lunedì 23 agosto 2021

Ricordiamoci chi sono i veri teppisti

 

I salari italiani sono tra i più bassi d’Europa, tanto che il cosiddetto reddito di cittadinanza, mediamente di circa 4-500 euro pro capite, può diventare concorrenziale. Essere sfruttati e trattati come schiavi per poco di più di quelle cifre non vale la pena. Questo sembra essere il motivo per il quale i padroni lamentano di non trovare nuovi schiavi da spremere.

Camerieri per 1.000 euro netti il mese (“stagisti” a 500-800 euro) per 8 ore di lavoro il giorno che diventano immancabilmente 10 o 12. Leggo dal CCNL: cuoco, quinto livello, C3 (Ex 5): 1.453,07 euro lordi. Lavapiatti, ex 7° livello, 1.200 euro, lordi naturalmente. Si comincia al mattino e si finisce, con breve pausa, alla sera alle 11 o anche dopo.

Che importa la scarsa “attrattività del lavoro”, con bassa o nessuna tutela, di lavori “non occupabili” o difficilmente occupabili. Sono milioni coloro che si devono arrendere al bisogno. Disoccupazione, sottoccupazione, precariato, non sono maledizioni mandate dal cielo. La riproduzione della forza-lavoro, la sua entità e le forme in cui diviene impiegabile, costituisce effettivamente un elemento della riproduzione dello stesso capitale.

Il lavoro “nero” e “irregolare” rappresenta, secondo Il Sole 24ore, «Una platea di almeno 3,7 milioni di persone». Nel 2020 l’Istat precisava in decimali: «Le unità di lavoro irregolari nel 2018 sono 3 milioni 652 mila». Sempre l’Istat: «il tasso d’incidenza del lavoro irregolare su quello regolare supera in media il 15%, con punte del 60% nel lavoro domestico e del 17% nel commercio». Nel 2018 l’economia “non osservata” valeva 211 miliardi di euro, con un peso del 12% sul Pil.

L’Italia del G7 ha queste percentuali sudamericane.

Il lavoro agricolo fa cronaca a sé. È ben noto ciò che succede nelle campagne, nelle stalle e nelle serre, nelle baraccopoli dove sono ammucchiati i braccianti. Sono negri, moldavi e altra umanità così. Che non vota, e comunque non cambierebbe nulla.

I sinistrati sono troppo presi dal ddl Zan e dai Talebani. Quali Talebani? Siamo formattati all’idea che la democrazia siamo noi. Il silenzio sulle libertà del totalitarismo democratico che sfruttano e uccidono i vivi, sui rapporti sociali che stanno alla base delle nostre “libere” società è ben mantenuto. L’attenzione è distolta facendo molto rumore intorno ai litigi tra politicanti. Questa disattenzione è perfettamente concertata, la macchina che scava le trincee del profitto e schiaccia i vivi è in funzione continuamente.

L’antico schiavo era legato da catene; lo schiavo moderno trova naturali le catene invisibili che lo legano ai suoi padroni. Anzi, rivendica il “diritto al lavoro”, il non voler essere “parassita”, vuole contribuire alla “catena del valore”. Il potere dell’ideologia sulle coscienze, che altro scopo fondamentale avrebbe? In una società in cui non siano consentiti legalmente gli schiavi, la ricchezza più sicura consiste in una massa di poveri laboriosi o comunque disponibili al lavoro. Senza di essi il prodotto di nessun paese sarebbe valorizzabile.

Fanno pena quelli che annunciano la “fine della povertà” in cambio di un miserabile sussidio. La povertà, il bisogno di vendersi, è consustanziale al capitale. L’eccedenza di forza-lavoro, quando una società s’è abbastanza civilizzata, è fatta sopravvivere con sussidi statali. Per rendere felice la società, soprattutto quella che non lavora, e per render il popolo contento anche in condizioni povere, è necessario che la grande maggioranza rimanga sia ignorante che povera.

«La gente che ha un patrimonio indipendente deve questo patrimonio quasi esclusivamente al lavoro altrui, non alla propria capacità, che non è assolutamente migliore di quella degli altri; non è il possesso della terra e del denaro che distingue i ricchi dai poveri, ma il comando sul lavoro [the command of labour].» Lo scriveva Sir Frederick Morton Eden, un discepolo di Adam Smith.

Non è raro che il cosiddetto reddito di cittadinanza integri salari da fame. Vorrei a tale riguardo che chi abita i palazzi del Potere, chi siede nei parlamenti e negli alti consessi, gli scribacchini che ce la menano da mane a sera su economia e redditi (non i loro), spiegassero, carta e penna alla mano, come tirerebbero a campare con solo il r.d.c., oppure con salari da fame.

Quando si presenta un problema rispondono con una nuova tassa, che li esenta dal toccare i grandi patrimoni, i profitti milionari e miliardari, guai a nominargli di tassare con aliquote non ridicole la “roba” di famiglia. Nuove tasse che, lungi dal giovare a chi le paga, in netta maggioranza salariati e pensionati, servono a salvare l’appropriazione indebita delle banche, dei clan, dei monopoli (compresi quelli tariffari delle professioni).

La prossima volta che qualcuno lancia un sasso e rompe la vetrina di una banca, cosa che di per sé deploro perché spuria e inutile, ricordiamocelo chi sono i veri teppisti.


9 commenti:

  1. Grazie per questo articolo, è necessario tenere a mente qual è la società nella quale viviamo.
    (Peppe)

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  2. Troppe volte siamo indotti all'indifferenza, al stare al gioco. Mea culpa...

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  3. meglio scrivi più duole

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  4. L'ultimo paragrafetto meriterebbe di essere mandato a memoria.

    E invece il potere si adopera proprio per dare a bere il messaggio opposto.

    Su questa confusione si costruiscono le fondamenta del potere stesso, non a caso fanno di tutto per confonderci, per diffondere un'ideologia che ci vorrebbe (ma che dico, che ci vuole) tutti schiavi e pure contenti.

    Rileggevo Via col Vento... Quanti parallelismi con la schiavitù moderna

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    1. Quando non si può svalutare la moneta, si svaluta la forza-lavoro, dunque i salari

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  5. Con la I rivoluzione industriale, con l’uso delle macchine, si eliminano gradualmente gli artigiani trasformandoli in “strumenti di produzione parlanti” e poi consumatori. Ora devono vendere sé stessi per vivere!
    È l’Alienazione di cui dice Marx.

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  6. E quando la merce prodotta è in surplus ho letto la si distrugge...qualcuno di voi me lo può confermare?
    Perchè qui siamo al paradosso del paradosso...

    Un caro saluto
    Roberto

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    1. È legge economica che se l'offerta supera la domanda l'eccedenza o viene svenduta o distrutta. Ciao

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  7. https://www.manitese.it/amazon-smaltimento-sopra-ogni-sospetto

    Dove andremo a finire?
    Roberto

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