tag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post8262944740038957691..comments2024-03-28T16:53:20.703+01:00Comments on diciottobrumaio: Al tempo stesso troppo onore e troppo tortoOlympe de Gougeshttp://www.blogger.com/profile/02390035244628524872noreply@blogger.comBlogger8125tag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-80542479245219276332017-02-15T20:52:58.006+01:002017-02-15T20:52:58.006+01:00"anche se sarebbe interessante farlo"
n..."anche se sarebbe interessante farlo"<br /><br />no, grazie, ne ho abbastanza<br />te la soni e te la cantilozittitohttps://www.blogger.com/profile/13420598333018878914noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-64935209289066934842017-02-15T14:47:31.700+01:002017-02-15T14:47:31.700+01:00capisco. Per me Marx è un grandissimo economista c...capisco. Per me Marx è un grandissimo economista che ci ha lasciato ( con il Capitale) un modello ineguagliabile per la comprensione del sistema economico che domina il mondo da qualche secolo. E' un grandissimo scienziato, come Newton, come Einstein. Tutto qui. Nello stesso tempo purtroppo il Marx pensatore ci ha lasciato anche un'eredità di assunti sbagliatissimi e pericolosi. L'idea più pericolosa che ci ha lasciato è appunto quella di considerare il proletariato come l'unico soggetto in grado di cambiare le cose. Ora, secondo me e non solo, il proletariato è stato storicamente e continua ad essere nella misura in cui esiste, la classe sociale che ha meno possibilità di avviare un qualche cambiamento radicale. Basti pensare che delle molte rivoluzioni avvenute nella storia nessuna, ma proprio nessuna, ha visto come protagonista questa classe. Se uno ci riflette seriamente capisce che non è un caso. Non posso adesso argomentare ulteriormente questo giudizio anche se sarebbe interessante farlo. Sempre secondo me puntare sul proletariato significa porsi oggettivamente dalla parte della conservazione. Tutto qui. ilsoggettonascostohttps://www.blogger.com/profile/03370145575348835051noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-81804010970996323652017-02-14T19:11:41.570+01:002017-02-14T19:11:41.570+01:00tu fai dei commenti a cui non so che rispondere ta...tu fai dei commenti a cui non so che rispondere tanto sono distanti. marx è per me il miglior porto di partenza, ma è la nave proletaria che deve prendere il largo. se questo davvero segnasse una prender le distanze dal punto di partenza ben vengano le distanze. marx ci passa il testimone di un metodo logico<br /><br />alla fine sono io e non Marx che mi rifiuto di scendere nell' agone ultra-borghese del euro/non euro <br /><br />il lavoro da fare a mio avviso si pone in un altro territorio, dove si deduce molto poco, in cui la parola chiave è aggregare un larvale nucleo di prassi autonoma rispetto alle contrapposizioni di cui chissacosera (inteso come prodotto sociale) si nutre<br /><br />sempre da marx, oltre la faccenda dell'autonomia, raccolgo preziose indicazioni circa la genesi della potenza sociale del denaro, esorbitante come non mai, materia assai scottante per coloro che suppongono di poterla gestire tecnicamente per scopi niente meno che socialisticilozittitohttps://www.blogger.com/profile/13420598333018878914noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-69576607627401604232017-02-14T15:40:08.701+01:002017-02-14T15:40:08.701+01:00secondo me non si vuole capire (mi riferisco a Mus...<br />secondo me non si vuole capire (mi riferisco a Musco ad Olympe e allo Zittito) il vero problema. Non si tratta di distinguere Marx dal marxismo. Su questo c'è un' unanimità pressoché universale. Si tratta di essere coerenti. O si legge Marx rigorosamente e allora si deve ammettere che dalla sua opera non è possibile trarre nessuna determinazione o indicazione politica, né alcuna previsione più o meno storica; oppure si usa Marx politicamente e allora si deve accettare di confrontarsi con altri e alternativi usi politici di Marx. Quello che non si può fare è pretendere di leggere Marx rigorosamente e nello stesso tempo dedurre da questa lettura delle indicazioni politiche sul presente o, peggio, delle previsioni storiche. Per esempio, e per parlare chiaro, dedurre da Marx che non conviene (o non si può) abbandonare l'Euro e che ci si debba rassegnare ad una globalizzazione data per inevitabile. ilsoggettonascostohttps://www.blogger.com/profile/03370145575348835051noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-789468998193738432017-02-14T10:26:28.203+01:002017-02-14T10:26:28.203+01:00ho un'idea dell'uso strumentale che si è v...ho un'idea dell'uso strumentale che si è voluto fare e si vuole ancora fare delle posizioni (vere e presunte) di Marx sulla questione della comune agraria. sono d'accordo anche sul fatto che la crisi capitalistica sia ancora inespressa nella sua reale profondità. ci attendono tempi molto interessanti.Olympe de Gougeshttps://www.blogger.com/profile/02390035244628524872noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-62340709352352207072017-02-14T07:48:47.231+01:002017-02-14T07:48:47.231+01:00sono argomenti che intendevano rafforzare l' a...sono argomenti che intendevano rafforzare l' apparato teorico del defunto movimento no global, in cui si contrapponeva la comunità locale al capitalismo globale (malamente inteso come una specie di consiglio di amministrazione in cui la grande borghesia mette ai voti le decisioni da prendersi per mettere a valore le varie risorse del pianeta ). ora gli stessi argomenti dovrebbero rafforzare le istanze del sovranismo di sinistra. Per come leggo Marx ed Engels, entrambi gli usi sono incompatibili con la loro prassi, prassi (la teoria è una forma della prassi) fondata su una ampiezza mondiale e che nulla concede a ritorni al passato.<br /><br />In ballo comunque c'è la teoria dei tempi, chiamata in causa dalla gravissima (e ancora inespressa nella sua profondità) crisi capitalistica e, incidentalmente, dalla ricorrenza dei cent'anni dall' Ottobre, come Olympe anticipò il mese scorso. Teoria dei tempi, come abbozzata ne l'ideologia tedesca, che per me non è nè alea nè determinismo ma che riaffida al processo sociale preso nel suo insieme (connubio inestricabile di oggettività e soggettività, di profonde faglie storiche e della più stringente immediatezza) sia la gestazione che l' opportunità del superamento storico del capitalismo. Ne riparleremo.lozittitohttps://www.blogger.com/profile/13420598333018878914noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-34017587577573755172017-02-13T20:35:42.453+01:002017-02-13T20:35:42.453+01:00è vero, ma basterebbe leggere quello che c'è
s...è vero, ma basterebbe leggere quello che c'è<br />sul gruppo dirigente del pci vale l'epitafio che ha scritto rossana rossanda:<br />"Eravamo sempre là, al crocianesimo di ritorno nella formazione del gruppo dirigente comunista. E del resto, Marx nessuno lo leggeva”.<br />salutiOlympe de Gougeshttps://www.blogger.com/profile/02390035244628524872noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-3550810042067752442017-02-13T19:59:28.541+01:002017-02-13T19:59:28.541+01:00Concordo appieno sulla valutazione negativa della ...Concordo appieno sulla valutazione negativa della lettura di Canfora, che non fa altro che ripetere amenità e trivialità, ovviamente degli intellettuali del PCI di togliattiana memoria. Non va dimenticato che nello statuto del PCI nel dopoguerra, da molti definito stalinista erroneamente, non era statuito l’obbligo per i militanti iscritti di praticare e sviluppare ed applicare il marxismo e il leninismo.<br />Inoltre dire che Marx ed Engels fossero ancorati ad una visione eurocentrica è totalmente falso. Marx ed Engels sono i primi a cogliere l’opportunità scientifica delle ricerche di Morgan, quindi di società non legate alla tradizione culturale occidentale. Sono i primi a capire, in particolare Engels, l’importanza della lotta anche condotta nel lontanissimo Afghanistan, oppure le analisi accurate che tutte e due condussero sulla guerra civile americana sulla condizione della Cina, dell’India e della Persia. Purtroppo la ricchezza del pensiero di Marx ed Engels non è mai entrata in Italia dove manca un’edizione completa delle loro opere, al di là delle polemiche.<br />Saluti Giuseppe Castronovo<br />giuseppe castronovohttps://www.blogger.com/profile/06665087519486856407noreply@blogger.com