lunedì 27 aprile 2020

A futura memoria

Bisogna vedere i video trasmessi da una tv svizzera (clicca) per rendersi conto in quale enorme inganno siamo finiti e dal quale difficilmente usciremo.

Ad ogni modo e a futura memoria, segnalo quanto scrive Guido Melis in Il Parlamento dalla Grande Guerra al fascismo in Italia: «con la legge 22 maggio 1915, n. 671, erano stati conferiti poteri straordinari al Governo “in caso di guerra e durante la guerra”, sicché il Parlamento italiano (“solo tra i parlamenti del mondo”, come ebbe a notare Tommaso Tittoni), si era spogliato delle sue principali prerogative, consentendo al Governo di autoristrutturarsi per semplici decreti (nuovi ministeri, istituzione di commissariati generali e di sottosegretariati, l’inedita figura del ministro senza portafoglio, i comitati di governo ecc.» (pp. 14-15).


Allora vigeva lo Statuto albertino, tuttavia non bastò a frenare la deriva autoritaria. Se qualcuno pensa che ciò non possa accadere ancora una volta, si sbaglia, poiché è proprio ciò che sta accadendo ora sotto i nostri occhi.






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