sabato 19 marzo 2022

Il piano di Putin

 

C’è chi parla di arresto dell’avanzata russa, di difficoltà logistiche e altre mene del genere. Gente abituata alla playstation. Impossibile verificare la bontà delle notizie, perciò provo a dare una lettura del conflitto su ciò che si può dedurre dalla carta geografica (se è veritiera) e dunque delle possibili direttrici operative delle forze russe.


Anzitutto va premesso che si tratta di una guerra che presenta diverse stranezze, come per esempio le linee elettriche che illuminano Kiev non ancora interrotte, così come continua a scorrere il gas russo per l’Europa che passa per l’Ucraina.

La Russia ha condotto un vasto programma di modernizzazione militare dal 2008, migliorando significativamente tutte le forze armate. Anche se per ora la sua potenza convenzionale non è paragonabile a quella dell’Urss, la Russia sta procedendo nella ricerca e nello sviluppo di armi convenzionali ad alta precisione, di cui comunque non è sprovvista.

Nel corso del 2022 le ff.aa. russe saranno dotate di una nuova versione di elicotteri Ka-52M, del gigantesco elicottero Mi-26T2V, del sistema missilistico controaerei Gibka-S, mentre sono già operativi il drone KUB-UAV (è impiegato in Ucraina dopo il successo operativo a Idlib, in Siria), il carro robot Uran-9, eccetera. Si parla male dei carri russi, ma l’BMP-3, introdotto nel 1990, che si vede spesso nei filmati, è armato con un cannone principale da 100 mm (vedere qui quali supposte spara) e non mi pare che il missile tattico Iskander-M sia ferrovecchio.

Per quanto riguarda il conflitto in corso, appare ormai chiaro che l’obiettivo primario dei russi non è l’occupazione delle città ucraine, salvo alcune. Forse neanche entrare a Kiev (che ha un ruolo più politico che militare) in questo momento è un obiettivo prioritario, dove peraltro i russi incontrerebbero una forte resistenza e potrebbero subire consistenti e inutili perdite.

Interessa ai russi prendere Mariupol perché in tal modo controlleranno tutto il mare d’Azov, dunque è probabile che non sarà un’occupazione provvisoria. Poi, partendo da Sumy e da Kharkiv stringeranno in una sacca la lunga (almeno 250 km) e fragile linea di difesa ucraina nella parte centro-orientale del Paese. Una tattica di logoramento, ma non solo.

Non appena raggiunti questi obiettivi, si espanderanno da Belgorod fino al loro vero obiettivo strategico: Dnipropetrovsk (o semplicemente Dnipro) e il suo bacino. In tal modo la parte orientale, lungo tutto il confine segnato dal Dnepr, cadrebbe sotto controllo russo. È probabile che Putin, prima di aprire trattative dirette, attenda questo risultato, che comunque non sarà immediato.

Quanto a Odessa, potrebbe essere occupata non appena si libereranno le truppe impiegate a Mariupol, Mykolaïv e Kherson (è sufficiente dare un’occhiata all’orografia intorno a quest’ultima città per rendersi conto delle difficoltà), per poi, si può supporre, essere usata come merce di scambio nel corso delle trattative. È un porto essenziale per l’Ucraina.

Kiev, come detto, ha solo un ruolo politico, e conviene ai russi lasciar le cose come stanno, con il comico che recita la parte del martire. Quanto alla parte occidentale dell’Ucraina, non sarà toccata, salvo incursioni dal cielo contro i centri di smistamento degli approvvigionamenti come Leopoli (una città russofoba che ha tutta una sua storia), o su basi NATO.

Sì, si tratta di basi NATO camuffate come quella di Yavoriv, “utilizzata dagli Stati Uniti e da altre nazioni della NATO per addestrare le forze ucraine sugli standard delle armi della NATO. Un distaccamento delle truppe della Guardia Nazionale della Florida ha lasciato la base di addestramento a febbraio prima dell’invasione della Russia” (fonte: sito dell’Atlantic Council).

Quanto alla dottrina militare russa è ben diversa da quella occidentale, che punta in gran parte sulla missilistica e l’aviazione. Non hanno improvvisato nulla i russi, nemmeno nella scelta delle truppe (finora formate da volontari) e delle armi da impiegare. Quando Putin parla di “piani” da attuare, penso che grossomodo sia questo ciò che vuole. Non sarà una passeggiata.

16 commenti:

  1. Sì, mi pare che ci siamo. Ottima analisi.

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    1. Come diceva Napo, tutti i piani sono perfetti prima del campo di battaglia

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  2. Quanto alla dottrina militare russa è ben diversa da quella occidentale, che punta in gran parte sulla missilistica e l’aviazione.

    Ho capito bene, è quella occidentale che punta su missilistici e aviazione?

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  3. "il comico che fa la parte del martire" signora, e' stato eletto dal popolo Ukraino, a fare il presidente, ed il suo paese invaso dall'aggressore putin, che continua l'aggressione( morti distruzione di palazzi di strade di scuole di ospedali, di come gli esseri normali, come lei,inte dono la vita. Questi sono i "piani " di putin, signora? Da che parte sta lei? Dalla parte della diplomazia, la parte degli esseri umani, o dalla parte degli oppressori? Si guadagna molto di piu dalla diplomazia, il pensiero libero. L'ukraina ha diritto di vivere come le pare.

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    1. ho calcato la mano apposta, perché non mi piacciono i santini, ma nel merito perché doveva fare tutt'altre cose: per tempo, proclamare la neutralità dell'Ucraina; poi, invitare la popolazione alla resistenza passiva contro l'invasione, porre fuori uso i gasdotti che trasportano il gas russo.
      tutto ciò sarebbe stato molto più efficace e avrebbe risparmiato vittime e distruzioni. In tal caso avrei appoggiato Kiev senza se e senza ma.
      Invece ha preferito continuare a essere una pedina di Washington.
      nel mondo reale nessuno ha diritto di vivere come gli pare, neanche gli Usa.

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    2. Signora, si goda la pensione e veda di calcare la mano sulla pasta sfoglia...

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    3. Pensiero libero?! Per fortuna che il comico sarebbe Zelens'kyj. Per il diritto di una nazione a vivere come le pare, con i presidenti eletti dal popolo, citofonare per esempio a Salvador Allende, sai che risate
      Giovanni

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  4. l'Ucraina come esca. gli ucraini come carne da cannone.
    https://officinadeisaperi.it/eventi/devono-trattare-biden-e-putin-perche-la-guerra-e-tra-russia-e-usa-da-il-manifesto/

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  5. Purtroppo questi sono ancora i tempi delle ipotesi; quando le forze ed il caso avranno concluso i loro giochi sapremo elaborare una giustificazione a tutto, compreso all'accidentale.
    Vero è che ogni guerra è occasione per mettere alla prova ciò che si è sviluppato nel tempo (altrimenti non si spiegherebbe, ad esempio, l'investimento in armi e R&S di Israele sostenuto dagli Usa e la loro comune avversione alla pace in Palestina, con Gaza ridotta ad un poligono di tiro e la West Bank ad un luogo distopico) e che la NATO, sotto le mentite spoglie della resistenza ucraina, sta facendo il suo consueto lavoro, come prova l'uccisione di 4 generali russi e l'esitazione russa nell'uso della forza aerea. Essere poco prevedibili e disattendere le dottrine militari credo faccia parte dell'attività militare sul campo.
    PS: Osservo con interesse la "femminilizzazione" della parte bellicista sui canali italiani, sarà forse perché si vogliono veicolare meglio le presunte ragioni difensive. Mi domando, ancora, cosa avranno da dire questi umanisti coll'elmetto quando tra qualche settimana scoppieranno oltremare nuove rivolte per il pane (ammesso che nulla di preoccupante accada anche da noi).
    (Peppe)

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  6. A questo punto l'obbiettivo russo potrebbe essere quello di spaccare in due l'Ucraina? Uno scenario "israelo-palestinese" insomma con la popolazione ucraina costretta a lasciare l'est dove non potranno ritornare per creare una "Piccola Russia indipendente" (tutto tra virgolette ovviamente).

    Pietro

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  7. Su altri giornali, anche specialistici, escono articoli su come l'avanzata russa sia stata bloccata e la guerra non stia andando come Putin aveva sperato. Qua invece scrivi che era tutto pianificato fin dall'inizio.
    Io non lo so, non capisco nulla di strategia militare.

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  8. ▪️Le forze della milizia popolare della LPR, con il supporto delle Forze Armate della Federazione Russa, hanno liberato oltre il 90% del territorio della Repubblica di Luhansk entro i confini dell'ex regione. Si tratta dell'attuazione di un'altra fase dell'operazione speciale, che procede secondo il piano originario.

    Parallelamente, c'è un restringimento sistematico dell'anello attorno alle unità delle forze armate ucraine e ai battaglioni nazionali nella regione di Mariupol. L'aeroporto è completamente preso sotto il controllo delle Forze Armate RF. I combattenti russi e le forze della milizia popolare della DPR stanno cercando di agire con molta attenzione, liberando la città dai nazisti che vi si sono insediati, in primis il battaglione Azov. Nel centro cittadino sono in corso risse.
    Prima di allora, l'esercito russo e le forze della DPR hanno cercato di rimuovere il più possibile i civili dalla città. Il DPR ha riferito che 425 persone sono state evacuate da Mariupol durante il giorno, inclusi 95 bambini. A fare questo su larga scala è impedito dai nazionalisti che si nascondono dietro i civili rimasti in città. Pertanto, l'operazione per liberare Mariupol non procede rapidamente. Ma l'anello si restringe continuamente. Parti delle forze armate ucraine rimangono al suo interno, ogni minuto rimangono senza comunicazione, munizioni. Molti soldati ucraini sono demoralizzati. Ma non possono arrendersi ai battaglioni nazionali, che sono pronti a usare tutti i mezzi per prolungare l'inutile resistenza.

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  9. Quello che i russi hanno ascoltato nelle comunicazioni intercettate tra Azov a Mariupol e Kiev non è confortante. In diverse occasioni Azov ha definito le circa 200mila persone ancora a Mariupol "gli ostaggi" e "il nostro scudo". Ma quello che preoccupa di più è che da Kiev abbiano usato gli stessi termini: "ostaggi" e "scudo".

    I russi avevan garantito a chiunque si arrenda di Azov che sarà trattato come prigioniero di guerra ma dopo quello che hanno sentito hanno offerto ai nazifascisti a Mariupol la possibilità di ritirarsi senza alcuna conseguenza verso qualsiasi parte dell'Ucraina controllata ancora da Kiev. Una qualsiasi di loro scelta, senza preclusioni sul fatto che poi possano continuare a combattere.

    Azov ha rifiutato confermando che per gli ostaggi civili quelle canaglie hanno un piano che potrebbe essere molto crudele.

    Del resto, quello che le persone uscite da Mariupol raccontano è chiarissimo e chi temano (e chi ringrazino) pure.

    Il peggio è che i destini della NATO e di Azov sembrano intrecciati o, meglio, sembra che la NATO abbia deciso che Azov è la sua personificazione sul campo di battaglia.

    Guglielmo Mengora

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  10. Olympe, con tutto il rispetto per le idee altrui, quando dici:
    ''[...] il loro vero obiettivo strategico: Dnipropetrovsk (o semplicemente Dnipro) e il suo bacino [...]'',ti stai sbagliando.
    In questo modo si crea un saliente (avversario) lungo il fiume che rappresenta l'incubo di tutti i comandi militari.
    La tattica di Vlad, comunicata a quell'angioletto di xijinping ,era invece fare un blitz rapido in Ucrania, pensando che nessuno avrebbe mosso un dito: ma gli e' andata maluccio e ci ha già rimesso mezzi e persone; tanti, forse troppi.
    Vedremo nel futuro.

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  11. Simili considerazioni le possono valere l'accusa di 'amica di Putin' o la domanda 'da che parte stai?' (già arrivata a quanto vedo).
    Peraltro sento tutti che si dichiarano 'favorevoli a una soluzione diplomatica' ma che provvedono a diffondere acriticamente la propaganda di una delle due parti in campo, ad inviare armi, invocare l'entrata in guerra della NATO o insultare pesantemente il leader di una delle due parti in guerra, che pur essendo quella che ha la responsabilità maggiore sarebbe una delle parti coinvolte nella trattativa.
    Altri si dichiarano favorevoli alla 'resistenza ad oltranza' del popolo Ucraino, senza pensare ai costi umani che questo comporta. Gli stessi si esaltano quando vedono i cittadini intenti a preparare le molotov, si commuovono della foto della ragazzina seduta sulla finestra con il mitra in mano, salvo indignarsi quando vengono colpiti obiettivi civili.
    Tutti accomunati dallo sdegno schiumante verso questa guerra e dalla più completa indifferenza verso le guerre passate, salvo forse quelle in cui hanno persino tifato per l'invasore, o attuali, delle quali ignorano o fingono di ignorare, l'esistenza.
    Aggiungo le formule di rito che lei ha dimenticato: la guerra è colpa di Putin e i vaccini salvano la vita.

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