tag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post534533278856829069..comments2024-03-28T16:53:20.703+01:00Comments on diciottobrumaio: Gust in timeOlympe de Gougeshttp://www.blogger.com/profile/02390035244628524872noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-74116830284497146962022-02-16T08:25:58.074+01:002022-02-16T08:25:58.074+01:00Purtroppo non vedo nessun equilibrio messo in disc...Purtroppo non vedo nessun equilibrio messo in discussione. Sembra che ancora una volta una civiltà si stia espandendo più che può (anche nello spazio, vedi la strategia di E. Musk di inondare le orbite geostazionarie coi propri satelliti; in coordinamento col dipartimento della Difesa, s'intende) e rischia di proiettare fuori di sé le crisi interne, perdendo coesione. Il capitalismo consumistico, l'ideologia di questa civiltà, non ci piace, e va bene, anche perché non può durare; ma ci sono alternative accettabili? Le illusioni alla Sassoli portano all'incendio del Reichstag.<br />(Peppe)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-44768550531795731692022-02-16T04:44:45.612+01:002022-02-16T04:44:45.612+01:00sia chiaro, non è che trovo confortevole difendere...sia chiaro, non è che trovo confortevole difendere le ragioni di un imperialismo contro un altro imperialismo, tuttavia l'aggressività della NATO, che altro non è che uno strumento militare e politico in mano agli Usa, sta diventando troppo pericolosa e va a rompere degli equilibri precari faticosamente raggiunti nel dopo Urss.<br />Quanto ai problemi interni degli Usa, sono d'accordo, sono nodi che stanno venendo al pettine, il risultato di tutte le contraddizioni di quella società.Olympe de Gougeshttps://www.blogger.com/profile/02390035244628524872noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-41938015246151898742022-02-16T02:33:46.106+01:002022-02-16T02:33:46.106+01:00Come ho già scritto, questa pantomima ha il solo s...Come ho già scritto, questa pantomima ha il solo scopo di definire un'area di tensione permanente a ridosso della Russia per sigillare il più a lungo possibile un suo confine.<br />Ciò che mi preoccupa è il legame tra la gestione delle crisi internazionali e le vicende interne agli USA: almeno dalla fine dell'amministrazione Obama sono emersi preoccupanti conflitti sociali (movimenti tipo Black Life Matters e Woke, Cancel Culture, Defund the Police, una miriade di gruppi miliziani e paramilitari civili bianchi, ed ovviamente la masnada del 6 gennaio '21) sommariamente liquidati come azione e reazione al populismo trumpiano. Non si potranno negare a lungo le contraddizioni (economiche e razziali) interne agli Usa ma la tentazione delle élite di coagulare la sempre più iniqua società americana contro un nemico esterno concreto (non più ectoplasmi tipo al-Qaeda, Isis o Talebani) sarà sempre più probabile. Questo proprio quando la NATO è sovraestesa e dall'altro lato si sono aperti troppi fronti che avvicinano Russia e RPC. Che fare quando un impero traballa?<br />(Peppe)Anonymousnoreply@blogger.com