venerdì 4 marzo 2022

Breve storia di un criminale di guerra

 

Un’ammirevole donna vietnamita, Tran To Nga, ha citato in giudizio presso un tribunale francese le multinazionali agrochimiche che hanno prodotto “Agente Orange”, tra cui Monsanto e Dow Chemical. Questo erbicida persistente, a base di diossine, è stato impiegato massicciamente come defogliante dagli americani nelle risaie e foreste vietnamite dal 1962, e ha avvelenato milioni di vietnamiti e migliaia di bambini nascono ancora con malformazioni, sessant’anni dopo.

Qui si può leggere della recente vicenda giudiziaria.

Ad ogni modo, diciamo qualche parola su uno dei più grandi bastardi della storia recente, l’americano Robert Strange McNamara. Nato nel 1916 – e morto nel 2009 – ha svolto un importante ruolo militare dal 1941. Una delle sue maggiori responsabilità era l’analisi dell’efficienza e dell’efficacia dei bombardieri statunitensi. È considerato il grande stratega del bombardamento non nucleare di Tokyo del 10 marzo 1945, che uccise in una notte 100.000 persone.

Divenuto di nuovo civile, lavorò per la Ford dove fece parte del gruppo denominato Whiz Kids prima di diventare presidente della società. Quando Kennedy fu al potere nel 1961, divenne un suo stretto consigliere e Segretario della Difesa. Fu uno dei maggiori sostenitori dell’intervento americano diretto nel sud-est asiatico, in particolare nel Laos e in Vietnam, consigliando Kennedy “di usare armi nucleari se la Cina dovesse intervenire”.

Nell’ottobre 1961, quando i generali Maxwell Taylor e Walt Whitman Rostow consigliarono di inviare 8.000 truppe da combattimento americane nel Vietnam del Sud, McNamara rifiutò quella raccomandazione ritenendola inadeguata, affermando che 8.000 soldati “probabilmente non avrebbero ribaltato la bilancia in modo decisivo”, raccomandando invece a Kennedy di inviare 6 divisioni nel Vietnam del Sud. Il suo si chiamò da allora “approccio quantitativo”.

L’intervento diretto USA in Vietnam ebbe come pretesto il famoso “incidente del Tonchino”, molto istruttivo per capire come gli USA interpretino da sempre il loro ruolo. Ebbene, in quell’occasione McNamara, tramite l’ammiraglio statunitense Grant Sharp Jr. della flotta del Pacifico, esercitatò forti pressioni sul comandante del cacciatorpediniere Maddox, John Herrick, “affinché affermasse che la sua nave era stata attaccata da torpediniere nord vietnamite, nonostante i suoi forti dubbi sull’argomento” (da notare che il termine “dubbi” è in tal caso un eufemismo).

In Vietnam, McNamara continuerà la sua missione di criminale di guerra con i bombardamenti sulle dighe lungo il Fiume Rosso, per affogare i contadini del Nord, lancerà la massiccia Operazione Rolling Thunder – bombardamenti di città – e l’Operazione Ranch Hand , quella dell’”agente arancio”. L’irrorazione delle risaie con erbicidi nelle montagne di Phu Yen portò la carestia tra la popolazione, “uccidendo migliaia di persone innocenti”.

Nel 1963, d’accordo con Kennedy, autorizzò il colpo di stato a Saigon, che portò alla sostituzione di Ngô Đình Diệm, che verrà assassinato. Il nuovo uomo forte, il generale Dương Vn Minh, nel 1964 verrà a sua volta sostituito dopo un viaggio di McNamara in Vietnam e un suo rapporto negativo inviato al presidente Johnson.

Nell’ottobre 1966 lanciò il Progetto 100.000, il quale prevedeva l’abbassamento degli standard del QI dell’esercito, ciò che consentiva di reclutare altri 354.000 uomini, nonostante le critiche sul fatto che non fossero adatti a lavorare in ambienti ad alto stress o pericolosi.

Lasciando il suo incarico nel 1968, questo mascalzone divenne presidente della Banca Mondiale fino al 1981, dove continuò sotto altre forme la sua missione di distruggere il pianeta e i suoi ecosistemi. Paradossalmente divenne donatore del WWF, come altri farabutti, per esempio l’ex dittatore africano Mobutu. Su Wikipedia si legge: “Nei suoi ultimi scritti e interviste, ha espresso rammarico per le decisioni prese durante la guerra del Vietnam”.

3 commenti:

  1. Purtroppo, è morto troppo tardi!

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  2. "Nell'estate del 1965 McNamara definì esplicitamente i bombardamenti (che alla fine uccisero pià di due milioni di persone a nord di Saigon) come un modo di comunicare. Le bombe erano intese come metafore per costringere i Nord Vietnamiti a riconoscere l'inevitabile vittoria dell'America e i bombardieri inviavano dei "bombagrammi" su bersagli civili e militari..."

    Lewis Lapham
    "Waiting for the Barbarians"
    London, Verso, 1997
    Pag. 29-30

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  3. Non mi sorprende la generosità di un esponente degli apparati americani verso il WWF. Alcune campagne dell'organizzazione animalista sembrano seguire una chiara linea geopolitica: negli anni '70 e '80 bisognava salvare tigri, rinoceronti ed elefanti, mentre si moltiplicavano nelle savane africane e nelle foreste indiane i movimenti di guerriglia; negli anni '90, quando gli Americani ricominciarono a temere il "pericolo giallo" giapponese nel Pacifico, fu promossa la campagna contro la caccia ai cetacei; negli anni 2000 volevano salvare gli orsi polari dallo scioglimento dei ghiacci, mentre si annunciava l'apertura di una rotta navale nord-siberiana tra estremo oriente e nordeuropa. Le ONG appaiono, in qualche modo, legate ai governi come strumento di discredito internazionale dell'avversario con iniziative fondate ma avviate solo quando risultano opportune.
    (Peppe)

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