giovedì 11 marzo 2021

C'è un giudice a Reggio Emilia


Non voglio arrogarmi competenze che non ho, ma penso sia un diritto di tutti quello di porsi domande su quello che ci sta succedendo da oltre un anno questa parte.

Ora un giudice ha stabilito in una sua sentenza ciò che molti di noi avevano almeno sospettato: i famigerati Dpcm sono illegittimi poiché le limitazioni alla libertà personale possono avvenire solo in base ad un atto dell’autorità giudiziaria e non possono essere disposte da un atto amministrativo, quali sono i decreti emanati dal presidente del Consiglio. Inoltre, le restrizioni devono essere disposte «nei casi e modi previsti dalla legge» e dunque non con limitazioni generalizzate e assolute della libertà personale come invece si è verificato – spiega il giudice – con «l’obbligo della permanenza domiciliare disposto nei confronti di una pluralità indeterminata di cittadini».

Oltre al fatto che nessun cittadino può essere «costretto a sottoscrivere un’autocertificazione incompatibile con lo stato di diritto del nostro Paese e dunque illegittima».

Non vi sono dubbi che si tratti di provvedimenti amministrativi che impongono l’obbligo della permanenza domiciliare e che sono stati imposti alla totalità indeterminata di cittadini, e dunque in modo giuridicamente illegittimo. Pertanto mi chiedo se si possono ravvisare delle responsabilità, anche di ordine penale, da parte di chi ha disposto e avvallato quei provvedimenti, che data la loro posizione non potevano non sapere che si trattava di atti illegittimi. 

1 commento:

  1. Quindi e con soddisfazione, possiamo affermare che: non tutti i giudici sono casta?

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