domenica 15 maggio 2022

Ci sono anche loro

 

Mentre gli Stati Uniti stanno riscrivendo le regole della politica estera europea, la stessa Europa potrebbe dover affrontare la peggiore crisi dei rifugiati dalla fine del secondo conflitto mondiale. Secondo dati recenti della Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite, sei milioni di persone sono profughe dall’Ucraina, altri 7,7 milioni sono sfollati interni. Complessivamente, rappresentano circa il 31% della popolazione del paese.

Il Consiglio dell’UE, il 24 febbraio 2022 aveva condannato “l’aggressione militare non provocata e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina”. A marzo, l’UE decise di concedere agli “sfollati [ucraini] al di fuori dell’UE e impossibilitati a tornare nel loro paese di origine” lo status di “protezione temporanea”, di ricevere alcune prestazioni sociali e di lavorare su base legale.

Questo provvedimento è stato descritto da Bruxelles come un grande atto umanitario, ed effettivamente è più di quanto hanno ricevuto i rifugiati provenienti dal Medio Oriente e dall’Africa (in Camerun c’è una guerra da anni di cui quasi nessuno parla). Tuttavia, la durata del permesso di soggiorno varia da paese a paese, da un minimo di 90 giorni a un anno.

I media raccontano di questa situazione come se le donne, i bambini e gli uomini anziani che si riversano fuori dall’Ucraina stessero camminando tra le braccia amorevoli dei governi amici degli Stati Uniti e della Ue.

La capitale della Polonia ha visto la sua popolazione crescere di oltre il 15% in due mesi e mezzo, con 300.000 ucraini che ora vivono in città e costituiscono un quinto dei residenti. I prezzi degli affitti in molte città polacche sono saliti alle stelle. Il sistema bancario polacco ha iniziato a entrare in crisi a marzo perché non era in grado di gestire il volume di valuta ucraina quasi senza valore che i rifugiati stavano cercando di scambiare con lo zloty polacco. Per tre mesi sarà possibile scambiare la grivnia ucraina per un controvalore massimo di circa 300 euro. Che cosa succederà dopo, nessuno lo sa.

La minuscola Moldova, 3 milioni di abitanti, il paese più povero d’Europa che sopravvive grazie alle rimesse dei lavoratori all’estero, ha visto transitare nel suo territorio 430.000 rifugiati, di cui 95.000 sono rimasti. Con una crescita economica anemica, l’inflazione al 22%, semplicemente non può provvedere a questa popolazione aggiuntiva.

Gli Stati Uniti, che hanno appena approvato un pacchetto da 40 miliardi di dollari per trasformare l’Ucraina in un nuovo Afghanistan, ammetteranno l’ingresso di 100.000 “sfollati” ucraini. Sono molti, sono pochi? Sono solo sulla carta.

Il programma United for Ukraine, pur ricevendo finora 19.000 domande, ha concesso visti a solo 6.000. I chiedenti asilo devono dimostrare di avere degli “sponsor” privati negli Stati Uniti che dispongono di mezzi finanziari per il loro sostentamento. La permanenza dei profughi ucraini non potrà comunque superare i due anni.

Qualsiasi ucraino per chiedere asilo in Gran Bretagna deve avere un familiare che già vi risiede. Inoltre, il ministero degli Interni britannico ha comunicato che gli ucraini che transitando dall’Irlanda e dall’Irlanda del Nord per la terraferma britannica saranno trattati come immigrati illegali. Non è noto se in questa categoria d’illegali rientri anche chi attraversa la Manica dalla Francia.

Il Canada, dove risiedono quasi 1,4 milioni di origine ucraina, focolaio del nazionalismo ucraino di estrema destra, ha annunciato che metterà a disposizione tre aerei charter tra la fine di maggio e l’inizio di giugno per trasportare solo 900 rifugiati. Una volta in Canada, ai rifugiati “sarà offerto un alloggio gratuito a chi non ha un posto adatto dove stare per un massimo di 14 giorni”. Non è chiaro che cosa ne sarà di loro dopo due settimane.

Foreign Policy, a proposito dell’accoglienza tedesca dei profughi ucraini, racconta per filo e per segno cose che altrimenti sarebbe difficile credere.

Insomma, si parla troppo poco di questi milioni di “sfollati” ucraini, del loro futuro, e si dedica invece ampio ed entusiastico spazio per magnificare le nuove armi inviate in Ucraina.

5 commenti:

  1. CASUALMENTE IL "FILANTROPO" BILL GATES È DIVENTATO IL PIÙ GRANDE PROPRIETARIO DI TERRENI AGRICOLI DEL MONDO

    L'Ucraina e la Russia sono responsabili di una caloria ogni otto prodotta sul pianeta.
    Con la guerra ovviamente si blocca la produzione.
    Adesso il controllo pressoché totale passa alla multinazionale Monsanto e al "filantropo" Bill Gates, che "casualmente" pochi mesi fa è diventato il più grande proprietario di terreni agricoli al mondo.

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  2. "Estimated". Questa parola, unita al non indiscusso prestigio dell'organizzazione, mi fa dubitare delle cifre. Anche perché le ho sentite lievitare nei telegiornali, giorno per giorno, senza che nessun riscontro fosse possibile. Non voglio dire che l'UNHCR sia inattendibile come l'ISTAT. Ci mancherebbe. Diciamo inattendibile come la Merkel che nell' estate del 2015 si dichiarò pronta a accogliere un milione di siriani in un anno. Di lì a due mesi, l'Ungheria e la Slovenia chiusero i confini. Nel gennaio del 2016, la Merkel dichiarò di avere fatto entrare 1.100.000 siriani, materializzatisi grazie alla celebre efficienza tedesca di cui parlavamo altrove.
    Esiste un modo più sintetico per definire la cosa. Gli americani dicono bullshit. A volte, chickenshit.

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  3. "Gli Stati Uniti, che hanno appena approvato un pacchetto da 40 miliardi di dollari ..."
    Sempre spandoni sti ammeregani,non sono riuscito ad avere notizie sulle condizioni che qualcuno dice :a prestito e da rimborsare.

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  4. Ucraina, Berlusconi: "Siamo in guerra anche noi perché mandiamo armi..."

    "Temo che questa guerra continuerà... Non ci sono leader, così signor Putin non si siederà al tavolo..."
    "Siamo in guerra anche noi, perché gli mandiamo le armi...''. Così Silvio Berlusconi, parlando del conflitto Ucraina-Russia, dal palco allestito alla Fiera di Treviglio per un'iniziativa elettorale organizzata dal deputato di Fi, Alessandro Sorte.

    ''Io temo che questa guerra continuerà. Siamo in guerra anche noi perché mandiamo le armi in Ucraina... Adesso mi hanno detto che manderanno anche carri armati e cannoni pesanti... Lasciamo perdere...'' ha detto Berlusconi. ''Tutto questo cosa significa?'', si è chiesto il Cav per poi spiegare le ripercussioni di una guerra che teme durerà ancora: ''Significa che avremo dei forti ritorni delle sanzioni che abbiamo fatto alla Russia sulla nostra economia. Già si è fermato lo sviluppo, avremo una diminuzione del nostro Prodotto interno lordo...''.

    ''Signori, è terribile! - ha scandito - Non abbiamo leader nel mondo, non abbiamo leader in Europa... Un leader mondiale che doveva avvicinare Putin al tavolo della mediazione gli ha dato del criminale di guerra, gli ha dato dei titoli incredibili e ha detto che doveva andare via dal governo russo e andare in galera... Un altro, il segretario della Nato Stoltenberg, ha detto che l'Ucraina mai più sarà insieme alla Russia... Capite che con queste premesse il signor Putin è ben lontano dal sedersi a un tavolo. E allora? Allora temo che questa guerra continuerà....''.

    P. S: È incredibile come le posizioni di Berlusconi somiglino a quelle dell'autore del diciottobrumaioblog
    😁

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