domenica 13 marzo 2022

A proposito di crimini di guerra

 

La vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Devi Harris, parlando venerdì in una conferenza stampa in Romania, ha puntato il dito contro le azioni russe in Ucraina e ha dichiarato: “Siamo chiari sul fatto che qualsiasi attacco deliberato o prendere di mira i civili è un crimine di guerra, punto”.

Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, ha accusato il governo russo di crimini di guerra, dichiarando che “gli attacchi ai civili non possono essere giustificati da nessuno, in alcun modo”.

Le forze armate russe sono accusate di aver bombardato un reparto di maternità in un ospedale di Mariupol, uccidendo 3 persone e ferendone circa 17. Le foto che mostrano la struttura ospedaliera devastata e una donna incinta insanguinata sono state ampiamente diffuse dai media. Le versioni non sono univoche, è ancora presto per stabilire la verità dei fatti, tuttavia se sono stati commessi dei crimini di guerra da parte delle forze armate russe, vanno perseguiti penalmente.

Chiedo: i bombardamenti di ospedali sono crimini di guerra solo se compiuti dalle forze armate di Putin?

Inoltre, nella richiesta americana di perseguire Putin e i militari russi per eventuali crimini di guerra vi è una palese ipocrisia: gli Stati Uniti non riconoscono la giurisdizione della Corte penale internazionale sui propri combattenti. Nessun americano è stato perseguito dalla CPI per crimini di guerra e il governo degli Stati Uniti ha ostacolato tutti i tentativi in tal senso.

Di più: la Corte dell’Aja fu definita dal segretario di Stato Mike Pompeo come una “kangaroo Court”. Nei confronti della procuratrice della Corte, Fatou Bensouda, colpevole di avere avviato, ad ampio raggio, le indagini sui crimini commessi in Afghanistan, l’amministrazione americana revocò il visto nell’aprile 2019, e nel 2020 applicò delle altre sanzioni. L’amministrazione Usa attaccò la Corte anche per l’avvio d’indagini nei confronti di possibili crimini commessi in Cisgiordania, a Gerusalemme est e a Gaza. 

Washington ha deliberatamente attaccato e preso di mira civili innocenti in tutto il mondo. Elencare i crimini di guerra statunitensi riempirebbe un lungo libro. Si può partire dai più lontani per arrivare a quelli più prossimi a noi: Wounded Knee, Bud Dajo, My Lai, Fallujah eccetera, così una foto dopo l’altra dei cadaveri di uomini, donne e bambini circondati da soldati statunitensi appoggiati ai loro fucili.

Si potrebbe selezionare a caso qualsiasi conflitto al quale gli Stati Uniti abbiano preso parte in qualsiasi momento negli ultimi 30 anni e trovare numerosi crimini di guerra di cui Washington è responsabile ma di cui nessuno è stato ritenuto responsabile.

Il 13 febbraio 1991, l’aviazione americana con due bombardieri stealth F-117 prese di mira un rifugio antiaereo nel sobborgo di Amiriyah a Baghdad, lanciando ognuno una bomba a guida laser GBU-27 da 910 chilogrammi (2.000 libbre) sul rifugio. Gli statunitensi sapevano che la struttura di Amiriyah era stata utilizzata come rifugio della protezione civile durante la guerra Iran-Iraq negli anni 1980, ma l’hanno comunque bombardata senza alcun preavviso. Circa 1.500 civili, per lo più donne e bambini, sono stati uccisi (Wikipedia riporta la cifra di 408 civili, ma pare siano stati molti di più).

Anche il New York Times, nel 25° anniversario della strage, dedicò un articolo.

Wikipedia riassume i risultati dell’ex procuratore generale degli Stati Uniti, Ramsey Clark: «I residenti del quartiere hanno sentito delle urla mentre le persone cercavano di uscire dal rifugio. Hanno urlato per quattro minuti. Dopo la seconda bomba, le urla sono cessate».

Il racconto continua: «Le persone che stavano al piano superiore sono state incenerite dal calore, mentre l’acqua bollente dalla cisterna dell’acqua del rifugio ha ucciso il resto delle vittime. Non tutti morirono immediatamente; le impronte delle mani nere e incenerite di alcune vittime rimasero impresse sul soffitto di cemento del rifugio e possono essere viste ancora oggi».

Nessuno è stato ritenuto responsabile di quel crimine di guerra.

Giovedì scorso l’ex segretario di Stato, Hillary Rodham Clinton, ha twittato: «Se la leadership russa non vuole essere accusata di aver commesso crimini di guerra, dovrebbe smettere di bombardare gli ospedali». Quanti ospedali hanno bombardato gli Stati Uniti? Eccone alcuni esempi:

Il 3 ottobre 2015, aerei statunitensi hanno bombardato per oltre un’ora un ospedale di Medici senza frontiere a Kunduz, uccidendo almeno 22 civili, tra cui 12 personale ospedaliero e 10 pazienti. Le indagini in seguito hanno rivelato che l’ospedale era stato deliberatamente preso di mira. Clinton definì il bombardamento ”profondamente deplorevole”.

Nell’agosto 2017, gli Stati Uniti hanno lanciato bombe al fosforo, vietate dalle Convenzioni di Ginevra per l’uso in aree popolate da civili, su un ospedale di Raqqa in Siria.

Nel maggio 1999, aerei da guerra della NATO hanno bombardato un importante complesso ospedaliero a Belgrado, in Jugoslavia, distruggendo l’unità di terapia intensiva e danneggiando il reparto di maternità. Almeno tre persone sono state uccise, donne incinte sono state colpite dai vetri infranti.

Nel dicembre 2021, il New York Times ha pubblicato un rapporto investigativo che ha rivelato come i bombardamenti statunitensi abbiano ucciso migliaia di civili in Iraq, Siria e Afghanistan e come il governo degli Stati Uniti lo abbia nascosto. Un singolo attacco aereo nel luglio 2016 uccise 120 civili nel nord della Siria.

I Civilian Casualty Files hanno documentato che i militari americani, attraverso i loro monitor, osservavano i bambini che giocavano sul tetto prima di ucciderli e ridurre la loro casa in macerie.

Julian Assange è stato perseguitato senza tregua perché ha denunciato i crimini degli Stati Uniti. Per la sua coraggiosa pubblicazione di materiale che descrive in dettaglio crimini come l’omicidio di civili iracheni da parte delle forze statunitensi, la sua vita è stata sospesa.

Se Putin deve essere mandato all’Aia per i suoi crimini, Clinton, Bush, Obama, Trump e tutti i loro complici nelle uccisioni di civili devono stare con lui sul banco degli imputati.

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