dei rapporti tra “uomini.”<br /><br />“Una delle fiabe preferite dagli analisti della borghesia è di spacciare la crisi come un fenomeno passeggero e non come un elemento strutturale che ha le sue basi nel modo di produzione stesso”.<br /><br />Dal mio punto di vista non c’è stata un’effettiva modificazione qualitativa nell’approccio dell’economia politica: il neoliberismo ripete alcuni schemi fondamentali che abbiamo visto in atto già nel corso del Novecento, prima fra tutte l’idea che il lavoro non sia il motore principale dell’accumulazione capitalistica.<br /><br />“La crisi nella fase attuale non è semplicemente una crisi di ciclo cui seguirà, una volta bruciate in qualche modo le eccedenze, una ripresa. Siamo in presenza della crisi generale del modo di produzione capitalistico, dunque di un fenomeno di decisivo rilievo storico. Una crisi tutta interna al processo di valorizzazione e che riguarda la caduta tendenziale del saggio del profitto. Una tendenza che è espressione peculiare del modo di produzione capitalistico dato lo sviluppo progressivo della produttività sociale del lavoro”.<br /><br />il capitale ha fatto della crisi permanente – non più concepita quindi come declino nel ciclo economico e produttivo – lo strumento primario per «recuperare» queste trasformazioni. Recupero che si attua con le vecchie «medicine» applicate a livello globale: la separazione dei produttori dai mezzi di produzione attuata con lo spossessamento di massa, le migrazioni forzate, la privatizzazione delle terre, ma anche dei servizi e del Welfare State. La globalizzazione non va intesa tanto o solo come svolta economica, ma come una vera e propria macchina politica che, permanentemente, spossessa e disloca persone. Essa è un processo continuo di ricolonizzazione, che avviene con la massima violenza.<br /><br />"Si confondono le cause con gli effetti"<br /><br />Mi ricorda la mia nipotina che un giorno mi disse: nonno quel bambino mi mena. Non è un bambino, è una bambina, le risposi. E lei: vabbè, ma mi mena lo stesso.causeffettinoreply@blogger.com