tag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post1683165643637221057..comments2024-03-28T16:53:20.703+01:00Comments on diciottobrumaio: L’aria ammorbanteOlympe de Gougeshttp://www.blogger.com/profile/02390035244628524872noreply@blogger.comBlogger7125tag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-86628880174202949002015-12-30T19:28:25.351+01:002015-12-30T19:28:25.351+01:00senza polemica, confondere status geopolitico con ...senza polemica, confondere status geopolitico con quello sociale per me è ripetere un errore fatale, quasi secolare, che ancora paghiamo e da cui pare non ci schiodiamolozittitohttps://www.blogger.com/profile/13420598333018878914noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-79392920532847498192015-12-30T15:13:26.979+01:002015-12-30T15:13:26.979+01:00cara olimpe , ci sono sempre delle buone ragioni p...cara olimpe , ci sono sempre delle buone ragioni per tutte le "rivoluzioni" sebbene dopo si scopra che esse erano tutte "colorate" in partenza, compresa quella " russa", l'unica fuggita di mano a quella parte della "borghesia" che come al solito gli aveva dato il via.<br /><br /> Quindi per me tutte "le rivoluzioni" vanno alla fine giudicate più dalle risultanze geopolitiche che da quelle "sociali" che ne sono una , spesso futile, consequenza.<br /><br />E da questo punto di vista per me il '68 ha segnato l' inizio dell' asservimento dell' europa ai modelli culturali e politici della " superborghesia" anglofona e QUINDI della ritirata delle forze popolari che da questo asservimento non poteva che consequire.<br />E a me questo disastro "non pare poco",anche se ammetto non tutto sia andato perduto, visto che ora almeno abbiamo "le nozze gaie" :-) <br />E con questo sorriso auguro buon anno a te e a tutto il blog datosi che purtroppo ne avremo tutti bisogno. <br />wsAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-922318252603198382015-12-30T10:39:52.720+01:002015-12-30T10:39:52.720+01:00Cara Olympe,
ognuno ha un suo vissuto del 68.
Da ...Cara Olympe,<br /><br />ognuno ha un suo vissuto del 68.<br />Da parte mia posso solo dire che fu a macchia di leopardo, le metropoli una "cosa", la provincia "un'altra".<br />Senza contare che ci fu un 68 operaio ed un 68 "studentesco".<br />Quello "operaio "incise" sul piano che più ci interessa e cioè sul piano economico che di fatto estese in ultima analisi il welfare.<br />Mi venne, in seguito , perfino il dubbio, che in una certa misura le concessioni, sia sul piano economico che su normativo dei diritti fosse compatibile con il grado di sviluppo raggiunto dal sistema produttivo, si trattava di allargare ulteriormente "il "mercato "interno.<br />L'altro 68 non fu immune da tendenze di vario tipo, da un lato "radical-borghese, incidendo sul "costume", dall'altro da un radicalismo di frange cattoliche che sappiamo dove finirono.<br />Il primo ,però, a mio avviso, finì per preparare la strada al riflusso degli anni 80,pregne di un individualismo ed un edonismo maggiormente confacenti al "mercato "o almeno in linea.<br />Certo, luci ed ombre, ma in sostanza devo dirti che non saprei dirti cosa ne sia rimasto oggi, soprattutto alla luce anche delle tue analisi, che mi trovano quasi sempre d'accordo.<br /><br />CainoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-47027141631742391592015-12-29T18:47:46.875+01:002015-12-29T18:47:46.875+01:00Mi pare fosse Gramsci a dire che la storia non tro...Mi pare fosse Gramsci a dire che la storia non trova alunni. Per quanto riguarda gli asini essi sono ben rappresentati in ogni epoca, nella nostra si notano di più perché i loro ragli sono amplificati dai nuovi mezzi di comunicazione.<br /><br />Si suole imputare al 68 troppe cose, più nel male che nel bene. Ci si dimentica spesso da quale retrograda società si tentava di uscire allora, specie in paesi come il nostro. E in quali modi si tentò di fermare quel fermento. Come ogni cosa che produce un reale cambiamento, anche il 68 ha avuto le sue luci e le sue ombre. Direi che il 68 ha rappresentato senza dubbio il momento del più grande mutamento sociale del novecento. Le pare poco?<br />Olympe de Gougeshttps://www.blogger.com/profile/02390035244628524872noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-70603264671281308492015-12-29T15:53:50.766+01:002015-12-29T15:53:50.766+01:00dunque sono in sintonia. grazie molte e ciaodunque sono in sintonia. grazie molte e ciaoOlympe de Gougeshttps://www.blogger.com/profile/02390035244628524872noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-7094437752587422922015-12-29T14:21:44.028+01:002015-12-29T14:21:44.028+01:00Dopo aver letto il tuo post, mi sono imbattuto in ...Dopo aver letto il tuo post, mi sono imbattuto in <a href="http://imgur.com/3HkFXaH" rel="nofollow">questa pagina</a> di un libro di Anselm Jappe su Guy Debord (ho evidenziato io in giallo).Luca Massarohttps://www.blogger.com/profile/09800503845973002121noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2556939913661217752.post-23288399338531307342015-12-29T13:16:53.744+01:002015-12-29T13:16:53.744+01:00È d’abitudine dire che la storia non insegna nulla...<i>È d’abitudine dire che la storia non insegna nulla</i><br />Invece la "storia "sarebbe una buona maestra, sono gli studenti che sono sempre mediamente "asini" :-)<br /><br />Però è anche vero che. giusto dal '68, sia stato decretato che ogni mancato "apprendimento" dei "discenti" sia sempre e soltanto colpa del "docente"<br /><br />Un' altra "conquista" dell'"asinista" a guida "radicalborghese" :-)Anonymousnoreply@blogger.com