sabato 24 dicembre 2022

La fossa dei serpenti

 

Non possiamo parlare solo dei telefonini in classe e del pos. Nel mondo succedono altre cose che, anche se apparentemente lontane, ci riguardano o ci riguarderanno.

Sam Bankman-Fried, considerato il responsabile del crollo dell’exchange di criptovalute FTX, di cui è stato fondatore e CEO, è comparso giovedì in un tribunale di Manhattan dopo l’estradizione dalle Bahamas e una cauzione di 250 milioni di dollari. È stato incriminato per una serie di reati connessi all’implosione della sua attività di trading da decine di miliardi di dollari.

FTX è una società con sede alle Bahamas, ora in bancarotta, che ha consentito ai clienti di scambiare valute digitali con altre valute digitali o denaro tradizionale; aveva anche una criptovaluta nativa nota come FTT.

Le criptovalute sono come i francobolli da collezione, si scambiano tra loro ma anche con denaro vero (con tutti i rischi di controparte), con la differenza che i francobolli sono almeno dei pezzetti di carta colorata mentre le criptovalute non esistono in forma fisica (le registrazioni delle transazioni in un “registro”, una “blockchain”, dal punto di vista del rischio connesso valgono meno di quelle della “cassa peota”). Se qualcuno vi dice che le cose nella loro sostanza stanno diversamente dai francobolli, o dai tuberi di tulipano, sappiate che mente.

Il procuratore federale ha detto alla corte che Bankman-Fried aveva “perpetrato una frode di proporzioni epiche” e che il governo aveva dozzine di testimoni, messaggi di testo crittografati e decine di migliaia di documenti da inserire come prova. Le accuse derivano dall’utilizzo di fondi forniti da investitori FTX, grandi e piccoli, alla società di trading di criptovalute di Bankman-Fried, Alameda Research, da lui fondata nel 2017.

Più della metà del denaro fornito a FTX è stato “prestato” ad Alameda. Come è stato possibile mettere in atto questa frode in bella vista? È la stessa domanda che ci si è posti nel 2008 per Bernard Madoff. Nessuna minima preoccupazione nei presunti cani da guardia del sistema finanziario come la Securities and Exchange Commission.

Bankman-Fried non ha cercato di nascondere quello che stava facendo. Lo scorso aprile, in un’intervista a Bloomberg, dopo aver esposto il suo modus operandi, ha dichiarato che quello che aveva descritto era essenzialmente uno schema Ponzi, un sistema in cui si guadagna denaro finché continua ad affluire nuovo denaro.


Nonostante queste candide ammissioni, ha continuato a essere promosso dai più alti livelli dell’establishment finanziario, mediatico e politico mentre incanalava denaro nei partiti repubblicano e democratico (soprattutto quest’ultimo).

Intermediari come FTX svolgono un ruolo fondamentale come porta d’accesso al mondo delle criptovalute dal sistema finanziario convenzionale. Incanalano il flusso di nuovi babbei investitori, che è l’ossigeno che mantiene vive queste dinamiche speculative. Il reclutamento di nuovi investitori è la chiave per la sopravvivenza delle criptovalute.

L’insieme del sistema finanziario è oggi una gigantesca frode. Proprio come le criptovalute dipendono dall’afflusso di nuovo denaro, l’intero sistema finanziario internazionale è diventato dipendente dal flusso di denaro fornito dalla Federal Reserve statunitense e da altre banche centrali.

Questa era l’essenza del programma di “alleggerimento quantitativo”: l’acquisto di titoli di Stato e altre attività finanziarie che consentivano di mantenere i tassi di interesse ai minimi storici e al contempo fornire essenzialmente denaro gratuito all’oligarchia finanziaria con cui finanziare la sua speculazione (altro che reddito di cittadinanza!).

Gran parte del trading nel più ampio sistema finanziario è autoreferenziale, coinvolge accordi tra banche, hedge fund e altre entità finanziarie, da cui vengono raccolti grandi profitti e alte commissioni con pochi o nulli riferimenti ad attività economiche tangibili.

Quando si finanzia un’acquisizione o un leveraged buyout, o si organizza un riacquisto di azioni proprie con denaro preso in prestito dalle banche – Apple è un giocatore di spicco di tali operazioni – non si crea un atomo di valore reale ma si realizzano ingenti profitti.

Riassumendo la crisi delle criptovalute è dovuta al fatto che si tratta di un settore basato semplicemente su un articolo di fede. E però questa realtà va ben oltre le criptovalute. Il sistema finanziario globale si basa su un articolo di fede, ossia sul dollaro USA quale moneta di riferimento negli affari commerciali e finanziari, e occupa questa posizione perché è considerato una riserva di valore.

E quando quella fede viene scossa, come nel 2008, oppure come durante la crisi del marzo 2020, quando il mercato dei titoli del Tesoro USA da 24 trilioni di dollari si è congelato, la stabilità dell’intero sistema finanziario globale è messa in discussione.

Nel 2020 il collasso fu impedito solo dalla decisione della Fed e di altre banche centrali di pompare ulteriori trilioni nel sistema finanziario. Ma nessuno dei problemi di fondo che hanno portato a quella crisi è stato risolto.

Ora è in atto una nuova crisi, a causa della spinta della Fed e di altre banche centrali a inasprire la politica monetaria alzando i tassi di interesse. Anche la “stampa” di moneta ha dei propri limiti. L’innalzamento dei tassi da parte delle banche centrali viene condotto nel nome della lotta all’inflazione, ma ha poco a che fare direttamente con questo. Oltre il dito che indica la luna si deve prendere atto di un cambiamento radicale nella struttura del sistema finanziario, che è una fossa dei serpenti, di conflitti d’interessi e criminalità totale, una caratterizzazione che si applica all’intero sistema finanziario e non solo alle criptovalute.

Il programma dell’oligarchia finanziaria al potere è chiaro. Le sue vaste disponibilità di attività finanziarie non incarnano di per sé un valore reale. Le sue sono rivendicazioni sulla ricchezza reale socialmente prodotta, in modo da consentire alla speculazione di valorizzare l’enorme montagna di capitale fittizio. In attesa del prossimo cortocircuito.


12 commenti:

  1. "una montagna enorme di capitale fittizio" è lo Stato ormai.
    Carissima Olympe, buone feste e buone cose.
    Come da tradizione, cari auguri anche all'Erasmo

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    1. Non amo fare gli auguri, ma se me li fai ricambio.

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    2. ricambio volentieri: auguri di buon natale.
      è la festa di tutti, possiamo far nascere chi vogliamo.

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    3. Sarà sicuramente un Buon Natale, se troverete le stesse valigette che ha trovato in casa sua Eva Kaili vicepresidente del parlamento europeo! 😉

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    4. Erasmo, grazie. (Mio è solo un segno di stima online, per quel che vale).

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    5. poi oggi possiamo far nascere cosa vogliamo, a presto

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    6. Anche la stima è ricambiata.

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  2. https://www.odradek.it/Schedelibri/bolladeldollaro.html
    La preoccupazione è sistemica, quindi anche economica e politica. Questa bolla “deve” esplodere, è nella sua natura. Si tratta di capire se la conseguente, e già visibile, “crisi di egemonia” degli Stati Uniti si produrrà nelle forme di un “passaggio di testimone” tra l'impero dominante e un possibile successore; oppure in una fuoriuscita dal modo di produzione attuale (o perlomeno dalla sua fase “imperialista”). Oppure ancora in una conflagrazione generale – logicamente anche militare, quindi nucleare – che ahinoi non lascerebbe incertezze sul grado di imbarbarimento successivo.

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    1. la crisi è crisi generale, storica. fuoriuscita dal modo di produzione attuale? non scherziamo, non si passa da un modo di produzione ad un altro così come si esce da una stanza per entrare in un'altra. nessuno di noi ha idea esattamente del cambiamento in atto. stiamo già da tempo modificando il modo di produzione, è un lungo processo e non sappiamo dove ci sta conducendo. non scartiamo mai l'ipotesi di una involuzione della civiltà.

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  3. Sistema finanziario come un fossa di serpenti? Direi che è un ottima definizione.

    Ti riporto anche quella di Rex Stout fatta dire a Nero Wolfe in un suo romanzo:

    "When an international financier is confronted by a holdup man [with a gun], he automatically hands over not only his money and jewelry but also his shirt and pants, [because] it doesn't occur to him that a robber might draw the line somewhere."

    (Quando un esponente della finanza internazionale viene minacciato da un rapinatore armato, egli automaticamente non solo consegna i suoi soldi e i suoi gioielli, ma anche la camicia e i pantaloni, perchè non riesce a concepire che perfino un ladro possa avere un limite nelle sue pretese)


    Nero Wolfe - Over my dead body - Rex Stout

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  4. Parassiti piccoli e parassiti grandi: questi sono grandi.

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