martedì 30 novembre 2021

Scusino, permettono una cosa?

 

A sentire certe cose in tv, verrebbe quasi da dire che il virus sia penetrato nel cervello di molta gente e ne sia diventato l’intelligenza.

Alla fine del 2021, dopo un anno di campagna vaccinale, si scopre ciò che era già noto, ossia che se non si vaccina il resto della popolazione mondiale, le nostre molteplici dosi di vaccino si riveleranno fiacche e anche nulle sotto il martellante mutare del virsu. Pertanto si tratta di vaccinare, con più dosi, relative siringhe e “catene del freddo”, 5-6 miliardi di persone, non escluse quelle che vivono negli angoli più riposti del pianeta, che possono sviluppare varianti virali più aggressive e surclassare i vaccini disponibili. Insomma, è una corsa continua contro il tempo e il virus, quasi si realizzasse il paradosso di Zenone.

Leggo da Il Foglio:

[...] la Commissione europea continua a pensare che la protezione dei brevetti sia vitale per garantire che Big Pharma continui a investire denaro nella ricerca e nell’innovazione. Chi è a favore della liberalizzazione ritiene che sia l’unico modo per uscire dalla pandemia, ma non tiene conto del fatto che produrre un vaccino non è semplice, non basta conoscerne la ricetta. L’Ue sa benissimo che vaccinare tutti sia l’unica strada percorribile, ma non a torto ritiene che il problema non siano i brevetti , così è diventata il bersaglio soprattutto di India e Sudafrica, i due paesi che chiedono con insistenza una deroga sulla proprietà intellettuale.

Prima domanda: ciò che Big Pharma ha guadagnato finora e continuerà a guadagnare non è sufficiente perché continui a investire denaro nella ricerca e nell’innovazione? Si tratta di miliardi, molti. Ad ogni modo, come già scrissi, se non gli bastano quei miliardi, si può sempre trovare un accordo a livello internazionale e coprire Big Pharma di miliardi fino a farli soffocare nel denaro in cambio della liberalizzazione temporanea dei brevetti dei vaccini antiCovid. Neanche così funziona?

Evidentemente c’è dell’altro, forse si tratta della tecnologia stessa. Non del fatto che delle potenze che producono armi sofisticatissime e lanciano razzi nello spazio non siano in grado di produrre ottimamente vaccini a mRNa messaggero (l’India produce su licenza una quantità sterminata dei farmaci in uso in Occidente). Forse si tratta proprio delle prospettive che ha aperto la tecnologia RNA per la cura di altre malattie? Non lo so, ma il reiterato rifiuto di concedere la liberalizzazione temporanea dei brevetti dei vaccini antiCovid può indurre sospetti in ogni senso.

Seconda domanda: siamo davvero sicuri che vaccinando tutti (quando?) saremo al riparo dall’insorgere di una o più delle innumerevoli varianti che ci riporta al punto di partenza, ossia a nuovi lockdown parziali o totali? E dunque se oltre ai vaccini si puntasse su vecchie e nuove cure specifiche, lasciando per esempio che i pargoli s’infettino a vicenda sviluppando resistenza al virus? Magari in un paio di mesi scolastici almeno loro ne sarebbero fuori con una buona immunizzazione naturale. E oltre ai pargoli proviamo anche con i giovani in buone condizioni di salute? Dite che è un azzardo? Dopo due anni di ‘sta roba qua? Ok, per quanto mi riguarda ho sempre il braccino pronto per l’ennesima dose che toglie i peccati dal mondo, però permettete una cosa: che vi mandiamo a fare in culo senza eccezione.


6 commenti:

  1. Infatti mi sto chiedendo se con la piega che ha preso la faccenda negli ultimi due anni non si rischi di prendere una via senza ritorno. Visto che i virus hanno sempre mutato mi chiedo in cosa le future mutazioni saranno diverse dalle precedenti, visto che sembrano ogni volta suscitare allarme e preoccupazione. Con i virus pre covid 19 non succedeva? Non si rendono conto che il panico che hanno scatenato in tutto questo tempo renderà pressoché impossibile un ritorno ad una gestione meno terroristica di queste evenienze ? E che si rischia inoltre di far crescere la marea di diffidenza nei confronti non solo dei vaccini, ma pure della scienza in sè e di ogni discorso razionale sulla gestione degli interventi sanitari? Non so se la cosa sia deliberata o se stia sfuggendo di mano agli apprendisti stregoni ma io mi immagino sempre di più una società frammentata in tante tribù di complottismi variamente contrapposti, ciascuno con la sua parte di ragione e tutti incapaci di azione. Fino a quando ce lo potremo permettere?
    Giovanni

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  2. Altra cosa ormai evidente è che il vaccino, novella eucarestia, toglierà pure i peccati dal mondo ma appare assai improbabile che crei la mitica 'immunità di gregge'. Molte delle nazioni sopra al 75% di vaccinazione sono sotto effetto di un aumento dei contagi, in alcuni casi a livelli doppi rispetto ai picchi pre-vaccino (Olanda). So che i paladini di fronte a questa affermazione sollevano le spade (la metafora della guerra gli piace troppo...) parlando di variante Delta etc., ma i fatti sono questi. Mi immagino l'obiezione 'senza vaccini sarebbe molto peggio' e posso anche crederci, ma resta una ipotesi valida tanto quanto 'senza i vaccini sarebbe tutto finito', illazioni senza alcuna prova.
    A osservare i dati che propone google, quelli di John Hopkins University e Our World Data, ad osservarli senza tesi preconcette, sembra che il numero dei contagi e delle vaccinazioni siano due variabili scarsamente correlate.

    Io mi domando se sono io troppo curioso, se sono scemo perché non mi rendo conto della stretta correlazione che esiste. Mi domando anche come mai nessuno scienziato/comunicatore (che dovrebbero avere la precedenza sui primi, secondo Severgnini) si è preso la briga di esaminare questi dati e spiegarci perché invece ci dovrebbero convincere che imponendo il vaccino ai reprobi (al di fuori della società, li ha definiti Draghi, augurandosi che si ravvedano e vi rientrino) e ai bambini, torneremo all'età dell'oro in men che non si dica.

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    1. no, escludo scientificamente e tecnicamente che lei sia scemo; sicuramente troppo curioso, con quel pizzico di buon senso in più che può diventare pericoloso. perciò stia attento, tira aria gelida per quelli come lei.

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  3. Io comincio a innervosirmi. Capisco che bisogna stare attenti a come si parla, e capisco anche che i raffinati rifuggono dal qualunquismo. Però, parafrasando Giulio, a fare i qualunquisti ci si fa brutta figura, ma spesso ci si azzecca. Ripeto quello che ho già scritto: abbiamo un prodotto che vende per centinaia di miliardi, senza spese di marketing. E' più probabile che un aereo stia in aria senza bruciare carburante. Le spese di marketing ci sono, ci sono.
    Quindi, smettiamo di chiederci, pensosi, perché i governi facciano quello che vuole la Pfizer. Smettiamo anche di domandarci perché ci si affidi solo ai vaccini, e non alle cure dei malati (paracetamolo e vigile attesa). Non è irragionevole pensare che le cure già esistano, ma non sia il momento di lanciarle sul mercato.

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