lunedì 10 settembre 2018

Padroni e schiavi



Ai loro sfruttatori quanto in meno? Questa è la domanda giusta da porsi. 

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Fino a quando ci saranno dei padroni, questi avranno bisogno di schiavi.

Chi dipende da altri uomini per la propria sopravvivenza, non può definirsi un uomo libero. È libero formalmente, e questa è una conquista del nostro tempo. Separato però dai mezzi di lavoro, il salariato è una merce ed è una fortuna per lui trovare un acquirente. Un salariato ha un solo sostanziale effettivo diritto, quello di vendersi quale proprietario del proprio corpo, quale forza-lavoro.

La produzione di merci riproduce il proletario soltanto come merce. Come le prostitute (e i prostituti), l'operaio, quale proprietario del proprio corpo, della propria forza-lavoro, ha la disgrazia di doversi vendere se vuole procacciarsi i mezzi della propria sussistenza.

Il capitale è il potere di governo sul lavoro e sui suoi prodotti. Il capitalista possiede questo potere non in virtù delle sue qualità personali o umane, ma quale proprietario dei mezzi di produzione. Il suo potere d'acquisto è il suo potere reale.

Quando tutti gli uomini saranno liberi dal bisogno, la loro attività sarà libera e cooperante; quando il lavoro non sarà più soltanto un mezzo per la loro esistenza, quindi quando non produrranno sotto l’imperio del bisogno vitale immediato, solo allora gli uomini produrranno veramente in modo universale, e non unilateralmente per il profitto dei loro sfruttatori.

2 commenti:

  1. il confronto è fra due classi sociali
    ma a più livelli.
    Sempre dialettico.
    Nessun uomo è libero nemmeno dentro alla propria classe; e pure la classe degli sfruttatori dipende da chi lavora.
    Nessun uomo è libero nemmeno dentro a se stesso, senza gli altri.
    Non basta la proprietà, serve anche chi la riconosca.
    Non c'è alcun Dio senza credo.
    Fra conoscere e riconoscere il terreno dello scontro.
    Non basta finirla con il lavoro salariato, va dismessa anche la famiglia.
    Potrei continuare all'infinito, come la storia.

    In Italia la maggior parte delle persone non vende la propria forza lavoro o il proprio corpo, ma vive da parassita.

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  2. La dittatura sul Proletariato.

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