lunedì 8 luglio 2019

Un gelo che nessun sole poteva sciogliere



A proposito di cambiamenti climatici, rectius, di effetto serra, non va dimenticato che anche in passato non se la passavano troppo bene, anche se a causa dell’effetto climatico opposto, cioè per il freddo intensissimo, e ciò in epoche dove le carestie falcidiavano e le possibilità di riscaldarsi non erano certo quelle odierne.

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La fitta nebbia che impedì al capitano Forbes di lasciare Harwich con la nave Erebus per portare lord Castlereagh sul continente, fu “the prelude to great frost of 1813-1814 winch attained such intensity that sheep were roasted upon the surface of the River Thames” (Harold Nicolson, The Congress of Vienna, Constable & Co., London, 1946, p. 63).

E quel “great frost of 1813-1814” fu a sua volta il preludio di ciò che accadde nel 1816 in Europa a seguito dell’eruzione del Tambora, quando nevicò e ghiacciò anche in piena estate. In Gran Bretagna e in Francia vi furono rivolte per il cibo e i magazzini di grano vennero saccheggiati. Per questo motivo in Svizzera il governo fu costretto a dichiarare un'emergenza nazionale.

Sempre lord Castlereagh [*], ministro degli esteri britannico, nel suo viaggio per raggiungere Basilea, ebbe a scrivere a sua moglie il 15 gennaio 1814: “Carissima Emma, io e Robinson [**], abbiamo visto poco più dei quattro vetri della carrozza coperti da un gelo che nessun sole potrebbe sciogliere [no sun could dissolve], cosicché siamo stati davvero prigionieri per giorni e notti in una casa di ghiaccio, da cui venivamo occasionalmente spostati in una sudicia stanza annerita che puzza di fumo di tabacco o di qualcosa di peggio”.

[*] Robert Stewart Castlereagh fu il principale diplomatico britannico al Congresso di Vienna. Scrisse ampiamente il trattato di Chaumont sul quale si basarono poi le determinazioni del congresso di Vienna. Il trattato di Chaumont, anche se non entrò in vigore perché respinto da Napoleone, un uomo che da tempo aveva perso il senso della realtà, divenne la pietra angolare dell'alleanza europea che costituì l'equilibrio del potere per decenni. Castlereagh fu anche leader della Camera dei Comuni britannica nel governo di lord Liverpool dal 1812 fino al suo suicidio (1822).

[**] Frederick John Robinson, primo conte di Ripon fino al 1827 e conosciuto come visconte Goderich, fu nominato da Castlereagh sottosegretario presso l'Ufficio di Guerra nel maggio 1809. Quando Castlereagh si dimise, Robinson si dimise a sua volta. Nel giugno del 1810 accettò l'incarico di membro del consiglio dell'Ammiragliato. Nel 1814 Robinson sposò lady Sarah Albinia Louisa Hobart (1793-1867), figlia del IV conte di Buckinghamshire e cugina di primo grado alla moglie di Castlereagh. In seguito Robinson divenne cancelliere dello Scacchiere e poi premier.


1 commento:

  1. Rectius..

    Da la Dialettica della natura..
    ..prendiamo il caso dei piantatori spagnoli a Cuba,che bruciarono completamente i boschi sui pendii e trovarono concime sufficiente per una generazione di piante di caffè "altamente remunerative": Cosa importava loro che dopo di ciò,le piogge tropicali dietro di sé la sciarono solo le nude rocce ?
    Nell'attuale modo di produzione viene preso prevalentemente in considerazione ,sia di fronte alla natura che di fronte alla società,solo il primo,più palpabile risultato .E poi ci si meraviglia ancora che gli effetti più remoti delle attività rivolte ad un determinato scopo siano completamente diversi e per lo più portino al risultato opposto;..."

    Ecco che cosa credo si intenda per "economia pianificata" sociale..diversamente dall'attuale.
    Ma si sa il buon Engels non era un ecologista da salotto per cui legava strettamente il modo di produzione agli effetti anche sulla natura.
    Oggi sembrerebbe che il lavoro nel processo di umanizzazione della scimmia porti a strane regressioni o inversioni di tendenza soprattutto nei "soggetti nascosti",con tutto il rispetto dovuto alle scimmie.

    buona serata

    caino


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