lunedì 13 agosto 2018

«Non ci faremo ricattare»



Ho perso un terzo dei miei risparmi per aver dato retta ad un musicista a tempo perso e teorico del sovranismo monetario acca ventiquattro. Ho confidato nella sovranità della banca centrale, nel caso di specie quella turca, ossia nella miracolistica possibilità di stampare cartamoneta anche di notte, se necessario, e pure durante il ramadan e da un solo lato del biglietto, come fu nella Germania del primo dopoguerra.

Ci rifaremo tra qualche mese vendendo i nostri decennali al 3 per cento quando lo spread sarà tornato ai livelli del maggio scorso, quello radioso prima dell'impeachment di Mattarella. Tranquilli allora, nessun gorgo tipo Kreditanstalt, “non ci faremo ricattare”.

4 commenti:

  1. E il problema è che la versione sovranista/governativa è largamente maggioritaria nell'elettorato.

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  2. è un paese marcio in mano alla mafia che non si farà ricattare. Piuttosto crolla.
    Dove ogni volta, al governo, si deve improvvisare una scena nuova perché la sostanza è invariabile mentre il mondo, fuori dalla propria famiglia, cambia continuamente.
    Il conformismo perbenino degli italiani è tutta una recita di piazza; poi vai a vedere nella loro banca ed è tutto un incesto inverecondo.
    Si tratta di credere alla recita o alla sostanza, al debito pubblico o alla ricchezza privata, alla forma del concorso o al risultato del lavoro… e per ora la Ue ha sempre voluto (dovuto?) credere alla recita pubblica facendo sì che i vari governi di pagliacci mettessero sempre più nella merda i propri cittadini non abbienti o senza famiglia, senza casa, senza protezioni, senza raccomandazioni senza mafia.

    E' un paese a sé stante, sordo e autistico, incapace di riforme, capacissimo di teatro, tutti in costume medievale. Viene fischiato ad ogni replica, ma sottobanco il bagarino continua ad incassare. Continuate ad ascoltare Salvini, Renzi e di Maio sul trespolo mentre nella folla vi rubano tutto. E son sempre le stesse famiglie, da nord a sud, a incassare e a parlare di democrazia.

    Non c'è un solo capitolo dove l'Italia si dimostri in linea con l'Europa.
    Debito pubblico.
    Ricchezza privata.
    Pensioni.
    Case.
    Successioni.
    Popolazione attiva.
    Donne.
    Giovani.
    Preti.
    Laicità.
    Sud.
    Alfabetizzazione.
    Stato di diritto.
    Carceri.
    Inquinamento.
    Concessioni.
    Criminalità organizzata.
    Infrastrutture.
    Niente.
    Niente a che fare con l'Europa.

    Ma in Europa ormai si sa che l'Italia, come già ampiamente dimostrato il secolo scorso, è la fine dell'Europa e si cerca di tirare innanzi il più possibile, così, per evitare il conflitto aperto, la rottura.
    Si preferisce parlare con Giuseppe Conte: dai, Giuseppe, forza, spiegaci...

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  3. beh, è ovvio che chi come lei ha considerevoli risparmi da

    salvaguardare veda come il fumo negli occhi la possibilità

    per la banca centrale di stampare moneta. Solo bastava dirlo.

    Lei sta legittimamente difendendo i suoi interessi di classe,

    quella dei rentiers.

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    1. contrariamente al solito questa te la pubblico perché ci ha strappato una risatina-ina-ina.

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