mercoledì 15 settembre 2021

Frutti copiosi

 


Chiunque può irridere e dare dell’imbecille a qualcuno senza farne il nome, consapevole che tutti capiranno di chi si tratta.

Lo stesso chiunque che si doleva di trovare in twitter una stupidità aggravata rispetto a ciò che aveva a suo tempo auspicato, dimentico che il medium is the message.

Scritto dalla stessa mano, balenato nella medesima testa.

I motivi di tanto risentimento? Non quelli immediati e superficiali, non le pulsioni che riguardano la commedia rappresentata tutti i giorni nei media, intendo i motivi più profondi. Non è faccenda che si può liquidare in due parole poiché c’è di mezzo un lavoro ben fatto, impostato da decenni da specialisti. E questa è una grande occasione per raccogliere frutti copiosi.

1 commento:

  1. Stanno su Twitter con l'unico scopo di zittire l'avversario. "Zittire" non nel senso traslato di usare controargomenti inconfutabili. Proprio nel senso letterale: non devono parlare. E l'omissione del nome e cognome è funzionale al vero scopo: non sono gli intermediari che interessano, ma gli avversari del PD, in base all'uso disinvolto della proprietà transitiva. Se si perdessero in citazioni puntuali degli argomenti delle "bestie", scivolerebbero rapidamente in zona Cacciari&Agamben, e la proprietà transitiva non potrebbe più sboccare in Salvini&Meloni.
    Che ci guadagna Mantellini? Niente, lui si appaga nel menare il ditino.

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