mercoledì 30 ottobre 2019

Sulla dissipazione di "capitale"



No, non ho acquistato il libro, e non solo per il prezzo eccessivo in rapporto al mio interesse per l’argomento trattato, ma perché ho potuto soddisfare la mia curiosità consultandolo in rete (nell’edizione napoletana del 1771).

Non bisogna lasciarsi trarre in inganno dal titolo, si tratta altresì di un trattato di medicina generale tradotto dal francese, nel quale si descrivono le malattie, non solo comuni, e i relativi rimedi. La strada è lunga ma in fine al libro si arriva dove si parla “del delitto di Onan”, non solo di quello maschile ma finanche di quello femminile, che l’autore chiama “onania Inglese”, che dà luogo, tra l’altro, a nanismo e problemi alla “spina dorsale” e “ineguaglianze di struttura”.

Non mancano riferimenti all’”infame” pratica del lesbismo, troppo comune tra le donne della Roma antica, “Ma non per questo il pericolo è minor in ciò di quello, che negli altri modi della polluzione, e le conseguenze ne sono egualmente terribili”. Te pareva, nuove sofferenze si mascherano sotto antichi piaceri.

Naturalmente e più in generale viene richiamato il ruolo di attenzione che debbono prestare “Padri e Madri” per quel che si fa nei “più rimoti angoli della casa”. Precisamente “quell'attenzione che discuopre la tana del cervo sfuggito di sotto agli occhi di tutti , il quale non è difficile a prenderlo quando vivamente si voglia”.

Noi sappiamo, dice l’autore passando alla pratica maschile, “da Galeno che Diogene lasciavasi commettendone il medesimo delitto”. E poi si dilunga nel descrivere “le dannose conseguenze per la perdita di questo umore”. E però, dice il medico scrittore, non si tratta tanto “della quantità della evacuazione”, ma nella maniera in cui avviene tale “dispersione di capitale”. Lo chiama proprio così, in alternativa, l’”umore”, scusandosene: “mi si permetta ancora questa espressione, che il mio soggetto le licenze di tal sorta autorizza”.

“Una quantità troppo considerabile di seme – prosegue il dottor Tissot – nel natural vaso sparso mette de' mali molto noiosi; ma essi son ben più grandi, quando la stessa quantità resti dissipata co' modi alla natura contrari. Gli accidenti, che quelli provano, onde con un naturale accoppiamento le proprie forze distruggono; son terribili quelli poi, che la volontaria polluzione seco mena, sono d'assai più spaventevoli”.

Leggere le descrizioni dei sintomi e dei rimedi è di buon godimento per chi vuole scansare le dissipanti polluzioni, volontarie e no, della politica politicante.

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