lunedì 23 aprile 2018

Vuolsi così colà dove si puote / ciò che si vuole, e più non dimandare



Nella relazione consegnata dal professor Giacinto della Cananea a Luigi Di Maio, quintesenza del lavoro del comitato di esperti incaricato dal M5S della “analisi scientifica dei programmi” (e sottolineamo “scientifica”, termine che fa sempre grand’effetto di pancia) è messo nero su bianco lo schema di contratto di governo in dieci punti che il Movimento potrebbe siglare con la Lega o con il Pd (o con qualunque altro modulo governativo).

Cominciamo col dire che non c’è menzione del punto più qualificante del programma dei 5 stelle, ossia il celeberrimo “reddito di cittadinanza”. Si ripiega su un più generico e non quantificato salario minimo garantito e un scontato riferimento sulle politiche attive di sostegno al reddito. Pazienza per chi avesse già compilato i famosi moduli per reddito di cittadinanza.


Non c’è la flat tax, punto irrinunciabile del programma elettorale della Lega. C’è però dell’aria fritta, tanta:


Sulla famigerata Monti-Fornero, sulla sua abolizione, o sulla sua riforma radicale, e su tutte le fandonie propalate in tal senso durante la campagna elettorale non c’è assolutamente NULLA. Salvo sviste non c’è nemmeno la parola “pensioni”.

Non si dice nulla di concreto nemmeno sull’immigrazione, salvo nuove spese per altri carabinieri e poliziotti da assumere. Oggi i carabinieri sono circa 110.400, la polizia ha un organico di 105.324, tra i quali circa 900 questori e 1850 vicequestori.

Ah, nemmeno sul milione di auto elettriche c’è nulla nel documento.


Su tale base è impossibile non sortisca un governo, e pure di lunga durata.

5 commenti:

  1. posso essere brusco? non perdere tempo con queste cose, scrivi della mafia nello stato italiano, ciao.

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    1. posso essere gentile? è da qualche tempo che non mi faccio più dettare i compiti

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  2. ciò che si vuole scrivere, e più non dimandare...

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  3. In effetti è un ottimo programma per un governo di legislatura :-)
    Saluti,
    Carlo.

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