giovedì 17 novembre 2022

Sinistre persistenze

 


È questo uno dei temi caldi precongressuali della “sinistra” dopo la batosta elettorale .

È laureato con una tesi su “La condizione dei lavoratori migranti nel mercato del lavoro italiano: persistenze e cambiamenti”.

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È probabilmente il ritrovamento osseo più spettacolare di tutti i tempi: come annunciato ieri da un team internazionale di archeologi, sembra che siano riusciti a recuperare i resti di Dio durante uno scavo a Gerusalemme.

Enorme, maschio, di oltre 6.000 anni: queste sono state le prime indicazioni che hanno insospettito i ricercatori quando hanno dato un’occhiata alle insolite ossa. Lo scheletro, quasi completamente conservato, misura circa 6,50 metri di lunghezza e presenta la tipica struttura ossea di un uomo barbuto dai capelli bianchi.

Nessuno degli archeologi aveva mai considerato d’imbattersi nelle ossa di Dio. “Lo scheletro inizialmente sembrava l’immagine di un homo sapiens, solo su scala molto più grande”, ha spiegato uno di loro. Solo più tardi i ricercatori si sono resi conto che l’homo sapiens è l’immagine sputata di ciò che avevano trovato.

Ora non ci sono quasi dubbi sull’identità dei resti: “L’età e il sesso rilevato dall’esame delle ossa, ma anche gli altri 20 scheletri alati con le trombe e la prima edizione autografata della Bibbia, che erano accanto nella stessa fossa, non consentono altra spiegazione”, scrive Le scienze in edicola il prossimo primo dicembre.

Un confronto del DNA con la Sindone di Torino e con un centinaio di chiodi reliquia della Croce del Golgota, conservati in tutta Europa, dovrebbe ora finalmente confermare la relazione di queste ossa con Gesù e quindi l’esistenza di Dio (*).

Una volta completate tutte le indagini, le ossa saranno seppellite durante una cerimonia ecumenica che coinvolgerà cristiani, musulmani ed ebrei.


(*) Il cosiddetto Monte Golgota in realtà è uno sperone di roccia alto non più di 6.5 metri.

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