sabato 1 gennaio 2022

Anno nuovo, vecchi sponsor

 

Da oggi, la presidenza del Consiglio dell’Unione europea è francese. Il Consiglio riunisce i capi di Stato e di governo degli Stati membri. Le altre due istituzioni europee, come tutti sanno (??), sono la Commissione e il Parlamento.

Renault e Stellantis, che riuniscono i marchi Peugeot, Citroën, Fiat e Chrysler, sponsorizzeranno la presidenza francese dell’UE. Nulla di nuovo: nel 2018 Audi e Porsche hanno sponsorizzato la presidenza austriaca; nel 2019, Coca-Cola quella della Romania; nel 2020 la compagnia petrolifera INA quella della Croazia, la presidenza slovena è stata sponsorizzata da una società di bevande alcoliche, OREL.

L’elenco delle società che hanno finanziato il Consiglio dell’Unione europea, così come altre istituzioni, è lungo. Troviamo anche Microsoft, BMW e Mercedes, società di assicurazione, una compagnia aerea e così via.

Anche José Manuel Barroso, che ha guidato la Commissione europea dal 2004 al 2014, all’epoca presentato come un progressista, è entrato a far parte di Goldman Sachs. Goldman è, insieme al Vaticano e al Comitato Olimpico Internazionale, una delle peggiori istituzioni private del mondo.

Possiamo immaginare un nostro Consiglio dei ministri sponsorizzato dalla Coca-Cola? E nemmeno un Presidente del consiglio che è stato al servizio della banca d’affari Goldman Sachs, sia pure “per un breve periodo”, come s’affretta a precisare Wikipedia. Da qualche parte bisogna pur fare esperienza.

Ci ricordiamo di Gerhard Schröder, anche lui di sinistra, si è venduto a Vladimir Poutin, diventando, nel 2017, presidente del consiglio di amministrazione del colosso petrolifero Rosneft. François Fillon, già primo ministro, ora è membro del consiglio di amministrazione di un altro colosso petrolchimico russo, Sibur, controllato da un caro amico di Putin. Tony Blair è consulente di decine di aziende, tra cui la banca americana JP Morgan Chase (dalla quel riceve 2,3 milioni di euro l’anno), e svolge altra attività di consulenza nei democratici Emirati Arabi Uniti, possiede ora due case da 12 milioni di euro ciascuna. Di ex presidenti del consiglio italiani, consulenti in Cina o negli Emirati Arabi Uniti, non mi viene in mente nessuno.

Che sarà mai la sponsorizzazione di Renault, Stellantis, Mercedes e altre multinazionali automobilistiche? Un esempio: poniamo caso all’impennata di vendite di SUV, un veicolo urbano inquinante quant’altri mai. Che dite, non dobbiamo preoccuparcene perché portiamo le FPP2? Ah, altro bel capitolo, gli affari e i profitti giganteschi di questa pandemia.

2 commenti:

  1. Grazie per questo articolo. La nausea per quello che scopro leggendo i suoi testi è sempre superata dall'indignazione.
    (Peppe)

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