tag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post4301954004898741906..comments2024-03-29T13:48:42.739+01:00Comments on diciottobrumaio: L'obiettivo di tirare a campareOlympe de Gougeshttp://www.blogger.com/profile/02390035244628524872noreply@blogger.comBlogger7125tag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-33509713497942508712018-05-15T10:26:24.999+02:002018-05-15T10:26:24.999+02:00Credo invece nella progressiva perdita di ruolo de...Credo invece nella progressiva perdita di ruolo dello Stato quale regolatore del meccanismo della riproduzione sociale laddove ha esposto il lavoro alla condizione darwiniana del mercato, e questa perdita di ruolo non può non sortire effetti sulle forme e la sostanza della rappresentanza politica.<br /><br />Mi pare che la mutata funzione dello Stato rispetto alla struttura economica sia un fatto storico dimostrato dal mutamento radicale, specie in Italia, della struttura economica (pubblico/privato) e anche dalle nuove e incondizionate agibilità del capitale stesso. Sono invece perfettamente d’accordo sulla contingenza storica internazionale e difatti sottolineo come il processo di accumulazione del capitale segua le sue leggi e come nuove e più cruente forme di competizione tra multinazionali e tra Stati ci attendano.<br /><br />Pertanto, che vi sia stata una svolta neoliberista come prima ci fu una svolta keynesiana mi pare assodato, e tuttavia hai ragione sul “continuum del dominio che di volta in volta si processa”, ma appunto secondo le diverse fasi del ciclo economico e il corrispondente diverso ruolo recitato dallo Stato.<br /><br />“strappare forme emancipative all' interno di un interesse generale borghese” è in ogni fase una tattica necessaria, ma di corto respiro dal punto di vista strategico, e cioè sul punto cruciale del rapporto tra capitale e lavoro: il padrone è sempre un passo avanti rispetto al suo schiavo. Le cose si sviluppano nel tempo lungo, che non è quello biologico della singola generazione, anche se tutti i processi stanno subendo un’accelerazione.<br /><br />Sempre stimolanti i tuoi interventi. Piove a dirotto.<br />Olympe de Gougeshttps://www.blogger.com/profile/02390035244628524872noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-16417783015127739442018-05-15T09:45:09.830+02:002018-05-15T09:45:09.830+02:00giustamente colleghi la crisi del riformismo di si...giustamente colleghi la crisi del riformismo di sinistra (ma, ad esempio, anche il riformismo dei radicali italiani, di radice libertaria e liberale, non sta molto meglio) alla mutata funzione dello stato rispetto alla struttura economica.<br /><br /> però personalmente ritengo che la funzione di cane da guardia del rapporto sociale di base sia tutt'uno con quella redistributiva del prodotto sociale (tasse/diritti-servizi), quindi per me non c'è alcuna vera inversione del ruolo e del potere dello stato politico rispetto allo status economico.<br /><br /> è la contingenza storica internazionale (a partire dai più vicini e diretti concorrenti) e soprattutto l' astuzia storica -di autoconservazione- del dominio che rende più o meno rigide o flessibili le modalità con cui il singolo stato (o addirittura parti di esso) partecipa alla competizione globale.<br /><br /> dal punto di vista storico mi pare di poter affermare che i paesi leader del capitalismo mondiale hanno sempre proceduto con il doppio passo: carota e bastone, bastone e carota. a mio avviso non c'è alcuna svolta neoliberista come non c'è stata precedentemente una svolta keynesiana ma è il continuum del dominio che di volta in volta si processa, ma queste sono cose che ho già detto<br /><br />rimane a noi però capire come i bisogni immediati di un proletariato per lo più incosciente di sè possono strappare forme emancipative all' interno di un interesse generale borghese che ha assunto forme compatte a livello planetario e sempre più particolari e puntiformi a livello locale, aspetto che è esso stesso causa della crisi dello stato, della democrazia borghese e della irrilevanza delle sinistrelozittitohttps://www.blogger.com/profile/13420598333018878914noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-20770837658179344872018-05-15T06:06:03.615+02:002018-05-15T06:06:03.615+02:00succedesuccedeOlympe de Gougeshttps://www.blogger.com/profile/02390035244628524872noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-125386270639655782018-05-15T04:16:54.703+02:002018-05-15T04:16:54.703+02:00E..roreE..roreAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-47572376613297460752018-05-14T15:50:46.006+02:002018-05-14T15:50:46.006+02:00Che poi Amazon spesso è tutt'altro che economi...Che poi Amazon spesso è tutt'altro che economica. Sempre così: una volta occupato il suo mercato da monopolista o aspirante tale, l'azienda ex low-cost massacra equamente i lavoratori e i "clienti" in totale impunità. Mauronoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-53829338577751207502018-05-14T14:39:34.842+02:002018-05-14T14:39:34.842+02:00dividE et impera, ciaodividE et impera, ciaoOlympe de Gougeshttps://www.blogger.com/profile/02390035244628524872noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-26292152823981229342018-05-14T14:07:00.339+02:002018-05-14T14:07:00.339+02:00Soprattutto dopo che gli Stati, appecoronati, si s...Soprattutto dopo che gli Stati, appecoronati, si sono fatti scippare l'unica Organizzazione che avrebbe potuto contrastare tale deriva: l'ONU.<br />Dividi et Impera.Anonymousnoreply@blogger.com