sabato 12 marzo 2022

Capone vs Kissinger


Kissinger? Uno dei migliori storici della diplomazia della Restaurazione, uno dei più cinici e scaltri ma anche il migliore statista americano della seconda metà del Novecento (per quanto riguarda il Cile, dal punto di vista americano ovviamente). Uno dei più lucidi analisti della geopolitica odierna, che a 98 anni può darle dei punti in qualsiasi materia, signor Capone. Legga Kissinger, impari qualcosa che può esserle utile, se non altro a evitare di dire sciocchezze (non tutte, ovvio) e ripetere quelle altrui. 


9 commenti:

  1. No, mi spiace. Capone è ironico, e anzi mi pare ironia di qualità, ai danni di quel presuntuoso di Rampini.

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    1. Mi spiace, non è ironia. Lo confermano anche i commenti che ne sono seguiti. Non misurare il valore di questi personaggi con il tuo metro.

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    2. Olimpia, suvvia, ha ragione Erasmo:
      il signor Capone odia Rampini e quindi se la ridacchia sulla collana geopolitica.
      e ti diro' di piu'
      Immagino che il tuo spunto pro Kissinger ( per gli amici il signor demonio) sia dovuto al fatto che questo abbia suggerito Nato & friends come incoscienti promotori del pasticciaccio brutto lungo il dnepr: oramai sei giunta ad un livello tale per cui eleveresti pure Alvaro Vitali a rango di vate se dicesse qualcosa pro-putin.

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    3. Il 13 gennaio 2012, scrivevo:

      Se il ministero della pubblica istruzione nostrana, contrariamente al solito rito di segretezza, diramasse una nota dicendo ai prossimi maturandi dei licei che uno dei temi d’esame riguarderà questo libro di Kissinger, sai le polemiche che la cosa susciterebbe? Sai quale conflitto d’interessi per il fatto che il libro è edito da Mondadori? Ma sai quando del bene invece farebbe agli studenti prendersi la briga di leggere un libro d’un autore competente e che non sia defunto da qualche secolo, che parli dei problemi del recente passato alla luce del presente e nella prospettiva del futuro? Poi vengono a sentenziare di merito e amenità consimili.

      Per un mio giudizio non sintetico su Kissinger, sempre nel 2012:

      https://diciottobrumaio.blogspot.com/2012/01/cina-4.html

      il 31 dicembre 2016:

      Non credo che Donald Trump abbia letto il libro dell’ex sergente sulla Cina, ad ogni modo è probabile che Henry Kissinger gli abbia riassunto il suo libro sorseggiando un Margarita, omettendogli ovviamente il Memorandum di Eyre Crowe. Sicuramente gli avrà detto che quando la diplomazia non funziona più, le relazioni si concentrano sulla strategia militare (ed è ciò che è successo con la presidenza Obama, soprattutto nei rapporti con la Russia). Trump, sorseggiando a sua volta un Kir Royal, avrà annuito, pensando tra sé: queste sono considerazioni che nel nostro mondo degli squali sono pane comune.

      “È probabile – scrive Kissinger nel suo libro (p. 469) – che la competizione cruciale tra Stati Uniti e la Cina sia di tipo economico-sociale che militare”. Osservo a mia volta, chiedendo licenza, che i confronti economici tra grandi potenze non si sono mai conclusi, negli ultimi cinque millenni, in modo incruento. L’auspicio è quello che venga a prodursi un’unica eccezione.

      Il 26 agosto 2021:

      Il Washington Post, in quell’occasione, precisamente il 6 marzo 2014, riportava un articolo di Henry Kissinger: “Ma sappiamo dove stiamo andando? Nella mia vita ho visto quattro guerre iniziate con grande entusiasmo e sostegno pubblico, ma poi non sapemmo come porre fine a tre di questi conflitti, dai quali ci siamo ritirati unilateralmente. La questione è come finisce una guerra, non come comincia”. E specificatamente sull’Ucraina: “Anche dissidenti famosi come Aleksandr Solzenicyn e Joseph Brodsky hanno insistito sul fatto che l’Ucraina è parte integrante della storia russa e, anzi, l’Ucraina è Russia”.

      Il 7 maggio 2021, scrivevo:

      C’è chi ritiene sia necessario tenersi in “casa le galline dalle uova d’oro”, succeda qualunque cosa si possa ragionevolmente ipotizzare. È un punto di vista, non “neutro” e rispondente a una certa logica, sempre la stessa, quella della contrapposizione strategica tra grandi potenze nella lotta per l’egemonia. E noi sappiamo da che parte stare, ovviamente.

      Henry Kissinger, del quale si può dire tutto il male possibile, ma che non è certamente uno sciocco, ha ribadito che continuando così, ossia con questo genere di contrapposizioni geopolitiche frontali, il rischio concreto di estinzione non è più una possibilità remota, ma una eventualità assai prossima.

      Il 26 agosto 2021:

      Il Washington Post, in quell’occasione, precisamente il 6 marzo 2014, riportava un articolo di Henry Kissinger: “Ma sappiamo dove stiamo andando? Nella mia vita ho visto quattro guerre iniziate con grande entusiasmo e sostegno pubblico, ma poi non sapemmo come porre fine a tre di questi conflitti, dai quali ci siamo ritirati unilateralmente. La questione è come finisce una guerra, non come comincia”. E specificatamente sull’Ucraina: “Anche dissidenti famosi come Aleksandr Solzenicyn e Joseph Brodsky hanno insistito sul fatto che l’Ucraina è parte integrante della storia russa e, anzi, l’Ucraina è Russia”.

      Sul resto pensa quello che voi.

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    4. a Erasmo: Capone sa bene come la pensa K., perciò la sua non è ironia.

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    5. Scusa, ma se Capone sa bene come la pensa K, allora il suo "chi lo conosce?" è palesemente ironico.
      Insisto che, per prendere in giro Rampini, Capone lo ha ironicamente incitato a eliminare scrittori geopolitici a lui inferiori, come lo "sconosciuto" Kissinger.
      Questo non implica che io sia un fan di Capone, né che per verificare la mia opinione io mi appoggi alle risposte dei twittaroli a Capone. E' noto che l'ironia è merce di lusso per i social network. Foss'anche che 100 sfigati la prendono sul serio, questo non annulla l'intento ironico del tweet, ma semmai sconsiglia l'uso dell'ironia in quel contesto.
      (Naturalmente l'ironia può essere anche di bassa lega: in questa categoria ricade il commento dell'Anonimo postato qui sopra alle 00:50)

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  2. Bastava seguire i suoi consigli e il problema Ucraina sarebbe stato risolto molti anni fa.

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  3. Partito Democratico della guerra

    https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1617892258556868&id=100010083270237&m_entstream_source=feed_mobile&anchor_composer=false#

    Affisso in zona Senato, alle spalle del phanteon.

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  4. È davvero surreale, dover dare ragione a Comencini (Lega)
    https://www.adnkronos.com/ucraina-comencini-lega-ora-sono-a-san-pietroburgo-pronto-per-andare-in-donbass_6wVTAbbj2WfUvZB8fK5qgi

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