sabato 16 maggio 2020

Come i crucchi


La loro "soluzione" e far restare le cose come stanno.
Eppure si tratta delle elementari conquiste della rivoluzione borghese di secoli fa.
Quelli che gli danno retta sono l’incarnazione dell’ipocrisia di un ordine feudale.


Parliamoci chiaro, non è facile governare un paese diseguale e sbrindellato, a tratti ancora premoderno, come l’Italia. Specie in una situazione com’è quella attuale. Un paese dove tutti sono contro tutti, dove il lavoro in nero è diffuso ovunque e quasi la norma in certe regioni del sud. Dove le regole che valgono in un posto sono nulle in un altro.

Quanto a coloro che ci governano, non si saprebbe da chi scappare più lontano. Per affidarsi a chi poi? Non ne usciremo bene e non solo perché c’è capitata questa cosa del virus. Ci vorrebbe una brusca sterzata per evitare il fosso, l’occasione c’è ma non se ne farà nulla, o non abbastanza. Per un milione di motivi.

I mali sono antichi, e alcuni così profondi da diventare irredimibili. Il sud, per esempio, lo vediamo allontanarsi sempre più. Possibile che popolazioni che quando sono immigrate hanno contribuito in massa e in modo decisivo allo sviluppo economico del nord del paese, non siano in grado di scrollarsi di dosso una condizione di arretratezza, non solo economica, che colloca talune di quelle regioni del sud tra le ultime in Europa?

Diventa sempre più difficile lottare nell’arena mondiale con un braccio sano e l’altro monco, specie in situazioni di crisi acuta come l’attuale. Un esempio: dopo decenni di tante chiacchiere non s’è riusciti, non s’è voluto, dare certezza di diritti a decine di migliaia di braccianti, di brave persone ridotte in schiavitù, e questo perché economicamente conveniva e conviene. Non solo ai caporali, non raccontiamoci balle. E se il prezzo dello sfruttamento è basso per una categoria di lavoratori, è al ribasso anche per le altre. E questo vale anche per i diritti.

S’è presa la palla al balzo del virus per rimediare, va bene, vedremo con quali effetti. E questo discorso della regolarizzazione non vale, ovviamente, solo per il sud e per agricoltura, allevamento, zootecnia, pesca, ma anche per il lavoro domestico, quello delle cosiddette badanti e le colf. Dunque ci riguarda tutti, dalle Alpi ai Peloritani, perché non è più possibile continuare con questo medioevo. Vorrà dire che pagheremo un po’ di più la salsa di pomodoro e le arance, e un po’ di più chi ci toglie l’incomodo di assistere i nostri vecchi. Alla fine un equilibrio si trova sempre e tra qualche anno potremmo vantarci di essere civili e moderni. Come i crucchi. Forse.

8 commenti:

  1. Un post inutile, totalmente assente di proposte e suggerimenti.
    E non sto facendo polemica!

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    1. Quelli come te non fanno polemica, sentenziano senza motivare

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  2. Sai come ci rimane male un lavoratore che abita in un Comune dell'inquinata e trafficata Brianza con 48.000 abitanti e che non rientra nell'idiota Bonus per la bicicletta!?! Lavoratore per di più pendolare e che potrebbe utilizzare il monopattino per fare i due km che lo separano dalla stazione ferroviaria di destinazione alla sede del proprio luogo di sfruttamento! Saluti

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  3. Lo metto qui. Per me è la parola decisiva su tutta questa faccenda
    https://www.spiked-online.com/2020/05/15/we-could-open-up-again-and-forget-the-whole-thing/

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    1. cose che si dicevano 80 gg fa, da qualche parte

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    2. oggi la svizzera ha avuto 1 (uno) morto. poveretto.

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    3. E giustamente non ci lascia entrare, perché noi del lockdown siamo più a rischio.

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  4. Ci sono alcune inesattezze nel tuo articolo,la più grave è definire l'italia un paese premoderno. L'italia semplicemente non è un paese, non lo è mai stato, non conosce il significato del concetto di Nazione. Non è una soluzione nemmeno la cosiddetta regolarizzazione di 600mila clandestini che incredibilmente sono stati accolti da noi e che continueranno a fare quel che fanno. La regolarizzazione è fuori da qualsiasi regola, il lavoro va pagato seriamente e le prefetture sanno benissimo dove si trovano le baraccopoli dei nuovi schiavi importati dall'Africa. Lo sa bene anche il signor ministro Bellanova. Se non interviene nessuno è perchè non c'è la volontà eticopolitica di farlo. Non voglio comunque essere un crucco, non li ritengo civili. Addio.

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