venerdì 17 settembre 2021

Milionari di Stato con facce di palta

 

In tutta Europa, l’inflazione è salita al 3% e negli Stati Uniti supera già il 5%. L’aumento dei prezzi colpisce di più chi ha un reddito basso (cioè quelli con meno del 60 per cento del reddito medio a loro disposizione), perché spende la maggior parte del proprio reddito per una certa gamma di prodotti base, come gli alimentari, il riscaldamento, l’affitto, ecc..

Ad agosto, il tasso d’inflazione annuale in Germania è ufficialmente salito al 3,9 per cento rispetto al 2,3 di giugno. I prezzi di beni e servizi si stanno muovendo a un tasso più veloce degli ultimi 28 anni, cioè dal dicembre 1993, quando ha raggiunto il picco del 4,3 per cento.

I prezzi dell’energia e dei generi alimentari sono aumentati in modo particolarmente rapido e sostenuto: gli alimentari mediamente del 4,6 per cento, quelli delle verdure del 9, dei latticini e delle uova del 5 per cento. L’energia ad agosto è salita del 12,6% in più rispetto all’anno precedente, ma si tratta di una media. Il gasolio da riscaldamento è aumentato del 57,3 per cento, carburante/benzina del 26,7, gas naturale del 4,9, e elettricità dell’1,7. I prezzi dell’energia risentono anche della tassa sulla CO2 di 25 euro per tonnellata, introdotta all’inizio di quest’anno e destinata ad aumentare progressivamente a 55 euro entro il 2025.

Non solo i più poveri, anche la classe media vede ridursi il proprio potere d’acquisto, poiché anche i prezzi dei beni di consumo durevoli, come le automobili, sono aumentati del 5,5 per cento e del 4 i mobili e dei prodotti per l’illuminazione. L’abbigliamento, i prodotti per la cura personale, i fiori, i giornali e le riviste sono diventati più cari, e i prezzi nei ristoranti sono aumentati dal 10 al 20 per cento.

Alla fine dei conti la “transizione ecologica” sarà fatta pagare soprattutto a chi ha meno e non c’è da meravigliarsi. Aspettiamoci una certa turbolenza sul piano delle richieste di aumento salariale, non solo in Germania.

Al pari dei salariati, anche i pensionati sono particolarmente colpiti dall’inflazione e dall’andamento negativo dei salari. L’aumento delle pensioni tedesche è legato all’andamento dei salari dell’anno precedente, e quest’anno non c’è stato alcun aumento delle pensioni nell’ovest e solo uno molto modesto nell’est.

Anche in Italia, dopo un periodo di relativa calma sul fronte dei prezzi, c’è ora una vera e propria esplosione con rincari sostenuti in tutti i settori merceologici, però in gran parte tali aumenti sono mascherati nei dati ufficiali con diversi accorgimenti, materia della quale si occupano degli specialisti ad hoc.

Quando non si può svalutare la moneta, si svalutano i salari, che in non pochi settori sono i più bassi d’Europa, vale a dire “miseri” rispetto a quelli dell’area tedesca (a parità di potere d’acquisto: Il Sole 24ore), specie nel settore di operai e lavoratori specializzati, e circa un terzo in meno di quelli francesi. Questo è il nerbo della politica economica nostrana.

Scrive sempre il giornale di Confindustria che il mercato del lavoro tedesco consente spesso di trovare un impiego anche a gruppi d’individui in particolare difficoltà, che in Italia resterebbero disoccupati. Però “abbiamo vinto gli europei, fatto il pieno di medaglie”, diceva testualmente ieri sera in tv l’ultra settantenne Franco Bernabè, uno dei tanti milionari di Stato (cinque anni fa dichiarava oltre 1.600.000 euro l’anno). Si scrisse che quando era AD di Telecom era riuscito a “trasformare gli incarichi in Telecom in una miniera d’oro”. Ma ‘sti cazzo di giornalisti, competenti come pochi in virologia, qualche domanda “curiosa” gliela faranno mai a queste facce di palta?

2 commenti:

  1. No, non possono fare domande curiose, giacché ci sarebbe il pericolo che esse diverrebero virali.

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  2. i salari sono un conto, le pensioni altro. Va rilevato che quelle italiane sono fra le più generose del mondo (per gli uomini). Sembra proprio che in Italia non convenga lavorare.
    Se non hai il green pass ti sospendono salario, mica la pensione. Anche se i pensionati no vax (un tre milioni mi pare) rischiano 100 volte di più di intasare gli ospedali, possono andare a messa indisturbati.

    Sarebbe alquanto sconveniente pubblicare il trattamento previdenziale previsto per Figliuolo.

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