tag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post7885059966260036480..comments2024-03-29T10:06:52.659+01:00Comments on diciottobrumaio: L'alito cattivo di Luciano CanforaOlympe de Gougeshttp://www.blogger.com/profile/02390035244628524872noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-63967712427100280092014-10-25T03:09:16.469+02:002014-10-25T03:09:16.469+02:00che non ti venga in mente di attuare quel terribil...che non ti venga in mente di attuare quel terribile proposito : non posso fare a meno del tuo blog e non sto scherzando . ciao mia cara . lucillanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-4342793812408286402014-10-24T22:35:53.872+02:002014-10-24T22:35:53.872+02:00ah, come fosse ... antani? pensa, prima se ne sono...ah, come fosse ... antani? pensa, prima se ne sono andati i grilli, ma ci sono voluti diversi post. recentemente se ne sono andati altri con un solo post dove dicevo: se vi fate ancora questo tipo di domande allora non avete capito un cazzo. mica gliela puoi dire in faccia la verità a questi qui, sono permalosi. <br />matamorfosi? figurati, ormai non mi telefonano nemmeno più quelli delle promozioni<br />ciao caro, grazie per la stimaOlympe de Gougeshttps://www.blogger.com/profile/02390035244628524872noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-52780133880479932832014-10-24T21:51:12.843+02:002014-10-24T21:51:12.843+02:00Capisco che alcuni commenti facciano passare la vo...Capisco che alcuni commenti facciano passare la voglia - dato che dimostrano una granitica impermeabilità alla comprensione e una smisurata voglia di sbrodolare astrusità come fossero ambrosia - ma, come ben sai, "Segui il tuo corso e lascia dir le genti", è una massima che Marx riporta e segue come condotta di vita, tuttora valida e rilassante.<br /><br />Del resto, ogni tanto, un po' di stanchezza è comprensibile, perchè ogni tuo post dimostra che certo l'ispirazione e la rara somma delle tue capacità non sono mai venute meno.<br /><br />O forse la forma blog inizia a starti stretta e cerchi una metamorfosi?<br /><br />Un abbraccio e tutta la mia stima. gianni<br /> Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-81569428985489327072014-10-24T19:56:05.941+02:002014-10-24T19:56:05.941+02:00ti ringrazio per le tue parole di cortesia. Ultima...ti ringrazio per le tue parole di cortesia. Ultimamente ho in testa questo post: Diciottobrumaio finisce qui. Ringrazio i lettori e soprattutto coloro che si sono presi la briga di inviarmi i loro commenti.<br /><br />Ci sto pensando.<br /><br />volevo scrivere come ho scritto, "oggetto sensibile" e non "soggetto" come a prima vista – ragionevolmente si potrebbe pensare. "oggetto sensibile è espressione feuerbachiana.<br />spero il commento sia scritto correttamente perché sono senza occhiali.<br /><br />sul resto forse in un prossimo post Olympe de Gougeshttps://www.blogger.com/profile/02390035244628524872noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-55323642105467791462014-10-24T19:33:03.434+02:002014-10-24T19:33:03.434+02:00Grazie per il tuo lavoro in forma di questo blog. ...Grazie per il tuo lavoro in forma di questo blog. Averlo scoperto passando per quello di Luca è stato per un piacere, uno stimolo - come hai visto dagli ingombranti commenti in alcuni dei tuoi ultimi post. Non so se ricordi che cominciai a scriverti prendendomela con le "formule marxiste". E' una mia idiosincrasia, me ne scuso, e anche se non mi sfugge il senso di quello che scrivi...<br /><br />"... in quella antica consapevolezza si può rintracciare una concezione dell’uomo come essere naturale e sensibile, ma ... essa non lo vede in processo, ossia nelle sue determinazioni storicamente determinate e condizionate."<br />Che l'uomo sia un "essere naturale sensibile", mi sembra incontestabile. Altrettanto incontestabile mi sembra che sia da vedere "in processo, ossia nelle sue determinazioni storicamente determinate e condizionate". Una visione bioculare, per così dire, se l'una non esclude l'altra.<br /><br />"In Marx, viceversa, punto di partenza non è rappresentato dall’uomo in quanto oggetto sensibile, ma dal suo lavoro, dalla attività umana sensibile." <br />Volevi dire "soggetto sensibile", credo. Anche pensando che con il lavoro l'uomo produce se stesso - oggetto sensibile - il punto di partenza è comunque un soggetto: l'attività, una qualsiasi attività, può essere punto di partenza per una visione che si attivasse solo con il movimento - ma noi che siamo animali evoluti, anche se arrivassimo a vedere solo l'attività, cioè il movimento, penseremmo che quel movimento lo sta compiendo qualcosa o qualcuno: un soggetto. <br /><br />"Muovendo dalla produzione materiale della vita immediata, egli assume come fondamento di tutta la storia non già il concetto astratto di “uomo”, “attività” e “proprietà”, bensì la forma di attività, di proprietà e di relazioni che è connessa con un determinato modo di produzione."<br />Penseremmo, noi animali evoluti, che quel movimento, quella attività, che hanno una forma, sono prodotti da qualche soggetto: la forma dell'attività è altrettanto astratta dell'attività, senza soggetto. E anche quella forma di proprietà e quella forma di relazioni "connesse con un determinato modo di produzione" hanno tanti soggetti in carne ed ossa.Romeohttps://www.blogger.com/profile/13807895488363837358noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-56672199585603219742014-10-24T17:45:17.325+02:002014-10-24T17:45:17.325+02:00la proprietà non è la causa ma è l'effetto. La...la proprietà non è la causa ma è l'effetto. La causa è la paura della morte o, per dirla al contrario, l'istinto di sopravvivenza. La paura di morire spinge l'umanoide a procacciarsi il necessario (e anche molto più del necessario) per vivere (cibo) e per vivere a lungo (condizioni ambientali minime quali un riparo, una casa, un rifugio). <br />Proprietà ovviamente da non condividere con nessuno per non disperdere potenza. Un pollo sfama più di un pollo diviso in due, in tre o più parti ed una buona grotta vale più di una capanna su un albero. È l'ancestrale paura della morte che spinge al possesso e quindi alla proprietà e quindi all'accaparramento. Poiché proprietà non è statico possesso di un bene ma continuo accaparramento dello stesso. Ed è poi dall'accaparramento del cibo (sottraendolo ad altri) che nasce la violenza e la sopraffazione. Sottrarre (-) (ad altri) per aggiungere (+) (a se stessi). La paura che il cibo finisca è il più grosso handicap esistenziale dell'umanoide dal momento che, con una buona organizzazione sociale, si potrebbe assicurare cibo a tutti, a lungo ed in abbondanza. Ma l'istinto, si sa, quando prevale sulla ragione, produce cattivi risultati. Gli umanoidi sono ancora, quindi, bestioline dominate da istinti animaleschi che non riescono a dominare e da cui invece sono dominati. Un creatore che crea tali esseri imperfetti è un creatore a sua volta imperfetto. O, come penso, è un grande manipolatore che si serve degli umanoidi per i propri scopi (rapporto padrone-servo) rendendoli oltre che replicanti, tra l'altro, anche "autoestinguenti" ovvero in grado di ammazzarsi da soli al raggiungimento di talune soglie prefissate (popolazione mondiale, guerre, competizione, fame, etc). Ciao.Gianni P.https://www.blogger.com/profile/07236363702285620232noreply@blogger.com