mercoledì 14 dicembre 2022

La triade

 

Volendo il meglio, ci dedichiamo a giudicare il peggio.  Ci indigniamo perché mille lobby assediano i centri del potere politico, fingendo di stupirci dell’oceano di corruzione che è il mondo: traffico d’influenze pagato con mazzette, incarichi e consulenze ben remunerate in banche, istituzioni, multinazionali delle armi o presso monarchie petrolifere. Dov’è la novità di questa tragicomica?

Assumiamo l’atteggiamento di giudici e di professori di morale. Il confine che separa la morale dal moralismo è incerto. Capita, per fatica e dimenticanza, che lo attraversiamo. Come sfuggire a questo pericolo? Con l’ironia, a volte, ma al massimo siamo capaci di sarcasmo, di enfasi narcisistica e rissosa, di quella malafede che tanto piace e di cui sono pieni i social e, per contagio, anche chi crede di poterne fare a meno.

Il richiamo, secondo l’aria ideologica del momento, ai buoni propositi economici in tempi di crisi e speculazione sfrenata. Il nostro continuo inventario dei mali ambientali, sociali, etnoculturali, sanitari, politici causati dallo “sviluppo” frenetico della demenza. Le illusioni di una crescita smaterializzata ipoteticamente meno avida di materie prime, di mirabolanti e progressive innovazioni nell’industria elettronica (che è predatoria come le altre).

Finché anche queste illusioni non lasciano il posto alla rabbia impotente, all’aggressività e alla frustrazione. Sono quarant’anni che sento parlare di fusione fredda. Ogni tot anni l’annuncio che siamo a un passo per ottenerla. Tra trent’anni, ci dicono ancora. Intanto hanno fatto i titoli, gli articoli, e anche per oggi l’hanno sfangata alimentando la speranza nel dopo.

La realtà l’abbiamo sotto gli occhi: la triade saccheggio/inquinamento/distruzione. È questo il nostro modo di abitare il mondo. Non esiste un altro modello di sviluppo e di potere. Crederlo vuol dire non comprendere la natura specifica e irriducibile del capitalismo stesso.

2 commenti:

  1. Mi inchino. Finalmente qualcuno che mette il sale sulla piaga, non discorsi da verginelle scandalizzate alla Gozzano. Forse quindi servirebbe una rivoluzione culturale. Bellissimo anche il richiamo agli annunci mirabolanti sulla fusione (ehm calda, ma dettaglio irrilevante) ricorrenti come l'influenza, con i giornalai scatenati in uno sciocchezzaio degno del pollaio che imperversa nella stampa $libera.
    Grazie.
    Morvan.

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  2. Temo che alla fine del tuo post andrebbe aggiunto "e del genere umano" perché è di questo che si tratta. E' brutto ma è così

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